venerdì 5 maggio 2017

Grugliasco: Elez. Consiglio Comunale 2017 - Programma: 1° e 2°) Parte - Grugliasco lavora e studia.


PS: Con questa 2° parte del tema: "Grugliasco lavora e studia", si completa la lettura di un capitolo del Programma delle "tre Liste Civiche". Vi aspetto questa mattina al mercato in direzione Poste ita,iana e all'inizio del Mercato arrivando dall'"Isola che non c'è".
marabese umberto
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Lavorare in Corso Allamano.L’area industriale compresa nel triangolo c.so Allamano, Str. Del Portone e via Crea è una delle più estese d’Europa. Ancora di più se si considerano le propaggini adiacenti dell’ITCA, ex Pininfarina, oramai quasi del tutto oggetto di varianti urbanistiche per trasformare fabbriche in case. Eppure le grandi aziende di qualche anno fa non ci sono quasi più, oltre il 50% degli immobili a destinazione industriale sono oggi vuoti.In qualche caso sono in attesa di ristrutturazioni per ospitare nuove attività, in altri attendono che una variante urbanistica li trasformi in spazi per supermercati e attività commerciali ad alto consumo di suolo (esposizioni, concessio-narie…) e sempre alla ricerca di assi viari ad alta densità di traffico. In parte il processo è già avviato dalle varianti urbanistiche che l'amministrazione ha confezionato in questi anni, tutte tese a trasformare luoghi di lavoro in magazzini e commercio.Ogni volta che una fabbrica viene riconvertita ad altro uso è lavoro che se ne va definitivamente. Non vogliamo e non possiamo permetterlo. Per questo la nuova amministrazione indirà  una Conferenza di corso Allamano, invitando la politica e gli imprenditori e i sindacati a sperimentare un nuovo modello di produzione e di relazioni industriali limitatamente all’area in questione. Così si trasformerà un’area in declino industriale in un’occasione per ridefinire regole, rispetto e gestione del territorio. L’obbiettivo è non solo attrarre investimenti e attività, ma saldare insieme tecnologie, green economy, investimenti, relazioni sindacali e rapporti con le autorità politiche nazionali e locali, alla ricerca di un modello di rilancio della manifattura che dia valore al lavoro e ai lavoratori, che premi gli investimenti e che ridisegni un modello di economia sostenibile per uscire dalla recessione.
Le infrastrutture (materiali e immateriali).L’area in questione è servita ottimamente da ogni forma di trasporto collettivo (scalo merci di Orbassano, SITO, tangenziali e autostrade) ed attraversata da cavidotti per la trasmissione dati ad alta velocità, dunque può godere di un’ottima posizione di partenza. Nella zona di c.so Allamano è prevista anche la realizzazione di un Centri Servizi nell’area a suo tempo adibita allo scopo nel P.I.P. In2: potrebbe questa diventare la sede e il centro del progetto di riqualificazione produttiva e del progetto pilota che l’amministrazione comunale metterà in campo con i soggetti prima indicati.
Unitamente alla infrastrutture che possono agevolare la progettualità per un rilancio del polo industriale di c.so Allamano, la città dispone di una rete di teleriscaldamento che era collegata alla posa di cavidotti che avrebbero permesso un agevole collegamento di tutte le abitazioni con una rete di trasmissione dati ad alta velocità.
Il progetto è stato realizzato regalando alla TIM il servizio e il passaggio.
La scuola e la formazione.La costruzione di una rete dati ad alta velocità è a maggior ragione fondamentale vista la presenza sul territorio di soggetti importanti sul piano della formazione e dell’educazione delle nuove generazioni: oltre alle Facoltà universitarie (attualmente Agraria e Medicina Veterinaria, in futuro SMF e Farmacia), l’ITIS E. Majorana di via Baracca, le scuole superiori del complesso del Barrocchio, la Scuola di Carità Arti e Mestieri, l’ENAIP… solo per citare le scuole superiori e di formazione professionale.
L’amministrazione deve riprendere il filo del coordinamento fra queste importanti istituzioni cittadine, aiutandole a promuovere la loro attività, stimolandone le eccellenze e incoraggiandole a mettersi in gioco e a disposizione di progetti europei che rilancino anche la loro vocazione. il massiccio investimento degli anni 1997-2002 (seconda giunta Turigliatto) nel campo della scuola ha prodotto laboratori multimediali all’avanguardia che hanno contribuito in modo determinante all’alfabetizzazione informatica dei nostri giovani e degli adulti che hanno frequentato i corsi serali e pre-serali. Nel mentre, un piano di ristrutturazione radicale degli edifici scolastici aveva portato alla ricostruzione della Di Nanni, alla ristrutturazione della Ungaretti e delle scuole del Gerbido e di Lesna. Dal punto di vista dell’innovazione, tutto si è fermato a quel momento.
Dopo nove anni di stallo e cinque milioni di spesa finalmente è stata riaperta la scuola media Europa Unita, subito accompagnata dalla chiusura della media Gramsci e, l'anno scorso, dalla materna Don Milani.
Occorre riprendere con forza a investire nel miglioramento delle strutture scolastiche, con un riguardo particolare alla sicurezza degli edifici, al confort degli stessi e alla loro manutenzione puntuale, finalizzata a realizzare e mantenere ambienti di studio gradevoli, puliti e dotati di tutte le attrezzature che servono al miglioramento della didattica.
La mensa scolastica, per oltre vent'anni punto di forza del Comune e servizio importantissimo alla corretta crescita dei ragazzi e alla promozione della scuola a tempo pieno, è via via diventata un peso, un handicap. Sovente le famiglie si sono ribellate ai costi e alle scelte dietetiche e non sempre a ragione. Ciò che è venuta meno è la consapevolezza che si tratta di un servizio sociale, che deve perciò essere fornito al meglio con pressi accessibili a tutti. Nel frattempo l'Amministrazione comunale ha venduto le sue quote di partecipazione nella società Bioristoro rinunciando con questo a una sua importante funzione di promozione della cultura dell'alimentazione sabna.
Bisogna ripartire con la mensa, abbassando i prezzi, potenziandone l’attività e ripartendo con le attività di educazione alimentare, per prevenire obesità e malattie da vita sedentaria e da cattiva alimentazione. Anche in questo caso occorre ripartire dalle scuole, progettando con i Consigli  di Istituto nuove modalità di collaborazione e dotazione.
Importante anche incentivare forme di intesa con l’Università e le scuole superiori per attivare borse di studio e stages per studenti più meritevoli e interessati, magari coinvolgendoli nella gestione e preparazione delle attività de Le Serre e di quelle a favore delle scuole dell’obbligo.
Il Comune deve tornare a investire nella scuola, poiché sono le giovani generazioni quelle a cui va garantito il futuro.
Le energie alternative e la green economy.Quando si ragiona di settori produttivi nei quali sono possibili investimenti e sviluppi promettenti, il novero delle attività è in larga parte riconducibile alla produzione di energia. Il lavoro, quello buono e che non finisce al termine di ogni commessa, è quello collegato al risparmio energetico, alla produzione di energia da fonti rinnovabili, alla ricerca del risparmio anche nella gestione dei processi produttivi “pesanti”, alla razionalizzazione della distribuzione delle merci, delle informazione e dei dati. Accanto a questo settore multiforme, si vanno affermando le attività di “ingegneria ambientale” collegate in larga parte dalla crescente insostenibilità a fronte dello scadere della qualità del suolo, dell’acqua, dell’aria.
Queste sono le due linee direttrici su cui sviluppare una Green Area in c.so Allamano, dedicata allo studio, alla sperimentazione e alla produzione di apparecchi e sistemi di risparmio energetico e riqualificazione ambientale, in collegamento con le importanti industrie che ancora vi operano. Certamente questo filone produttivo rappresenta il futuro e l’amministrazione comunale dovrà richiamare operatori e offrire incentivi e facilitazioni che incoraggino l’insediamento e la produzione di lavoro qualificato. Come progetto pilota a carattere dimostrativo l’Amministrazione realizzerà un piano energetico degli edifici pubblici basato su fonti energetiche alternative al petrolio in modo da dimostrare come sia possibile coniugare risparmio economico e rispetto dell’ambiente, a tutto vantaggio della salute dei cittadini.

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