martedì 16 dicembre 2014

Colpo di stato contro Putin o colpo di stato di Putin?


dicembre 16, 2014

Cari amici,
Recentemente, un lettore del blog francese Saker ha posto una domanda molto interessante.
Dobbiamo aspettarci un colpo di stato contro Putin o un colpo di stato di Putin? Dato il potere delle forze pro-USA ad alto livello, (intellettuali, ambienti finanziari e politici dei media), potrà Putin evitare di attuare il suo “18 brumaio”?
E’ un’idea molto interessante perché, in un certo senso, potrebbe sembrare una soluzione, se non buona, almeno necessaria. Chiaramente, il ruolo estremamente negativo, eppure centrale giocato nella politica russa da quelli che io chiamo gli ” integrazionisti Atlantici” è una vera e propria minaccia per Putin e la Russia. Questa “quinta colonna” di sabotatori è anche rappresentata nel governo Medvedev e i loro membri rifiutano apertamente di attuare i decreti e le decisioni di Putin. Abbiamo visto ripetutamente come le sue decisioni siano sostanzialmente ignorate dal governo, e come Putin stia cercando di ridurre la loro influenza, ma con successo molto limitato. E dal momento che i “ministeri di potenza” (militari, interni, FSB, UST, giustizia, polizia, emergenze, ecc) sono fermamente dalla parte di Putin, perché non dovrebbe utilizzarli contro i sabotatori? In un confronto diretto tra “big money” e “grossi calibri”, i grossi calibri vinceranno sempre.....

Ma non è cosi’ semplice.
La prima cosa da ricordare è che la vera base di potere di Putin, non sono i “ministeri di potenza”, ma il piu’ dell’80% di quelli che lo sostengono. Tale sostegno non è però incondizionato. Circolano già voci che il sostegno è slittato verso il basso (solo di alcuni punti) a causa dei problemi economici. E i russi hanno un pessimo ricordo del golpe GKChP del 1991 o del caos sanguinoso del 1993. Inoltre, c’è stata una serie di importanti successi ai quali la stragrande maggioranza dei russi non vuole rinunciare, comprese le libertà di riunione, di parola, organizzazione, dimostrazione e tutti gli altri diritti civili e politici. Certo, ai russi piace ancora un “leader forte”, ma vogliono che sia un leader forte e legale. E nonostante la frequente e molto reale nostalgia per gli aspetti positivi del regime sovietico, pochissimi vorrebbero davvero un ritorno al vecchio stile regime autoritario del PCUS. Naturalmente, se decidesse di attuare un colpo di stato contro gli “Atlantic integrazionisti”, Putin potrebbe facilmente spiegare al popolo tutte le buone ragioni per farlo. Ma una volta che lo Stato di diritto è stato compromesso, è molto, molto difficile il ricrearlo. Penso che Putin lo sappia molto bene (ha una laurea in legge), e ritengo che le sue radici nel KGB lo rendano particolarmente sensibile a questo punto (sì, lo so, in Occidente c’è questa idea che il KGB agisse indipendentemente dalla legge, ma non è vero. Il KGB ha dovuto agire rigorosamente nel rispetto delle leggi sovietiche.)
Ancora una volta, ribadisco questo fatto assolutamente cruciale: la vera base di potere di Putin, non sono i “ministeri di potenza”, ma il piu’ dell’80% delle persone che lo sostengono. Qualunque sua mossa politica, ha assolutamente bisogno di avere il sostegno popolare. Tra l’altro, Putin ne è ben consapevole. Per tale motivo ha iniziato il suo discorso all’Assemblea federale quest’anno con le seguenti parole:
“    L’argomento di oggi sarà legato alla situazione e alle condizioni attuali, nonché ai compiti che ci attendono. Ma prima di presentarlo, vorrei ringraziare tutti voi per il sostegno, l’unità e la solidarietà che avete dimostrato durante gli eventi significativi che influenzeranno seriamente il futuro del nostro paese.
     Quest’anno abbiamo affrontato prove che solo una nazione matura e unita, e uno Stato veramente sovrano e forte, sono in grado di affrontare. La Russia ha dimostrato di poter proteggere i propri connazionali e difendere la verità e la correttezza.
     La Russia ha fatto questo grazie ai suoi cittadini, grazie al vostro lavoro, ai risultati che abbiamo raggiunto insieme, e grazie alla nostra profonda comprensione dell’essenza e dell’importanza degli interessi nazionali. Ci siamo resi conto dell’indivisibilità e dell’integrità della lunga e millenaria storia del nostro paese. Siamo consci di credere in noi stessi, e di credere che possiamo fare molto e raggiungere ogni obiettivo. “
La dichiaraziine è abbastanza sorprendente e molto rivelatrice. Avrebbe potuto ringraziare i militari russi o gli “uomini armati in divisa.” Invece ha ringraziato la gente per il suo sostegno, sostegno che ha Putin considera la pietra angolare dei successi russi, anche in questo anno molto difficile.
I Big Guns sono potenti, ma come strumenti sono rozzi. Sì, l’esercito russo potrebbe annientare l’esercito ucraino e prendere Kiev in pochi giorni e sì, Putin potrebbe facilmente prendere il potere in Russia e semplicemente sparare, o addirittura mettere in galera tutti gli “integrazionisti atlantici “. Ma cio’ farebbe solo peggiorare le cose e questo Putin lo sa.
Lungi dall’essere una delusione per le persone ingenue con carattere alla Pollyanna, lo stato di diritto – internazionale e nazionale – è cruciale per la sopravvivenza e il benessere di una nazione civile. Sì, ci sono circostanze in cui un capo di stato deve dare un ordine illegale, ma vitale e necessario, e Putin certo lo sa. Ma questi provvedimenti devono essere l’ultima risorsa, da prendersi solo nelle circostanze più estreme e attuate al minimo possibile. Putin non può sperare di costruire una società basata sullo stato di diritto, allo stesso tempo ignorando completamente la costituzione russa.
Uno sguardo agli orrori che stanno succedendo in Ucraina può far riflettere tutti, compreso il popolo russo, su cosa può accadere quando lo Stato di diritto è gettato fuori dalla finestra e sostituito con la legge del fucile: caos totale e completo, che poi richiede anni, se non decenni, per essere rimosso.
Quindi no, non prevedo che Putin metta in atto un colpo di stato, né ho alcuna ragione per credere che la maggioranza dei russi sarebbe favorevole. E sono molto soddisfatto di questo, semplicemente perché credo che la Russia moderna sia migliore di quanto sarebbe se si dovesse ricorrere, appunto, a un colpo di stato.
Cordiali saluti,
The Saker

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