domenica 16 aprile 2017

Lavoro, le storie dei working poor italiani. “Con lo stipendio non arriviamo a fine mese. Dobbiamo andare a rubare?”

Lavoro, le storie dei working poor italiani. “Con lo stipendio non arriviamo a fine mese. Dobbiamo andare a rubare?”
PS: <<...dobbiamo andare a rubare?...>>...no! Non copiamo quelli che così ci hanno ridotto...l'unica cosa giusta e fare una ..."RIVOLUZIONE!". Non si cambia il mondo che ci hanno imposto se non con un atto da imporre a loro.
umberto marabese
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Cinque storie di ex giovani alle prese con l'insostenibile peso della precarietà. Chi rinuncia ai figli, chi vorrebbe emigrare ma non ha i soldi, chi pensa di mollare tutto perché guadagna poco e lavora per pagare le tasse e non avere prospettive. Ecco la radiografia di generazioni sconfitte che dalla politica non hanno ricevuto occasioni di riscatto, libertà e autodeterminazione.
È la dannazione di molte generazioni, dai nati negli anni Sessanta che ormai hanno cinquant’anni, ai venticinquenni di oggi, nati negli anni Novanta: avere un lavoro, anche a tempo pieno, che però non consente la sopravvivenza. La possibilità, cioè, di pagare un affitto, le bollette, le spese alimentari e quelle, magari, di uno o due figli. Il diritto, come recita la nostra Costituzione, ad avere “una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del proprio lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”...
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/16/lavoro-le-storie-dei-working-poor-italiani-con-lo-stipendio-non-arriviamo-fine-mese-dobbiamo-andare-rubare/3506495/

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