di MoVimento 5 Stelle
Più che un obolo sembra un "pizzo". Io ti nomino e tu devi dire grazie. A modo loro, ma con i soldi nostri. Secondo l'inchiesta a firma di Franco Bechis riportata oggi su Libero, quello che il Pd avrebbe costruito in giro per l'Italia sarebbe un vero e proprio sistema: nelle amministrazioni a guida Pd i manager a nomina pubblica devono pagare il partito. Una tassa vera e propria. Una parte del suo stipendio, versato con i soldi pubblici, deve finire nelle casse del Pd. Con percentuali che variano a seconda della città.
L'articolo fa esempi concreti: si va dal 6% del Veneto al 30 di Siena, roccaforte piddina. L'ente pubblico diventa così cosa loro: nominano e ricevono. Una tassa impropria, la definisce il giornalista.
Un vero e proprio pizzo, sembra a noi. Altro che risanamento della cosa pubblica, ambizioni sbandierate sui social e in ogni dove. Gli enti amministrati dai loro manager diventano cosa loro.
L'articolo non ipotizza: descrive e riporta regolamenti federali locali del Pd che mettono la clausola nero su bianco...