sabato 16 settembre 2023

AntiDiplomatico 07 Settembre 2023 15:30 - A Rabotino ..."crolla la propaganda..." dei giornali filo NATO!

 


L'esercito russo ha sferrato un massiccio attacco alle truppe ucraine nei pressi dei villaggi di Verbovoye e Rabotino nella regione di Zaporizhzhya, a seguito del quale la parte ucraina ha perso circa 100 militari. A riferirlo è Yevgeny Balitsky, governatore ad interim della regione.

"Le nostre unità hanno inflitto al nemico ingenti danni. Solo questa notte il nemico ha perso circa 100 soldati delle Forze Armate dell'Ucraina (AFU)", ha osservato Balitsky nel suo canale Telegram.

Inoltre, ha aggiunto il governatore delegato, il regime di Kiev ha subito perdite significative anche in termini di equipaggiamento: sono stati distrutti nove pezzi di artiglieria, due mortai, due carri armati e tre droni nemici.

"I nostri ragazzi continuano a lavorare, siamo in contatto", ha sottolineato Balitsky, come riporta Izvestia.

Il giorno precedente l’attacco, l'esperto militare Vladyslav Shurygin aveva dichiarato che pesanti combattimenti erano in corso di svolgimento nella direzione di Zaporizhzhya, soprattutto nella zona di Rabotino. Le unità russe hanno respinto un contrattacco da parte di un'unità d'assalto dell'82ª Brigata d'assalto aviotrasportata delle Forze Armate dell'Ucraina (AFU), specificava in particolare.

Allo stesso tempo, il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che non ci sono stati cambiamenti nella posizione tattica delle truppe russe nella direzione di Zaporizhzhya. Il ministero ha aggiunto che le Forze armate russe hanno respinto quattro attacchi nemici nei distretti di Verbovoye e Rabotino.

Intanto il fallimento dei piani del regime di Kiev viene finalmente ammesso anche sulla stampa occidentale. Il Times di Londra scrive a tal proposito delle speranze disilluse che le armi occidentali possano cambiare la situazione sul campo di battaglia e delle ingenti perdite di soldati del regime di Kiev. 

Secondo i soldati che hanno parlato con il quotidiano britannico, le unità d'assalto d'élite ucraine hanno una visione molto diversa riguardo gli sviluppi sul campo di battaglia rispetto alle autorità locali e occidentali per quanto riguarda la controffensiva di Kiev, che è già stata colpita da pesanti perdite, carenze di equipaggiamento e dispute sulle tempistiche.

Così, secondo un membro di un gruppo d'assalto che opera in prima linea sul fronte meridionale, soprannominato "Boyets", la sua unità è scesa al 25% della sua forza iniziale a causa delle perdite subite da quando ha iniziato le operazioni come parte della controffensiva a luglio. "Il 90% di coloro che sono qui morirà", ha sottolineato.

Inoltre, il personale militare ucraino in prima linea sottolinea che le perdite di massa hanno impoverito le unità corazzate sul cui successo il regime di Kiev e i suoi sostenitori occidentali avevano riposto le loro speranze.

Il Times sottolinea che le previsioni degli alleati dell'Ucraina, secondo cui i carri armati Leopard di fabbricazione tedesca e i veicoli da combattimento Bradley degli Stati Uniti avrebbero aiutato l'esercito ucraino a ottenere guadagni significativi entro la fine dell'estate, si sono rivelate errate. "I Bradley e i Leopard sono ottimi finché non esplodono su una mina, non possono muoversi e sono soffocati dall'artiglieria russa", ha aggiunto 'Boyets'.

Ad esempio, è stata citata la 47a Brigata meccanizzata, addestrata in Germania ed equipaggiata con armi occidentali. Si è notato che, sebbene l'unità fosse stata elogiata dai media ucraini e occidentali già prima dell'inizio della controffensiva, ha subito pesanti perdite a giugno, soprattutto perché i suoi veicoli blindati sono stati spesso intrappolati nei campi minati delle truppe russe e poi bombardati dall'artiglieria.

Da parte loro, i medici della brigata affermano che nelle 15 settimane di presenza sul fronte le perdite dell'unità sono state pari a un numero a quattro cifre. Una squadra che utilizza i veicoli corazzati M-113 di fabbricazione statunitense per l'evacuazione dei feriti ha rivelato che durante le missioni ha dovuto talvolta estrarre un numero di feriti così elevato da superare la capacità dei veicoli.

La propaganda occidentale crolla miseramente sotto il peso della realtà. Probabilmente potremmo anche assistere in un futuro non troppo lontano a un crollo delle forze armate del regime di Kiev mandate al massacro da una classe dirigente che ormai bada esclusivamente ai desiderata dei propri padroni occidentali. 

 

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