lunedì 26 ottobre 2015

Premio e ballottaggio, 15 ricorsi contro l’Italicum Promotori: minoranza Pd e legale anti-Porcellum

Italicum, ricorsi in Corte d’appello su premio di maggioranza e ballottaggioLa legge elettorale è stata impugnata davanti a una quindicina di sedi tra cui Roma, Milano e Napoli. L'iniziativa è stata promossa dal Coordinamento democrazia costituzionale: tra i firmatari esponenti della minoranza Pd e l'avvocato Besostri da cui partì l'iter giudiziario che portò alla bocciatura del Porcellum davanti alla Consulta.
Premio di maggioranza alla lista che supera il 40 per cento, il ballottaggio e le norme sulle minoranze linguistiche. Sono questi alcuni dei punti dell’Italicum contestati davanti a una quindicina di Corti d’appello, tra cui Roma, Milano e Napoli. A promuovere l’iniziativa è il Coordinamento democrazia costituzionale, a cui aderiscono numerosi giuristi e diversi comitati locali. Tra i nomi che compaiono nella lunga lista ci sono diversi esponenti della minoranza Pd (Vannino Chiti, Alfredo D’Attorre, Paolo Corsini, Lucrezia Ricchiuti, Corradino Mineo, Felice Casson e Walter Tocci), ma anche Felice Besostri, l’avvocato da cui partì l’iter giudiziario che portò alla bocciatura della precedente legge elettorale (il “Porcellum”) davanti alla Consulta. Poi i giuristi Gustavo Zagrebelsky, Nadia Urbinati e Sandra Bonsanti e rappresentanti dell’opposizione in Parlamento: l’ex Pd Stefano Fassina, gli esponenti Sel Loredana De Petris e Giorgio Airaudo. Il Movimento 5 Stelle ha annunciato di volersi accodare all’iniziativa.....
Tra le previsioni della legge che sono state impugnate, figurano il premio di maggioranza assegnato alla lista che supera il 40%; il ballottaggio senza soglia previsto invece tra i due partiti più votati se nessuno supera quota 40%; la contraddizione ravvisata nel fatto che chi raggiunga, per ipotesi il 39,9 per cento dei voti deve comunque andare a ballottaggio; le norme sulle minoranze linguistiche che non consentono – secondo i ricorrenti – la rappresentanza di tutte le minoranze riconosciute, ma solo di alcune.
L’Italicum è stato approvato dal Parlamento il 4 maggio scorso e la sua entrata in vigore è prevista per luglio 2016. La nuova legge elettorale è stata impugnata con una serie di ricorsi analoghi, depositati in contemporanea, tra cui compaiono anche le sedi di Venezia, Firenze, Genova, Catania, Torino, Bari, Trieste, Perugia. Ora spetta ai giudici valutare se accogliere le istanze.
La vicenda ricorda quello che successe solo due anni fa con la precedente legge elettorale. La Consulta infatti a dicembre 2014 stabilì che il “Porcellum” era incostituzionale. I giudici hanno bocciato il premio di maggioranza del vecchio sistema perché, come si legge nelle motivazioni della sentenza, “foriero di una eccessiva sovra-rappresentazione e può produrre una distorsione, perché non impone il raggiungimento di una soglia minima di voti alla lista”. Ma nel mirino c’erano anche le liste bloccate “lunghe“, senza però escludere la possibilità di fare ricorso a delle liste “corte” che prevedono un “numero dei candidati talmente esiguo da garantire l’effettiva conoscibilità degli stessi”.----------------

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/26/italicum-ricorsi-in-corte-dappello-su-premio-di-maggioranza-e-ballottaggio/2161107/

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