Tutto scaturisce da una ricerca dell’Inps, che rileva come alcune categorie, una volta raggiunta l’età pensionabile, vivano mediamente più a lungo di altre. Circostanza collegata al reddito e perfino all’area geografica di residenza. A oggi, il cosiddetto ‘coefficiente di trasformazione’ – quello che determina l’assegno pensionistico in base ai contributi versati – è uguale per tutti; sistema di calcolo che i tecnici dell'istituto considerano iniquo, suggerendo alla politica di intervenire con qualche correttivo.
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