PS: Gli "usurai della BCE" battono cassa...e questa sarebbe l'Europa dei popoli?
umberto marabese
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Brutte notizie per il neopremier Alexis Tsipras. La Bce ha, di fatto, chiuso il rubinetto della liquidità alle banche greche. Ma Atene minimizza.
- La Bce ha deciso di rimuovere la deroga, introdotta nel 2010, che consentiva alle banche greche di approvvigionarsi di liquidità fornendo in cambio garanzia titoli di Stato. Intanto secondo alcuni media, il governo greco potrebbe esaurire la propria liquidità entro il 25 febbraio. Il rifiuto del premier Alexis Tsipras ad accettare più prestiti di salvataggio potrebbe tradursi in un temuto "cash crunch". La Banca centrale europea mette al muro il governo Tipras nel mezzo della sua offensiva anti-austerity, togliendo alle banche elleniche l'accesso alle normali aste di liquidità e giudicando il programma di salvataggio greco a rischio. Draghi non perde tempo e la stretta partirà quasi immediatamente: le nuove regole saranno applicate tra una settimana, dall'11 febbraio. Quella deroga, introdotta nel 2010, permetteva alle banche greche di rifinanziarsi alla Bce nonostante fornissero a garanzia titoli di Stato greci con rating speculativo ad alto rischio. Un'eccezione sempre condizionata alla permanenza della Grecia all'interno del programma di risanamento coordinato dalla troika, attualmente in scadenza il 28 febbraio......
Monito della Bce ad Atene - Con il nuovo esecutivo greco deciso a non rinnovare i suoi impegni con la Troika e a portare avanti una ristrutturazione del debito, la Bce si muove d'anticipo e, in una sorta di deja vu della crisi cipriota dove aveva egualmente stretto i rubinetti alle banche, invia un segnale di durezza ad Atene: uno stop alle riforme e ai progressi fatti sul risanamento di bilancio sarà costosissimo.
L'agenzia Bloomberg scrive che, se non rinnoverà il suo programma per una nuova linea di credito, la Grecia rischia di non poter far fronte ai suoi pagamenti il 25 marzo: sarebbe l'equivalente di un default.
Di fatto la Bce, che fa parte della Troika dei creditori assieme a Ue e Fmi, giudica le intenzioni di Tsipras e del suo ministro delle Finanze: "Attualmente non è più possibile presumere una conclusione positiva della revisione del programma" di risanamento greco, si legge nella nota di Francoforte.
Crisi di liquidità - Con la sua decisione, l'Eurotower gioca durissimo nel negoziato con Atene, che ha posto come paletti la fine della Troika, uno swap sul debito ellenico in titoli indicizzati alla crescita e una svolta anti-austerity. Le quattro principali banche greche, di fronte alla fuga dai depositi innescata nelle settimane pre-elettorali, sono già appese alla liquidità d'emergenza fornita da Francoforte tramite l'ELA (emergency liquidity assistance), un meccanismo che va approvato a maggioranza di due terzi e rinnovato di volta in volta ogni due settimane. Il suo uso avrebbe già superato i 40 miliardi di euro e proprio oggi, fra i temi in discussione alla Bce, figurava la richiesta di National Bank di aumentare di ulteriori 10 miliardi l'utilizzo della facility d'emergenza. L'ELA, erogata dalla banca nazionale greca, va poi ratificata dai governatori di Francoforte. Proprio Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, metteva in dubbio sull'opportunità di continuare a sostenere le banche greche.
Dossier greco al centro dell'Eurogruppo - Giovedì Varoufakis sarà dal collega tedesco Wolfgang Schaeuble. Poi, il dossier Grecia sarà al centro dell'Eurogruppo della prossima settimana a Bruxelles, giusto alla vigilia del Consiglio Ue del 12 febbraio. Incontrato Draghi, il ministro aveva definito "fruttuoso" il suo colloquio con il presidente della Bce. Draghi avrebbe rigettato la sua richiesta di convertire in bond perpetui i titoli ellenici comprati dalla Bce. Ma da fonti dell'Eurotower era anche emerso che Draghi, di fronte al neoministro greco, avesse "chiarito il mandato della Bce e chiesto al nuovo governo di confrontarsi velocemente e in maniera costruttiva con l'Eurogruppo per mantenere la stabilità finanziaria".
Il governo di Atene è partito a testa bassa subito dopo il suo insediamento e si presenterà a Bruxelles, dove Tsipras incontrerà la cancelliera Angela Merkel, chiedendo uno stop all'austerity, uno swap del suo debito e la fine della Troika. Ma vista la posta in ballo, con il 60% del debito greco in mano ai governi europei e una fetta consistente alla Bce, Francoforte non sta a guardare, la cancelliera ha già fissato paletti stringenti (fra cui la Troika) e notato come Atene sia isolata.
Atene: "Bce preme su Eurogruppo per accordo" - - Secondo il ministero delle finanze greco, la Bce ha deciso di mettere pressione sull'Eurogruppo per raggiungere un accordo che benefici sia alla Grecia sia ai suoi partner. E' questa la prima reazione ufficiale di Atene alla decisione di togliere alle banche elleniche l'accesso alle normali aste di liquidità.
In un comunicato il ministero diretto da Yanis Varoufakis sostiene che la decisione presa a Francoforte non è la conseguenza di sviluppi negativi per il settore bancario greco ed è stata presa due giorni dopo la sua stabilizzazione. Atene aggiunge che il sistema bancario greco rimane capitalizzato in maniera adeguata ed è totalmente protetto attraverso l'accesso all'ELA, la facility d'emergenza erogata dalla banca centrale greca.
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