venerdì 26 aprile 2024

Paolo Deotto - Sparate a vista su Roberto Vannacci. Le ignobili pagliacciate di un regime morente

 


Il generale Vannacci, “reo” di aver pubblicato un libro che altro non è che una raccolta di buon senso, è sotto inchiesta ed è stato sospeso dal servizio per undici mesi (con stipendio dimezzato). Figuraccia di Crosetto, e ricompare Paola Egonu per riformulare strambe accuse.

Il generale di divisione Roberto Vannacci non è un qualsiasi ufficiale generale dell’Esercito. No. È una minaccia mortale per il sistema di Lorsignori perché, con la pubblicazione del suo libro “Il mondo al contrario”, ha detto tante cose, quelle che tutti pensano, ma pochissimi hanno il coraggio di dire apertamente.

Avete letto il libro di Vannacci? Io l’ho letto. Non è certamente un’opera d’arte, né del resto il generale è scrittore di mestiere. È un militare che a un certo punto ha detto ripeto, le cose ovvie che tutti pensano ma che ormai, nella plumbea dittatura del Pensiero Unico, pochissimi hanno il coraggio di dire.

Ha incitato all’odio contro gli omosessuali? Assolutamente no. Ma ha detto una cosa ovvia, evidente, palese, che però è proibito dire: che gli omosessuali non possono pretendere di essere considerati “normali”, perché la normalità è l’eterosessualità.

Ha incitato all’odio razziale? Ma fatemi il piacere! Quando Vannacci dice che la pallavolista negra Paola Egonu ha dei tratti somatici che non rappresentano l’italianità, dice un’altra cosa ovvia. Del resto, quale Paese africano si farebbe rappresentare da un atleta di razza bianca?

E potremmo andare avanti elencando altre ovvietà. Sta di fatto che il libro di Vannacci non è un capolavoro letterario, ma è una boccata di aria pura nei miasmi di un Pensiero Unico che non perdona chi dissente.

Poi accade che, forse, può darsi, non è ancora certo, il generale Vannacci si candidi con la Lega per le elezioni europee.

Guarda caso, inizia un meccanismo di tritacarne che conosciamo fin troppo bene.

Vannacci sotto inchiesta per peculato e falso, reati che avrebbe commesso quando era addetto militare a Mosca.

Vannacci sotto procedimento disciplinare per la pubblicazione del libro “Il mondo al contrario”.

Vannacci ri-querelato da Paola Egonu, che lo accusa di “diffamazione”. Accusa surreale. Dire che una persona di pelle scura è una persona di pelle scura sarebbe diffamazione?

Ma tutto fa brodo, e per Paola Egonu è anche l’occasione per far nuovamente parlare un po’ di sé.

Dulcis in fundo, il generale Vannacci viene sospeso per undici mesi, con relativa perdita di anzianità e dimezzamento dello stipendio.

Insomma, anziché innocente fino a sentenza definitiva, Vannacci è colpevole, comunque, fino a prova contraria. E intanto diamogli una prima punizione in via amministrativa (la sospensione).

Crosetto, che quando non parla almeno non dice sciocchezze, ha voluto parlare. Penoso. L’autorità politica non c’entra, ci dice Crosetto, sono provvedimenti che prende in autonomia l’autorità militare.

Ma signor Ministro della Difesa Crosetto, lei crede proprio che gli italiani siano tutti cretini? E lei, signor Crosetto, si ricorda che definì il libro di Vannacci “una raccolta di farneticazioni”? Con una particolarità: non lo aveva nemmeno letto.

Ma Vannacci si è messo contro il Pensiero Unico e quindi è un nemico. E quindi ogni cosa fatta contro di lui va bene.

Per inciso, la “autorità” militare che ha sospeso dal servizio il generale Vannacci è la stessa che non ha avuto nulla da dire quando reparti militari (anche dei Carabinieri) hanno reso gli “onori” a unioni civili celebrate tra militari dello stesso sesso, ovvero tra invertiti o tra lesbiche. Tanto per ricordare…

Non si hanno notizie, per ora, di cosa dica o pensi in argomento la signora Giorgia Meloni. Forse era troppo occupata a baciare immaginette di San Zelensky, protettore dell’Ucraina, e non è stata informata.

Vedremo come andrà avanti questa faccenda, che sta tra lo squallido e il vergognoso, ma che comunque ci conferma che questo regime è morente, perché reagisce sempre più con acida violenza appena si palesa qualche voce libera. Il regime ha paura e le sue reazioni lo dimostrano.

È un regime morente. Speriamo che muoia presto, per limitare i danni che ancora di certo farà.

Dio salvi l’Italia.


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