venerdì 19 maggio 2017

Siria, Mosca condanna il raid Usa contro milizie sciite ed esercito di Assad


PS: <<Attaccata un colonna che si dirigeva contro i ribelli: “Violazione di sovranità” in Siria da parte dei "terroristi" americani>>...!
umberto marabese
-----------------------
La Russia condanna come una “violazione di sovranità” il raid aereo Usa che ieri ha colpito una colonna di milizie sciite irachene e reparti dell’esercito siriano, diretta contro un avamposto dei ribelli al confine con la Giordania. L’attacco è “assolutamente inaccettabile” e viola “la sovranità del Paese”, ha detto il vice ministro degli Esteri russo Gennady Gatilov. 

Al confine con la Giordania  
Ieri sera gli Stati Uniti hanno colpito con un raid aereo una colonna di una milizia sciita, probabilmente irachena, che si dirigeva contro le posizioni dei ribelli addestrati da Usa e Gran Bretagna nel posto di frontiera di Al-Tanf, al confine fra Siria, Giordania e Iraq...
 

Postazioni governative  
Per la prima volta che gli aerei americani hanno colpito di proposito una milizia alleata del governo di Bashar al-Assad. Secondo Damasco però, a essere colpite sono state anche “postazioni” dell’esercito governativo. 

Bandiere sciite  
Secondo la testimonianza di un combattente del gruppo ribelle Maghawir al Thwra, la colonna aveva le bandiere gialle e verdi con l’immagini dell’imam Ali, tipiche della milizia sciita irachena Hashd al-Shaabi, che opera nella zona a sostegno dell’esercito regolare siriano. 

Colpi di avvertimento  
Secondo un ufficiale americano il raid è avvenuto a pochi chilometri dalla base dei ribelli vicino ad Al-Tanf, dove operano anche forze speciali americane e britanniche. Dopo “colpi di avvertimento” i jet hanno colpito la colonna di veicoli. Non c’è per ora un bilancio di morti o feriti. 

Autostrada Damasco-Baghdad  
L’ufficiale, voluto restare anonimo, ha confermato all’Afp che gli aerei hanno preso di mira solo i miliziani sciiti e non le unità dell’esercito nella zona, a quanto pare in posizione di retroguardia. In ogni caso il raid alza ancora la tensione fra le forze del regime di Bashar al-Assad e quelle ribelli appoggiate dagli Usa per il controllo di Al-Tanf, al confine fra Siria, Giordania e Iraq, e vicino all’autostrada Damasco-Baghdad che gli sciiti iracheni e siriani vorrebbero riportare sotto il loro controllo per unire le due capitali. 

Nessun commento:

Posta un commento