mercoledì 15 ottobre 2014

Salvini: «L'Europa torni a dialogare con Mosca»


Al termine della missione in Russia, il Segretario della Lega Nord chiede a Renzi e ai leader europei di riallacciare i rapporti con Putin: «L'Italia rischia di perdere cinque miliardi di export». Conferenza stampa di Mattoeo Salvini presso la Tass, principale agenzia stampa russa.

mercoledì 15 ottobre 2014 20:17

«Un contributo all'inizio del dialogo con Putin al vertice euroasiatico di Milano»: così Matteo Salvini, ha sintetizzato il senso il senso della sua missione in Russia durante una conferenza stampa all'agenzia Tass prima del suo rientro in Italia. «Spero che Renzi e i leader europei - ha detto ancora Salvini - colgano l'occasione per riprendere il dialogo con Putin e che si arrivi presto a revocare le sanzioni europee e le contro sanzioni russe, che rischiano di far perdere all'Italia cinque miliardi di export e migliaia di posti di lavoro».....
Salvini ritiene che anche l'annunciato incontro a Milano tra Putin e il presidente ucraino Petro Poroshenko sia «all'insegna di un dialogo utile per uscire da una crisi che fa gli interessi di qualcuno che non sta né in Ucraina né in Russia né in Europa». «La prospettiva giusta, - ha proseguito il leader del Carroccio - voluta anche da Mosca, è quella di una integrazione tra Europa e Russia per creare uno spazio comune dall'Atlantico al Pacifico». Salvini ha anche invitato i governatori delle regioni italiane a seguire l'esempio di Veneto e Lombardia, le uniche in Europa ad aver adottato atti ufficiali contro le sanzioni europee. E a proposito di azioni concrete il segretario della Lega ha annunciato l'intenzione di sollevare quanto prima a Strasburgo il tema della violazione dei diritti umani nell'Est dell'Ucraina. Salvini è poi tornato a parlare della manifestazione di sabato a Milano: ci saranno «100 mila persone contro l'immigrazione illegale. Sarà una manifestazione pacifica, ma non so quante manifestazioni pacifiche riusciremo a garantire in futuro se non cambierà nulla». Il bersaglio della protesta - ha spiegato il segretario - è «l'operazione "Mare Nostrum", che ha portato nel nostro paese oltre 150 mila clandestini senza alcun documento e senza alcun futuro. Un'operazione con costi economici, oltre un miliardo, e tutti i rischi socio-sanitari che comporta, come dimostra l'aumento della tubercolosi e della scabbia».

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