domenica 25 novembre 2018

Nomine Rai: Teresa De Santis a Rai 1, Freccero (gratis) a Rai 2 e Coletta a Rai 3 - Carlo Freccero, Peter Pan della tv (in pensione) sulla poltrona di 22 anni fa

Nomine Rai: Teresa De Santis a Rai 1, Freccero a Rai 2 e Coletta a Rai 3

Martedì convocato il Cda per i direttori di rete. Tramonta l’ipotesi di Casimiro Lieto alla guida della rete ammiraglia. La scelta finisce su una figura gradita ai 5 Stelle e alla Lega.  Teresa De Santis Rai 1, Carlo Freccero a Rai 2 e Stefano Coletta a Rai 3. Dovrebbero essere queste le nomine che il Cda Rai convocato per martedì pomeriggio alle 16 si appresta a fare. Al momento sono già stati richiesti i curricula che verranno inviati lunedì, 24 ore prima della riunione del Consiglio d’amministrazione. Sul tavolo anche le nomine di Rai Sport (favorito Losa) e Rai Parlamento (il nome dovrebbe essere quello di Preziosi). Tramonta dunque l'ipotesi che voleva Casimiro Lieto, capo autore della trasmissione di Elisa Isoardi, alla guida della rete ammiraglia. La scelta sarebbe ricaduta, secondo quanto si apprende, su una figura gradita ai Cinque stelle ma anche alla Lega. Ed è stato superato lo scoglio sul nome di Freccero mentre il partito di via Bellerio, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari, avrebbe voluto un cambiamento sul terzo canale ma l’ad Salini avrebbe insistito sulla riconferma di Colletta...

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Carlo Freccero, Peter Pan della tv (in pensione) sulla poltrona di 22 anni fa

di Paolo Conti

La «seconda vita», senza stipendio, del manager e il legame con Foa. La sua carriera legata a una Rai2 che nel 1996 aveva, tra gli altri, Santoro, Luttazzi, Chiambretti, i Guzzanti.

«Al momento, non so proprio niente», dice al telefono. Invece Carlo Freccero torna davvero direttore di Raidue ben 22 anni dopo la prima nomina alla guida della stessa rete nel 1996. Ha accettato l’incarico gratis, da pensionato Rai, non compensabile secondo la legge che vieta allo Stato e alle aziende partecipate dallo Stato (viale Mazzini è del ministero del Tesoro al 99.5%) di assumere chi è in quiescenza. Lo farà certamente (parole sue, in commissione di Vigilanza Rai nel 1997) «con quel peterpanismo che fa parte di un Dna che mi impedisce di maturare».
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