lunedì 26 febbraio 2018

Grazie a RenziP: "DAmatrice sotto la neve, e nelle casette “mai testate” i terremotati muoiono di freddo".


Foto RietiLife

Casette non testate per queste temperature

Ora, agli sfollati che stanno trascorrendo il loro primo inverno nelle casette, è giunto l’avviso degli amministratori comunali: “Le nuove urbanizzazioni non sono ancora state testate per climi molto rigidi – recita il documento diffuso dal comune di Amatrice – raccomandiamo ai cittadini di non spegnere i riscaldamenti e di lasciare sempre acqua circolante negli impianti per evitare il congelamento delle tubature. Le coibentazioni recentemente effettuate sulle Sae servono per evitare inconvenienti di questo tipo”.

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Anche i volontari costretti a operare al freddo

E sì, perché i primi problemi già ci sono stati, al punto da dover rafforzare le coibentazioni delle casette, nonostante le temperature fossero meno rigide. In allerta anche l’Ares 118, costretta pure lei ad operare in un container, decisamente non idoneo per il primo soccorso. I termoconvettori installati nell’avamposto vanno in tilt non appena la temperatura scende al di sotto dello zero e gli operatori sono a quel punto costretti ad arrangiarsi con l’ausilio di stufette.

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Preoccupazione per anziani e senzatetto

C’è poi grande preoccupazione per tutte le categorie particolarmente esposte. Anziani e malati, ma anche i senzatetto, dovrebbe esser ospitati all’interno di strutture adeguatamente isolate e riscaldate. Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg) invita tutti a barricarsi in casa dove però la temperatura dovrebbe restare stabile intorno ai 20 gradi.

La situazione non è delle migliori

“Non serve aumentare l’apporto calorico – evidenzia il medico – ma è fondamentale bere tantissimi liquidi: il riscaldamento domestico secca l’organismo” e gli anziani in particolar modo dovrebbe bere di più. E intanto la neve scende copiosa. Oggi ad Amatrice e nei comuni limitrofi sono caduti almeno 30 centimetri di neve. Le principali strade di collegamento sono state liberate dagli spazzaneve, e da decine di volontari, che hanno evitato l’isolamento dei vari centri abitati.---

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