lunedì 20 ottobre 2014

Chiamparino-Pd-Piemonte:“Spese pazze”, imputazione coatta per Reschigna, Cerutti e Gariglio



PS: << «Chiamparino aveva detto in campagna elettorale che nessun rinviato a giudizio sarebbe stato presente nella sua lista. Ora chiediamo coerenza». «Ora, Chiamparino deve dettare una linea, visto che se questi signori fossero stati rinviati a giudizio prima delle elezioni non li avrebbe messi in lista».....
 Cari amici del Pd, il vento è cambiato; dite la verità...ma quanto vi manca il "compagno" di tante vittorie Gian Carlo Caselli?.....

umberto marabese
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Due assessori della Giunta Chiamparino e il regionale del Pd. Confermata l’archiviazione per l’assessore all’Istruzione Pentenero. Le lacrime della Cerutti. MASSIMILIANO PEGGIO. MAURIZIO TROPEANO
TORINO
Spese pazze in Regione, imputazione coatta per una decina di ex consiglieri regionali del Piemonte nell’inchiesta sui «rimborsi facili». Il gip Roberto Ruscello ha respinto la richiesta di archiviazione e i pubblici ministeri dovranno chiedere il rinvio a giudizio degli interessati. L’udienza preliminare, che sarà celebrata da un altro giudice, stabilirà se dovranno essere processati o no. Coinvolti anche il vicepresidente e assessore al Bilancio Aldo Reschigna (Pd), l’assessore Monica Cerutti (Sel, Pari Opportunità) scoppiata a piangere a margine della conferenza stampa di Chiamparino, e il segretario regionale del Pd Davide Gariglio. Chiamparino ha annunciato che confermerà la fiducia alla squadra.  
Tutti i coinvolti  
Respinta la richiesta di archiviazione, oltre che per Reschigna, Cerutti e Gariglio, anche per Fabrizio Comba, Giampiero Leo, Gianluca Vignale, Luca Pedrale, Eleonora Artesio, Stefano Lepri, Angela Motta. Disposta dunque per loro un’ulteriore udienza per l’imputazione coatta per peculato. Sono state invece archiviate le posizioni di Mercedes Bresso, Nino Boeti, Giuliana Manica Rocco Muliere, Gianni Ronzani e Gianna Pentenero......


Nel mirino le spese per la ristorazione  
Il giudice ha ravvisato la mancanza di correlazione delle spese con le attività istituzionali svolte o gli impegni politici connessi al gruppo, in particolare quelle per pranzi e cene. Stesso nodo cruciale delle condanne già inflitte ad altri ex consiglieri regionali:...
 nell’ambito dell’inchiesta “Rimborsopoli”. Le linee guida per capire quali rimborsi erano ammissibili si trovano nelle motivazioni delle condanne per Gabriele Moretti, Roberto Boniperti, Valerio Cattaneo e Carla Spagnuolo. Il giudice era stato chiaro: nello stipendio dei consiglieri sono già contemplate le esigenze di mangiare e di spostarsi:...



Un estratto del provvedimento del Gup Roberto Ruscello  

Reschigna: «Non sono Jekyll e mister Hyde»  
«Leggendo le carte del gup, mi sono scoperto essere dottor Jekyll e mister Hyde, anche se non mi sento tale». Così il vicepresidente della Regione Piemonte, Aldo Reschigna. «Per le risorse spese come consigliere regionale mi è stata riconosciuta la massima correttezza - spiega - non invece come capogruppo. So bene di non aver usato un solo euro a scopi personali». Nel suo caso infatti, l’accusa sollevata dal giudice lo risparmia dai «rimborsi diretti personali» ma lo tira in ballo per le spese relative al gruppo. «Siamo si fonte ad un atteggiamento soggettivo non qualificabile in termine di dolo di peculato» scrive il giudice, al contrario è ritenuto responsabile per l’attività di funzionamento del gruppo, oltre ai profili di concorso con gli altri imputati.  

Chiamparino: «Confermo la fiducia»  
«Piena fiducia ad Aldo Reschigna e Monica Cerutti. Non ho alcun dubbio sulla loro onestà e sul loro grande senso di responsabilità». Lo ha detto il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino in una conferenza stampa. «Quando abbiamo fatto le liste non avevamo rinviati a giudizio - ha sottolineato - poi se le cose cambieranno si vedrà, mi sembra una questione di buonsenso aspettare se ci sarà il giudizio». Inoltre Chiamparino ha ribadito che «stiamo parlando di un uso improprio del denaro per attività politica, e non di un uso privatistico».  

Lo stupore della procura  
La decisione del giudice ha sorpreso anche la procura, che aveva deciso di archiviate le posizioni. Le valutazioni del giudice sono state più restrittive di quelle adottate dai pm, che comunque non ritengono di essere stati «smentiti» dall’imputazione coatta rispetto alle conclusioni delle indagini che hanno preso in esame quasi tre anni di spese dei consiglieri regional. «Le nostre valutazioni sono in linea con quelle del giudice - dice Andrea Beconi, procuratore aggiunto - la differenza sta nei criteri più restrittivi adottati dal Gup nel considerare l’elemento soggettivo del reato di peculato a sostegno di un rinvio a giudizio. Queste contrapposizioni di valutazioni succedono spesso nella normale dialettica processuale». 

M5s: «Chiamparino dimostri coerenza»  
«Chiamparino aveva detto in campagna elettorale che nessun rinviato a giudizio sarebbe stato presente nella sua lista. Ora chiediamo coerenza». Cosi’ Giorgio Bertola, capogruppo del Movimento 5 stelle in Consiglio regionale del Piemonte, che ha parlato di «rinvii a giudizio pesanti». «Ora, Chiamparino deve dettare una linea, visto che se questi signori fossero stati rinviati a giudizio prima delle elezioni non li avrebbe messi in lista», ha concluso Bertola.  





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