lunedì 19 ottobre 2015

Fabrizio Cicchitto(exCraxiano) sta con Matteo Renzi: "Sciogliamo Ncd. Lui è andato oltre Craxi e Berlusconi: ha ucciso i comunisti"

FABRIZIO CICCHITTO


PS: << Cicchitto da Riccardo Lombardi a Renzi &Verdini.Simbolo estremo dell' " apparato DIGERENTE italiano" il cui stomaco scioglie con gli acidi anche le pietre.>>
umberto marabese
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A un certo punto Fabrizio Cicchitto accenna il sorriso di chi la sa lunga: “La via d’uscita sulle unioni civili? Mi sembra che possa essere duplice: nel dibattito in Aula va sviluppato quel lavoro di confronto con l’elaborazione di emendamenti che non è stato fatto in commissione e poi si affermi il voto segreto e la libertà di coscienza, conoscendo la trasversalità delle posizioni sul merito”. Montecitorio, secondo piano. Fabrizio Cicchitto, ex capogruppo del Pdl nel fuoco della guerra frontale con le procure, ora Ncd, è presidente della commissione Esteri della Camera. La sua stanza è murata di libri. Due scatoloni strabordano con le sue due ultime pubblicazioni. La prima è L’uso politico della giustizia (contro le procure che hanno disarcionato Berlusconi), l’altra è La linea rossa (contro l’anomalia dei comunisti italiani): “Mi chiede di Renzi? È riuscito dove Craxi e Berlusconi non riuscirono: ha ucciso i comunisti. Per questo va costruito un nuovo centro alleato con lui”....
Partiamo dalle unioni civili.
Sì, e pure con calma. Perché c’è chi vuol fare di questo tema una sorta di guerra di religione tra una religione ultra-laicista e una religione ultra-cattolica. Mentre invece la questione va affrontata in termini a-ideologici, partendo dal fatto che la nostra società è totalmente cambiata e che quindi accanto ai rapporti e alle unioni etero si è affermata anche una dimensione omosessuale. Ciò premesso in termini assolutamente laici reputo che le due cose vadano nettamente distinte: matrimonio e unioni civili, anche per una ragione di fondo. Io francamente reputo assolutamente preferenziale per un bambino e una bambina crescere avendo un padre e una madre, di due sessi diversi: affermazione contestabile ma è il mio pensiero.
E questo è un dato di fatto.
Lei ha fretta, le ho detto calma. Alla luce di questa valutazione generale, reputo che in commissione al Senato si sono scontrati due opposti estremismi. Quello della Cirinnà che è venuta meno al ruolo tipico di mediazione della relatrice – diversamente dalla Finocchiaro sulla legge costituzionale – e quello di alcuni amici dell’Ncd che hanno fatto un ostruzionismo portato all’eccesso impedendo anche una discussione sul merito e quindi la discesa in campo di quegli esponenti del Pd che in modo esplicito dicono che non sono d’accordo con la proposta di legge della Cirinnà.
Va bene, e questo è la situazione confusa che si è determinata. Faccia una proposta. 
Io credo che io mio partito la debba porre così: questo tema non sta negli accordi di governo. E però anche qui va evitato l’opposto estremismo di chi dal Pd dice “faremo maggioranze variabili” e di chi dall’Ncd dice “faremo cadere il governo”. La via d’uscita può essere duplice: nel dibattito in Aula va sviluppato quel lavoro di confronto con l’elaborazione di emendamenti che non è stato fatto in commissione e poi si affermi il voto segreto e la libertà di coscienza, conoscendo la trasversalità delle posizioni sul merito.
Vediamo se ho capito bene: la Boschi dice libertà di coscienza. Lei dice sì, ma anche voto segreto.
Ha capito bene, dopo una discussione in Aula diversa da quella che c’è stata in commissione.
Presidente Cicchitto, fin qui le unioni civili. Ma allarghiamo il discorso. Anche su questa storia dice il suo partito sta esplodendo. Quagliariello se ne è andato, accusandovi di essere una stampella di Renzi. Siamo al dunque…
Mi sembra che il momento scelto da qualche amico di chiedere a l’uscita dal governo del nuovo centro destra sia il piu’ sbagliato di tutti. Sulle unioni civili la partita è aperta e rinviata alle idi di gennaio. E ancora di piu’ sulla legge di stabilità si è aperto un confronto nel Pd rispetto al quale non è che l’Ncd può rompere paradossalmente con un governo che fa delle cose contestate da sinistra.
Anche lei pensa che è una legge di stabilità che avrebbe potuto scrivere Berlusconi?
Beh, io non voglio dire che la legge di stabilità è fatta con lo stampino del Berlusconi del ’94, ma insomma... Ha per obiettivo la crescita e realisticamente chi l’ha fatta sa che per rimetterla in modo bisogna rimettere in moto i consumi - anche aumentando la circolazione del contante - e le imprese. La critica giusta è quella di aver tagliato in modo limitato la spesa pubblica, ma si immagini che sarebbe successo se l’avesse tagliata di piu’. Credo dunque che l’ira di Berlusconi sia solo apparentemente contro Renzi, ma in effetti è contro se stesso.
Perché? Si spieghi meglio.
Perché questo governo sta facendo una serie di cose che a lui non sono riuscite. Gliele elenco: la responsabilità civile dei giudici, il jobs act con l’abolizione dell’articolo 18, la detrazione dell’Irap, lo stesso divorzio breve che è un modo per sburocratizzare la vicenda giudiziaria dei coniugi. E poi l’aumento del contante e l’abolizione della tassa sulla prima casa. Per non parlare delle riforme costituzionali e della legge elettorale. E la prego di non eccitare il mio sadismo facendomi citare le frasi entusiaste con le quali Berlusconi e Romani esaltarono la legge elettorale e la legge costituzionale, ma su questo basta leggere il bell’articolo di Mattia Feltri sulla Stampa di qualche giorno fa.
Ma Mediaset, invece, è ancora al governo?
Intelligentemente per Mediaset il patto del Nazareno non è mai finito.
Ricambiata da una riforma della Rai che non apre il mercato ed è innocua per il biscione.
E questo lo ha detto lei…
Presidente, premesso che non amo paragoni perché spesso la storia si presenta prima come tragedia poi come farsa, lei sta dicendo che Renzi sta realizzando ciò per cui Berlusconi è sceso in campo?
Attenzione, nella vita politica italiana dal ‘94 a oggi sono esplose due novità. Una è stata quella di Berlusconi. Il quale dopo la rivoluzione giudiziaria di Mani pulite coprì un vuoto politico sul centro distrutto a cannonate dall’uso politico della giustizia. Per vent’anni Berlusconi ha vinto e perso contro una invincibile armata. Alla fine secondo me va concludendo male il suo ciclo politico ripetendo oggi male ciò che nel ’94 diceva bene e asserragliandosi in una posizione di conservazione di se stesso. Quando un partito perde 9 milioni di voti e due terzi del suo gruppo dirigente chi lo guida dovrebbe fare una riflessione autocritica, che invece non vedo.
E la seconda novità?
È Renzi, che nasce dallo stallo delle elezioni del 2013 e dal sistema impallato da un movimento protestatario. Nello stallo sia Bersani che Letta marcarono il passo rischiando di dar via libera ad una ulteriore crescita dei Cinque Stelle e nella coscienza profonda del Pd riemerse la famosa invettiva di Moretti contro “i dirigenti coi quali non vinceremo mai”. Ed è esplosa la novità Renzi.
Vede una similitudine con Berlusconi?
Stanno su due piani diversi avendo entrambi, in contesti diversi, una grande capacità di comunicazione e di iniziativa politica. Per un paradosso della storia Renzi per salvare il Pd dallo stallo e il sistema istituzionale da una contestazione radicale è riuscito in quello che non riuscì né alla destra né a Bettino Craxi e neanche a Berlusconi: ha ucciso i comunisti.
A proposito di Craxi. Come se lo spiega il fatto che Renzi, trentenne, rottamatore, che si presenta come il nuovo che avanza, quando viene a Roma da Firenze come presidente della Provincia dorme al Raphael?
Conosco la sua perfidia e so come vorrebbe che le rispondessi, ovvero che nell’inconscio del giovane Renzi albergava il desiderio del potere e quindi ne frequentava i simboli, ma penso, banalmente, che è solo un caso. Il Raphael è un ottimo albergo vicino a palazzo Chigi, alla Camera e al Senato. Renzi è così de-ideologico che ha trascurato il precedente storico.
E per lei, ex socialista e ex berlusconiano, cosa rappresenta?
È stato il posto dove Craxi ha vissuto e il segno del livello di inciviltà in cui si arrivò a quei tempi. Ricorderà quando Occhetto convocò una manifestazione a piazza Navona affinché il deflusso si concentrasse al Raphael e avvenisse la lapidazione tramite monetine dell’avversario storico.
Dunque, se questa è la sua analisi, il destino anche del suo partito è l’alleanza con Renzi.
Finora Renzi ha evitato qualunque sistemazione politico-culturale complessiva della sua posizione, però se andiamo al nocciolo di quello che sta facendo diciamo che finalmente si afferma nel Pd una posizione di stampo blairiano che rappresenta il massimo della rottura rispetto alla Ditta. In una situazione di questo tipo, cosa dovrebbe fare il centro che già oggi collabora con Renzi? Abbandonare il campo e seguire Berlusconi in quell’intreccio di populismo lepenista e di familismo nostalgico che oggi caratterizza questo centrodestra? Io dico: il nuovo centro destra deve entrare nell’ordine di idee che il suo nome è cambiato nella sostanza politica e deve cambiare nella forma.
Sta dicendo che Ncd deve cambiare nome?
Sto dicendo non solo che deve cambiare nome perché adesso è l’ora di costruire un nuovo centro. Ma anche che esso deve allargarsi a tutte le forze politiche parlamentari che finora frantumate e divise hanno sostenuto Renzi certamente in condizioni di subalternità. Visto che Renzi è una cosa e il Pd è un’altra non credo che esistano le condizioni che queste forze entrino nel Pd, ma invece devono aggregarsi autonomamente, darsi una veste politica e culturale, avere anche una posizione contrattuale, e quando è necessario conflittuale, anche con Renzi e col Pd ed esprimere anche un salto di qualità imposto dalla situazione.
Traduco: facciamo “I Moderati” per Renzi. Lo sta dicendo al suo partito, a Verdini a quel che resta di Scelta civica.
Sì, in tempi ragionevoli ma rapidi vanno superate tutte le sigle esistenti e va posto in essere un processo di rifondazione politico e culturale tale da unificare un campo che finora qualcuno, compresi alcuni renziani, ha trattato come “un volgo disperso che nome non ha”.

http://www.huffingtonpost.it/2015/10/19/cicchitto-renzi-ha-ucciso-i-comunisti_n_8330420.html?1445264526&utm_hp_ref=italy

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