lunedì 14 aprile 2014

Mariano Turigliatto. CLIENTELE E ORTAGGI: "Mani (dei)moderat(i) sugli orti urbani"


PS: Ricevo/ringrazio/copio/incollo/posto:
umberto marabese
------------------------

Quando pensi che i politicanti piccoli piccoli abbiano dato il meglio di se stessi… quello è il momento in cui si superano. 
Mani moderate sugli orti urbani
Giusto ieri un amico caro passa dalle parti degli Orti Urbani Municipalie intravede un manipolo di carrozzieri (adulti, vestiti con tute marchiate) che chiedevano agli astanti dove potevano accomodarsi.
Strano, che dei carrozzieri in tuta frequentino orti in rigoglio primaverile e ortolani orgogliosi dei prodotti della terra. Evidentemente qualcuno li aveva invitati lì, ma chi? Per fare cosa?
Per quelli che non conoscono il posto: gli Orti Urbani sono una istituzione benemerita del Comune. Oltre agli appezzamenti, circa 400, nel complesso c’è un grande capanno costruito dal Comune che funge da ritrovo degli ortolani: a volte ci fanno delle feste e non sono rare grigliate e momenti di divertimento che dovrebbero servire a sfruttare il benessere della socializzazione. Non voglio farmi bello, dunque non vi dico chi era il sindaco quando essi vennero realizzati, sfruttando un’idea di un suo lontano e bravo predecessore, Franco Lorenzoni.

Come ogni istituzione pubblica che si rispetti, anche gli Orti Urbani hanno un Comitato di Gestione (eletto dagli ortolani stessi) e una Commissione comunale che gestisce le domande di concessione e tutto quanto attiene la partita amministrativa e tecnica. Solo che il presidente degli ortolani,Zuccarello e quello della commissione comunale Verduci hanno scambiato la carica col possesso: pensano che gli orti siano “cosa loro”, il capanno la sede delle loro attività, a metà fra la tavernetta di casa nostra (chi ce l’ha), la sede del proprio partito politico e il posto dove ricevi gli ospiti che tua moglie non vuole per casa........


Ecco cosa ci facevano i carrozzieri li: il presidente degli ortolani li accoglie, il Presidente della commissione comunale, pare, li ha invitati e li riceve. A sentire gli ortolani presenti, non sono nemmeno gli unici. Da quando un partito grugliaschese ha messo le mani sugli orti, sembrano essere diventati i padroni, millantando concessioni, interessamenti e poteri che hanno e non possono avere. Così il capanno è diventato sede di porchettate politiche, grigliate clientelari, assemblee e riunioni che nulla hanno a  che fare con l’istituzione e i suo beneficiari.
All’approssimarsi delle elezioni le iniziative si vanno moltiplicando e persino gli ortolani più scafati cominciano a manifestare una qualche insofferenza verso questo modo di fare. Forse si rendono confusamente conto che gli orti comunali sono la rappresentazione di questo paese e della sua dannazione: becchettato da tutte le parti da parassiti che ne impediscono lo sviluppo, con la silenziosa complicità dei più.
Ci toccherà fare un esposto ai Carabinieri e chiedere le dimissioni del presidente della commissione comunale, ma perché arrivare a questo punto?

Mariano

Nessun commento:

Posta un commento