8 Agosto 2024 Andrea Tomasi
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Si scrive Kurks, si legge “escalation”. L’Ucraina porta la guerra in territorio russo. E Mosca parla di provocazione che avrà conseguenze. Il livello di tensione nella guerra tra Ucraina e Russia si alza di una nuova tacca.
La mossa del governo ucraino che vuole ancora armi
L’esercito agli ordini di Volodymir Zelensky è riuscito ad avanzare di circa 10 km nel territorio del nemico.
Kursk è provincia una città della Russia, capoluogo della provincia omonima, a 500 km da Mosca. Secondo l’Institute for the study of War, osservatorio americano che monitora il conflitto, le forze di Kiev sono penetrate in almeno due linee difensive russe e in una roccaforte.
Una fonte interna russa dice che le forze, sostenute dall’Alleanza atlantica, hanno preso 45 chilometri quadrati di territorio all’interno dell’oblast di Kursk da quando hanno lanciato l’operazione il 6 agosto.
Le prove muscolari sul fronte bellico
Si parla della conquista di 11 insediamenti totali. Il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che in 24 ore l’intervento delle truppe di terra e i bombardamenti russi hanno portato all’eliminazione di 260 soldati ucraini e di 50 veicoli corazzati, tra i quali sette carri armati. Secondo il ministero, i bombardamenti russi, che si estendono alla regione ucraina di Sumy, “hanno impedito l’avanzamento in profondità. L’infiltrazione porterebbe la firma 300 soldati ucraini della ventiduesima brigata meccanizzata.
E ora, al di là del balletto delle cifre e delle dichiarazioni muscolari, si attende la reazione di Mosca.
Vladimir Putin ha parlato di “provocazione su larga scala”. Sull’agenzia Tass si rilanciano le parole del vertice di del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo:
“Dobbiamo trarre una seria lezione da ciò che è accaduto e fare ciò che il capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov si è impegnato a fare con il comandante supremo, cioè sconfiggere e schiacciare con decisione il nemico.
Le ragioni e gli obiettivi dell’operazione terroristica dei nazisti ucraini nella regione di Kursk sono stati analizzati in modo approfondito e obiettivo”.
Kiev – dice – è stata guidata in particolare dal desiderio di dimostrare ai suoi padroni i lati migliori delle sue forze in diminuzione, al fine di ottenere più denaro e armi.
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