domenica 5 febbraio 2017

Pd, Emiliano contro Renzi: "Non si dimette per piazzare i suoi nelle liste"


Pd, Emiliano: "Serve un congresso normale ma se vince Renzi avrà il mio sostegno"

Il governatore della Puglia: "Le primarie senza congresso sono una sua invenzione, la scissione del partito sarebbe la sconfitta più grande". Matteo Renzi "non si dimette" da segretario del Pd "perché ha soldati e salmerie da collocare. Se dovesse perdere la possibilità di fare le liste, non so se i sondaggi sarebbero quelli" che lo danno in vantaggio per eventuali primarie. E' quanto ha dichiarato il governatore della Puglia, Michele Emiliano, affermando che "la scissione sarebbe la più grande sconfitta del partito". "Se Renzi vince, sono pronto a sostenerlo", ha aggiunto. 

"Primarie senza congresso invenzione renziana" - L'attuale "gestione del Pd ci ha portato a rovinose sconfitte" e quindi serve il "congresso, che ha le primarie dentro di sé e che non può essere sostituito da una simulazione", ha tuonato Emiliano. "Le primarie senza congresso "sarebbero una frettolosa invenzione di marca renziana", ha proseguito il governatore pugliese, intervistato da Maria Latella....


Le dimissioni del segretario, ha poi dichiarato, "sono l'unico modo per avviare il congresso, altrimenti bisognerà attendere giugno. Il segretario potrebbe decidere di dimettersi, rimanere in campo per gli affari ordinari e avviare la fase congressuale. Ma è chiaro che non si dimette perché ha soldati e salmerie da collocare".


"Se Renzi è pentito degli errori e vuole cambiare il Pd, convochi il congresso", ha proseguito Emiliano. Intanto "stiamo raccogliendo le firme per lanciare un referendum sull'opportunità di fare subito il congresso. Questa raccolta di firme arriva anche da parte di molti renziani".


"Nuova legge elettorale per ricostruire l'Ulivo" - "Non si possono fare alleanze con i propri avversari - ha affermato ancora Emiliano -. Io penso invece che dobbiamo approvare rapidamente una legge elettorale su modello di quella delle Regioni con premio alla coalizione in questo modo potremmo ricostruire un modello politico simile all'Ulivo partendo dal centro dello schieramento".


Per il governatore della Puglia, il disastro del Pd è dovuto all'illusione di potere fare alleanze con gli avversari politici per le riforme. E a proposito di possibili alleanze con Alfano: "Lui dovrebbe chiarire le cose dentro il suo partito, che si chiama ancora Nuovo centro destra - ha sottolineato - occorre anche li un congresso che dica, 'ci siamo sbagliati, noi non siamo di destra, siamo di centro o di sinistra' e se poi gli crediamo...".


Guerini: "Da Emiliano attacco frontale, serve lealtà" - "Non passa giorno senza che Emiliano provi ad aprire fronti nel partito alla cui guida, suo malgrado, vorrebbe candidarsi". Il vicesegretario Pd, Lorenzo Guerini, ha commentato così le dichiarazioni del governatore della Puglia. "Ogni giorno - ha aggiunto - un attacco frontale al segretario e al partito. La dialettica è assicurata nel Pd e la polemica, anche aspra, può essere a volte utile. Ma in questi giorni sta assumendo livelli pericolosi, nel solco di esperienze già fatte in passato di tentativi di indebolire il leader di turno".

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