lunedì 31 agosto 2015

Kiev, scontri tra nazionalisti e polizia davanti al Parlamento: ucciso un agente

Dopo il primo "ok" dei deputati all'autonomia delle regioni filorusse. Secondo il sindaco ucraino ci sarebbero altri morti tra le forze dell'ordine. 

 - Trenta manifestanti sono stati fermati a Kiev per gli scontri avvenuti davanti al Parlamento ucraino durante l'approvazione degli emendamenti alla costituzione. Lo ha detto il ministro dell'Interno mentre il capo della polizia della capitale, Aleksandr Tereschiuk, ha sottolineato che circa cento agenti sono rimasti feriti. Il ministro dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, ha detto che un agente è stato ucciso da un proiettile al cuore.

Anche dei giornalisti delle emittenti ucraine "Canale 5" e "Tsn" sono rimasti feriti in seguito all'esplosione di una bomba lanciata dai manifestanti nazionalisti. Secondo un reporter di Canale 5, Oleksandr Argat, il cameraman Dima Bolshakov di Tsn sarebbe "seriamente ferito a una gamba".

La protesta è scoppiata dopo che i deputati ucraini hanno approvato in prima lettura - con 265 voti a favore sui 226 richiesti e 87 contrari - una riforma costituzionale che conferisceuna maggiore autonomia ai territori orientali filorussi in mano ai ribelli. La riforma riguarda in particolare il Donbass, dove da oltre un anno infervono gli scontri armati tra i separatisti appoggiati da Vladimir Putin e l'esercito di Kiev.

Mosca: a breve un vertice sul conflitto - Entro metà settembre ci sarà un incontro tra i ministri degli esteri del formato Normandia (Germania, Francia, Russia e Ucraina) sul conflitto nel Donbass. Lo ha annunciato il consigliere diplomatico del Cremlino Iuri Ushakov. Dopo l'incontro, ha aggiunto, si discuterà la possibilità di tenere un vertice tra i leader dei quattro Paesi.

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