venerdì 4 gennaio 2013

Airaudo: “Io, in prestito alla politica ma la mia casa resta il sindacato”

Giorgio Airaudo si è dimesso dagli incarichi nella Fiom
L’ex leader della Fiom spiega la candidatura alle elezioni:
«Non cambio vita. Con il mio impegno cercherò di correggere gli errori della legge Fornero»
torino
«Considero il mio un prestito temporaneo alla politica rappresentativa. Mi sono dimesso da tutti gli incarichi nella Fiom e nella Cgil perché penso che le responsabilità tra azione politica e sindacale debbano essere divise. La mia casa però resta la Fiom». Così Giorgio Airaudo spiega la scelta di candidarsi alla Camera, come indipendente, alla guida della lista di Sel in Piemonte.
 «Non cambio vita, sarà un’esperienza e non escludo di tornare a fare il sindacalista. Il mio impegno in politica è in continuità con quanto ho fatto finora», spiega Airaudo, che ha iniziato l’attività sindacale in Cgil nel 1988. Temi prioritari saranno «il lavoro, la continuità degli ammortizzatori sociali che la riforma Fornero non garantisce, la lotta contro l’impoverimento e per garantire il reddito, la democrazia nei luoghi di lavoro. Bisogna correggere - sottolinea Airaudo - gli errori del governo tecnico.
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PS: Conosco questo personaggio dal 1989 al tempo del mio arrivo in una ditta di Cascine Vica (TO): non ci siamo mai potuto sopportare, penso con piena ragione di entrambi. Chiedo con che coraggio dichiara che...."i temi prioritari saranno il lavoro, la continuità degli ammortizzatori sociali che la riforma Fornero non garantisce"...., quando ormai anche il mio gatto sa che, se per caso vincesse le elezioni, il Pd-Bersani ha dichiarato tante volte..." il lavoro di Monti va salvaguardato e non cambiato, nemmeno una virgola"....
Una cosa è certa, il suo obiettivo era fare politica; ora c'è la fatta.....ci salvi chi può!
umberto marabese







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