domenica 6 marzo 2016

Ilsole24ore.com - La grande spartizione della Libia: un bottino da almeno 130 miliardi

 La Libia era al primo posto in Africa nell'indice Onu dello sviluppo umano, adesso è uno stato fallito. Ora due canali concorrenti per l'export di petrolio sono in guerra.




di Alberto Negri.

Quando si incontreranno martedì al palazzo Ducale di Venezia, Matteo Renzi e François Hollande guardandosi negli occhi dovrebbero farsi una domanda: per quali ragioni facciamo la guerra in Libia?
 
La risposta più ovvia - il Califfato - è quella di comodo. La guerra di Libia è partita nel 2011 con un intervento francese, britannico e americano che con la fine di Gheddafi è diventato conflitto tra le tribù, le milizie e dentro l'Islam, che però è sempre rimasto una guerra di interessi geopolitici ed economici. 

L'esito non è stato l'avvento della democrazia ma è sintetizzato in un dato: la Libia era al primo posto in Africa nell'indice Onu dello sviluppo umano, adesso è uno stato fallito.

La guerra è in realtà un regolamento di conti e una spartizione della torta tra gli attori esterni e i due poli libici principali, Tripoli e Tobruk, che hanno due canali paralleli e concorrenti per l'export di pe


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Fonte: Il Sole 24 Ore.
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