lunedì 20 ottobre 2014

Mago Casanova, nuova magia, Legge elettorale, Renzi: “Il premio di maggioranza alla lista e non alla coalizione”


PS: Nel "ventennio" quando ti presentavi per votare, ti davano una sola scheda con un solo simbolo...indovinate chi vinceva! Oggi Renzi cambia le carte in tavola...una scheda con tutti i simboli, ...ma vince solo chi prende più voti...!Sempre uno solo vince...che differenza fa tra il "ventennio" del 1900 e il "primo ventennio" del 2000?

umberto marabese
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Il presidente del Consiglio ribalta l'Italicum approvato alla Camera e in attesa di discussione al Senato. E la proposta potrebbe piacere sia a Forza Italia sia al Movimento Cinque Stelle, anche se potrebbe aprire un fronte di tensione dentro la maggioranza visto che tutti i partitini sarebbero tagliati fuori, Ncd compreso. Mentre il leader Pd apre il partito a ex Sel e Scelta Civica, del M5s dice: "E' imbarazzante l'espulsione degli attivisti".

L’Italicum potrebbe cambiare ancora. La legge elettorale, approvata dalla Camera e in attesa di essere discussa al Senato, secondo il segretario del Pd Matteo Renzi, deve premiare una lista piuttosto della coalizione. ”Il Pd deve avere gli strumenti elettorali” per affermarsi, dice il leader democratico alla direzione del partito. Ma sempre con il ballottaggio, unico modo per “avere una legge elettorale che consegni un vincitore”. “Il Pd è un partito che vince per fare una legge elettorale in cui sia chiaro chi vince....... Un passaggio chiave per l’Italia perché non c’è mai stata una legge elettorale che rendesse chiaro chi fosse il vincitore, né con il Mattarellum né con il Porcellum”. La presa di posizione non è destinata alla sola cronaca politica: con un rapido tagliando al Patto del Nazareno potrebbe diventare presto un emendamento all’Italicum. Proprio ieri, 19 ottobre, Silvio Berlusconi in una telefonata ad un’iniziativa di Forza Italia a Civitanova Marche aveva detto di “sognare di vincere da solo, senza alleati”, un vecchio cavallo di battaglia tornato di moda e che infiamma nuovamente, se ce ne fosse bisogno, i rapporti con il Nuovo Centrodestra al termine di una settimana ad alta tensione tra azzurri e alfaniani: in molte Regioni che andranno al voto nei prossimi mesi Fi e Ncd correranno separati. Certo, Angelino Alfano rischia di essere un problema anche per Renzi e per il suo governo. L’esecutivo al Senato sta in piedi solo grazie ai voti dei partitini e tra questi ci sono Nuovo Centrodestra e Popolari per l’Italia, gruppo in cui risiede non solo la pattuglia che segue Mario Mauro, ma anche la piccola rappresentanza dell’Udc e di Pierferdinando Casini (che esprime un ministro). A Palazzo Madama nelle ultime settimane gli equilibri si sono fatti ancora più delicati del solito soprattutto per gli effetti – non ancora chiari – della cosiddetta “operazione Lassie”, cioè il tentativo di Forza Italia di riportare “a casa” i parlamentari che seguirono Alfano nella scissione di fine 2013. Da una parte il presidente del Consiglio vede consumarsi come una candela il consenso del Nuovo Centrodestra. Dall’altra sembra aver premuto l’acceleratore su proposte che farebbero gola in fase di avvicinamento alle urne elettorali. E quindi usa il decisionismo anche su materie più sensibili per la tenuta della maggioranza, come i diritti civili: la programmazione in agenda (a gennaio, ha assicurato) di un testo sulle unioni civili per le coppie anche omosessuali e di una legge sullo ius soli (cosiddetto temperato, cioè dopo un ciclo scolastico del ragazzo che vuole diventare italiano). Per contro,  per fare breccia nei cuori di un’altra fetta di elettori, ha rilanciato con il bonus di 80 euro da estendere alle neomamme, dal 2015. Nessun accenno, nonostante le promesse, a un’estensione della stessa misura anche per i pensionati. Tuttavia pare che il leader Pd pensi alle elezioni come a un’ipotesi tutt’altro che improbabile. 
E quindi Renzi ha tutto l’interesse per spalancare il partito a chi ci vuole stare, per accogliere da Gennaro Migliore e gli altri fuoriusciti di Sel a Stefania Giannini e Andrea Romano, rispettivamente ex segretario ed ex capogruppo di Scelta Civica alla Camera (che ha già dato la sua disponibilità).
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/20/renzi-espulsione-di-attivisti-m5s-imbarazzante-corteo-lega-per-cercare-radici/1162090/

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