lunedì 20 ottobre 2014

Piemonte-Pd . Ecco perché Rimborsopoli ora fa paura anche al Pd

Dalla procura al tribunale la nuova strategia dei giudici



15/10/2014
TORINO
L’entità della spesa non conta. E non conta neppure che pranzi, cene o caffè siano stati consumati e offerti a sindaci, rappresentanti di enti territoriali, imprenditori, sindacati nell’ambito di incontri istituzionali: bisogna giustificare dettagliatamente che si trattava di un’attività nell’ambito del gruppo e non del singolo consigliere. Il gup Roberto Ruscello ha indicato i criteri con cui giudicare gli indagati finiti nell’inchiesta per le spese pazze in Regione. E quello che scrive non fa stare sereni quei consiglieri di centrosinistra per i quali la procura ha chiesto l’archiviazione: perché i criteri del gup sono diversi da quelli dei pm. E non sta sereno Sergio Chiamparino, perché a rischiare ci sono anche il vice presidente della Regione, Aldo Reschigna e due assessori, Monica Cerutti e Gianna Pentenero.  
Linee guida  
Le linee guida per capire quali rimborsi erano ammissibili si trovano nelle motivazioni delle condanne per gli ex consiglieri Gabriele Moretti, Roberto Boniperti, Valerio Cattaneo e Carla Spagnuolo. Le spese di ristorazione sono quelle che rischiano di inguaiare di più anche quanti si ritenevano salvi. I pm avevano escluso pasti e bevande se non si trattava di spese private, ma avvenute nell’ambito di una documentata attività politica. Invece, il gup non ammette eccezioni, neppure se i pasti sono consumati da tutti i membri del Gruppo: Reschigna potrebbe avere qualche problema per le ordinazioni al bar durante le riunioni convocate a cavallo di pranzo....
 
Lo stipendio è sufficiente  
Il giudice è chiaro: nello stipendio dei consiglieri sono già contemplate le esigenze di mangiare e di spostarsi. Nemmeno i viaggi, dunque, possono essere inclusi (a parte i rimborsi chilometrici per chi è residente fuori Torino): la domanda a cui dovrà rispondere è quindi in che modo i 10 mila euro per trasferte e gli altri 10 mila per mangiare spesi da Monica Cerutti sono stati funzionali all’attività del gruppo consiliare di Sel, di cui era l’unico membro? Date le premesse, poi, potrebbe non bastare a giustificare la trasferta a Roma di Stefano Lepri, oggi deputato, l’aver partecipato a una manifestazione del Pd.  
Fazzoletti  
E potrebbe non essere sufficiente, per il segretario regionale del Pd, Davide Gariglio, aver allegato il biglietto da visita ai mille euro in regali di Natale pagati con i soldi del Gruppo (oltre agli 8 mila in spese di ristorazione). Su quelle che vengono catalogate come spese varie, il Gup è categorico. Non possono essere rimborsati i vestiti: come valuterà il gup i 500 euro di fazzolettini ricamati con il Tricolore commissionati da Nino Boeti? O i 1300 euro spesi in abbigliamento da Giampiero Leo che ha dichiarato di aver donato in beneficenza?  
Dolo  
Un elemento su cui si giocheranno le singole posizioni è il dolo: per la Procura, e tendenzialmente il gup è d’accordo, per appropriazioni di «relativa modestia» non si può contestare che i consiglieri abbiano agito per interesse personale. È il caso dei 1.700 euro di rimborsi chiesti da Gianna Pentenero, a cui non venne nemmeno mandato l’invito a comparire.  

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