sabato 23 maggio 2015

Pensioni, presidente Consulta: “Nessuna violazione, Se il ministero aveva a cuore i dati sulle pensioni, poteva trasmetterli alla Corte”

Pensioni, presidente Consulta: “Nessuna violazione, Tesoro poteva mandarci dati”

PS: <<..in un’intervista a Repubblica al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che ieri si era detto “perplesso” sul fatto che la Corte ritenga “di non dover fare valutazioni economiche sulle conseguenze dei suoi provvedimenti”La critica del ministro alla Consulta è, appunto, di non aver “valutato il buco creato sulle pensioni”...>>...pensate che iene ci stanno governando, prima attenzione ai buchi di bilancio(spese che fanno loro al governo ) poi...chi se ne frega se i pensionati che per decenni hanno prodotto "PIL" restano con le braghe in mano..."già quando è ora di votare, votano ancora noi"(nove parole tratte da un discorso del DucettoRenziPd).
umberto marabese
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Alessandro Criscuolo replica al ministro dell'Economia Padoan, che aveva accusato la Consulta di non aver valutato il buco creato nel bilancio dello Stato: "Se il ministero aveva a cuore certe informazioni, poteva trasmetterle alla Corte costituzionale".
“Io sono d’accordo sul fatto che tra poteri dello Stato, e comunque tra le istituzioni dello Stato, ci debba essere collaborazione ma noi qui stiamo parlando di un’attività di carattere giurisdizionale, sia pure con profili specifici”. Così il presidente della Corte costituzionale Alessandro Criscuolo replica in un’intervista a Repubblica al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che ieri si era detto “perplesso” sul fatto che la Corte ritenga “di non dover fare valutazioni economiche sulle conseguenze dei suoi provvedimenti”. La critica del ministro alla Consulta è, appunto, di non aver “valutato il buco creato sulle pensioni”......

Criscuolo torna su queste frasi e risponde così al ministro: “Eravamo e siamo sereni, come sempre – spiega Criscuolo – abbiamo giudicato secondo coscienza e regole. Se il ministero dell’Economia aveva a cuore i dati sulle pensioni, poteva trasmetterli alla Corte”, che “non può aspettare di decidere necessariamente solo quando pervengano determinate informazioni. D’altra parte, di quale natura dovevano essere queste informazioni? Se si trattava di dati in possesso dell’autorità amministrativa sarebbe stato opportuno che fossero comunicati alla Corte prima del giudizio“.
Il presidente della Consulta precisa anche che non ha alcuna “ragione di coltivare una polemica con il ministro Padoan. Ma dare per scontato che la Corte dovesse acquisire i dati prima di decidere sulle pensioni mi sembra che non risponda all’attuale disciplina che regola il funzionamento della Consulta”. Sul perché abbia fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte della bocciatura della legge Monti, Criscuolo spiega: “Mi è sembrato che ci fosse una violazione degli articoli 36 e 38 della Costituzione, nei quali si garantisce al lavoratore, fra l’altro, il diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro”.
Sul principio dell’equilibrio di bilancio, garantito dall’articolo 81, il presidente della Corte spiega che “questo principio effettivamente è stato costituzionalizzato, ma non spetta alla Corte garantirlo, bensì ad altri organi dello Stato”.

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