sabato 29 dicembre 2018

“I CONTE SENZA L’OSTE”, di Marco Travaglio del 29 dicembre 201

(pressreader.com) –
 Giacobino. “(Conte) amico del popolo. Come Marat” (Aldo Cazzullo, Corriere della sera, 21.5).
Maggiordomo comunista. “Vogliono rifilarci un altro premier di sinistra”, “Mattarella non digerisce il premier maggiordomo” (Libero, 22.5).
Falsario/1. “Il falso Conte”, “E sul premier in pectore c’è pure l’ombra di Stamina”, “un falsario” (Alessandro Sallusti, il Giornale, 23.5).
Falsario/2. “Un laureato così non lo merita neppure l’Italia” (Vittorio Feltri, Libero, 23.5).
Marcio. “Mattarella sceglie la mela guasta, Conte premierino” (Renato Farina, Libero, 24.5).
Figuraccia. “Il professor Conte non ha alcuna esperienza di amministrazione. Niente, nada, nothing, nichts, rien. E come lo facciamo esordire? Al ponte di comando di un Paese occidentale, mentre il mare internazionale è agitato. È come se la Marina militare affidasse la portaerei Cavour a un caporale degli alpini… Si può fare, ma è da incoscienti… Nel mondo quello che sta accadendo in Italia viene forse classificato nella (fastidiosa) categoria del pittoresco. Ma in Europa vedono tutto, e capiscono abbastanza bene” (Beppe Severgnini, Corriere, 27.5)....
Somaro. “È scivolato sulle parole come uno studentello impreparato” (Sebastiano Messina, Repubblica, 7.6).
Ignoto 1. “Ci sono due domande che le sei delegazioni in arrivo in Canada per il G7 si stanno ponendo… Due quesiti banali, quasi elementari… ‘Chi è Giuseppe Conte?’ e ‘quanto durerà questo governo?’. Due interrogativi che… esprimono la situazione di difficoltà diplomatica in cui è precipitata l’Italia nelle ultime due settimane” (Claudio Tito, Repubblica, 8.6).
Tutor.“Non si sa bene se sghignazzare o preoccuparsi quando il presidente Conte, nel mentre sta per essere fatto fesso dall’ormai proverbiale microfono traditore, si china verso Di Maio per chiedergli: posso dire la tal cosa? E quello risponde rapido, con la manina sulla bocca: no… Un formidabile saggio di come non solo egli sia sprovvisto della Grazia di Stato, ma anche dei guai che possono derivargliene nel caso in cui non abbia il tuo (sic) tutore al suo fianco” (Luca Bottura, Repubblica, 8.6).
Comparsa. “Conte alla prova G7. L’Italia ora rischia un ruolo da comparsa” (Repubblica, 8.6).
Zelig. “Il Conte Zelig. Il presidente esecutore. Il premier fantasma. L’uomo invisibile. Pinocchio tra il Gatto Di Maio e la Volpe Salvini. Il primo presidente del Consiglio di cui non si conosce un’idea…” (l’Espresso, 10.6).
Non conta. “Conte sta dimostrando di non contare niente” (Filippo Facci, Lib, 13.6).
Carneade. “Un Carneade disponibile a declassare il proprio ruolo da guida della politica nazionale a mero esecutore del programma” (Livio Caputo, Gior, 14.6).
Chi? “Conte chi? Un italiano su 3 non sa chi è il premier” (Renato Mannheimer, Gior, 24.6).
Pollo. “Ufficiale: Conte è un pollo. Si è fatto infinocchiare” (Feltri, Lib, 30.6).
Gassoso. “L’inesistenza di Conte, il premier ‘gassoso’ sparito da ogni radar. Fagocitato dai vice, vive ‘con la fede nella causa’ come il personaggio di Calvino” (Gior, 8.7).
Burattino. “Conte è un gentile e ben rappresentato burattino, i cui fili sono mossi dai due burattinai che se lo sono inventato” (Eugenio Scalfari, Rep, 8.7).
Non c’è. “Da quanto abbiamo visto nel primo mese, il vero presidente del Consiglio è stato Salvini; ora è in atto un tentativo di recupero da parte di Di Maio… Governare così è molto difficile. E a Conte non ci resta che lanciare un appello: se ci sei batti un colpo” (Luciano Fontana, Cor, 9.7).
Imbroglione. “C’è un Conte che finge di essere capo del governo… un penoso dire e non dire, per dichiarare sempre il totale accordo con Salvini e Di Maio… È un mix di imbroglio e incompetenza, per servire il Di Maio così come il Salvini” (Emanuele Macaluso, Il Dubbio, 11.7).
Servo. “Conte servo di tre padroni. Il presidente del Consiglio supera Arlecchino. Dopo Salvini e Di Maio, anche Mattarella dà ordini al professore-scolaro” (Renato Farina, Lib, 14.7).
Burattino e pupazzo. “Conte, il burattino che non riesce a diventare Pinocchio… Non vanno liquidate con le risate le ricorrenti piccole-grandi truffe curriculari del premier Conte che accademicamente è una figura ben più drammatica che ridicola… Quando accettò di fare il premier per procura capimmo che sarebbe stato il pupazzo di Di Maio&Salvini, il vice dei due vice… Forse si sente anche lui una finzione giuridica dell’Italia a 5 stelle, l’Agilulfo di Calvino, che non era un cavaliere ma una lucida armatura vuota… Insomma Conte è il ‘Quo vado’ di Zalone: cerca ancora il posto fisso” (Francesco Merlo, Rep, 12.9).
Inesistente. “Conte non esiste, ecco perché piace… Non decide nulla” (Denise Pardo, Espr, 16.9).
Barone. “Più barone che Conte” (Espr, 23.9).
Azzeccagarbugli. “Il premier si ritaglia un nuovo ruolo: da avvocato degli italiani ad azzeccagarbugli nazionale” (Mario Calabresi, Rep, 23.9).
Vicecasalino. “Tra Conte e Casalino il vero uomo forte non è il presidente ma il suo portavoce” (Sebastiano Messina, Rep, 23.9).
Suddito. “Apocalisse di un premier. L’immagine di Conte svela una sudditanza totale” (Espr, 30.9).
Badoglio. “Conte-Badoglio, l’armistizio lo rovinerà. Dovrà vestire i panni del Maresciallo per chiudere la guerra con l’Ue aperta da Salvini e Di Maio. I due leader lo immoleranno” (Augusto Minzolini, Gior, 5.12).
Zerbino. “E ora pure Conte bacia la pantofola della Merkel” (Lib, 19.6).
Non è pirla. “Notiziona: Conte non è un pirla. Putin e Trump lo sostengono. Incredibile: mentre l’Ue ci bastona, nel mondo pesiamo più che mai. E perciò il premier è oggetto di corteggiamento, come ieri al Cremlino” (Farina, Lib, 25.10).
È un tappetino. “Conte tappetino della Merkel. Altro che ‘cambiamento’. Si sdraia davanti alla cancelliera sperando di ottenere qualche favore” (Lib, 15.12).
Protagonista. “Conte prova a uscire dall’ombra. Il nuovo protagonismo per smarcarsi dai vicepremier Di Maio e Salvini” (Stam, 9. 8 ).
Decide lui. “Conte sotto attacco per le nomine: ascolto tutti, ma poi decido io” (Cor, 17.9).
Comanda lui. “Conte frena Lega e M5S: ‘Basta liti con Bruxelles, ho paura per lo spread’” (Stam, 25.10).
Oscura tutti. “Conte oscura i due vice. Il premier si è preso in silenzio lo scettro del comando. E Casaleggio punta sul suo bis. A Bruxelles è visto come l’unico esponente del governo con cui ragionare” (Gior, 4.12).
Ah no, è oscurato. “Salvini fa fuori Di Maio e Conte” (Gior, 10.12).
Rioscura Salvini. “Conte taglia Salvini. Il premier pronto a sacrificare la riforma delle pensioni” (Gior, 11.12).
Tratta lui. “Salvini e Di Maio mettono Tria all’angolo. Sarà il premier Conte a trattare con l’Ue” (Stam, 3.12).
Trattano loro. “Deficit, Conte nella morsa dei vice. Cerca altri 3 miliardi, ma Salvini e Di Maio non vogliono” (Stam, 18.12).
Ci salva lui. “L’Europa ha fatto scattare i salvavita. A Bruxelles ha negoziato Giuseppe Conte. Una rivincita dei tecnici contro l’arroganza gialloverde” (Rep, 20.12).
Ha vinto lui. “‘Fattore Conte’: lo stile del compromesso. Novello Sancho Panza tra i due leader-Don Chisciotte ha saputo approfittare del sostegno di Mattarella e Draghi. I contatti con Juncker e la tela con l’Europa. Monti lo omaggia: ‘Sei stato bravissimo’” (Mario Ajello, il Messaggero, 20.12).
Il più saggio. “Il premier Conte da presunto burattino a saggio politico” (Caputo, Gior, 23.12).
Il più popolare. “L’indice di gradimento per Giuseppe Conte rimane alto, 60%, superando Renzi e Berlusconi alla stessa distanza dall’insediamento” (Nando Pagnoncelli, sondaggio Ipsos-Corriere della sera, 27.12).
Ecco, cari “colleghi”: non avrete un tantino esagerato?
“I CONTE SENZA L’OSTE”, di Marco Travaglio sul Il Fatto Quotidiano del 29 dicembre 2018

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