mercoledì 16 aprile 2014

Padrini&padroni - Napolitano-De Gennaro, i segreti al potere

l presidente della Repubblica ha imposto a Renzi la riconferma dell'ex capo dei servizi segreti alla presidenza di Finmeccanica. Popoff vi svela perché.

di Franco Fracassi

Aria nuova nelle grandi aziende di Stato. Tutti i vertici sono stati cambiati dal governo Renzi. Tutti tranne uno. Gianni De Gennaro è rimasto alla presidenza di Finmeccanica, la holding delle armi. Secondo quanto rivelato dal "Corriere della Sera", sarebbe stato il presidente Giorgio Napolitano a imporre la riconferma di De Gennaro. Prima una telefonata col presidente del consiglio Matteo Renzi. Poi, visto che non bastava, un'invito a pranzo.

Il Quirinale smentisce: «Nel colloquio di ieri mattina tra il presidente della Repubblica e il presidente del consiglio sono apparse sulla stampa ricostruzioni fantasiose, addirittura attribuendo in qualche caso al capo dello Stato interventi nel merito di specifiche ipotesi di nomine in aziende pubbliche». Fonti di altri quotidiani, interne alla presidenza della Repubblica e alla presidenza del consiglio, invece confermano.

Perché Napolitano spende tante energie per cercare di ottenere la riconferma di De Gennaro sulla sua poltrona? Popoff ha rintracciato una vecchia intercettazione dell'ex assessore all'Ambiente della Regione Campania Walter Ganapini (registrato a sua insaputa). Una conversazione telefonica tenuta con una persona sconosciuta riguardo alla gestione dei rifiuti in Campania: «Sul parco del Saurino il tema è molto semplice. Ho negoziato un giorno con l'attuale capo dei servizi segreti. Allora, siamo partiti uno dal bianco e uno dal nero e siamo arrivati verso un grigio. Alla fine io potevo tirare l'operazione. Quell'oggetto è un mistero della Repubblica e ce lo siamo già detti. Perché Prodi si sia assunto la responsabilità che si è assunto, ancora non è chiaro. Ma quando il comandante, il coordinatore dei servizi segreti mi dice per due volte, urlando. Si è esposta due volte la presidenza della Repubblica. Se non sei ubriaco e se sei una persona ti parametri un attimo e decidi che cosa vuoi fare. Allora, io su questa vicenda io ho abbassato il tono. Ma nessuno mi ha impedito di chiamare. Io ho aspettato una settimana. Nel frattempo, sono stato speronato in autostrada e, nessuno lo sa, ma in piazza del Gesù quattro individui in casco mi hanno. scesi dalle moto, hanno cercato di aggredirmi nella notte. Io viaggio con le mie belle stecche perché c'ho la schiena che no sta in piedi. Da allora ma. Il tema è che gli avvertimenti li ho ricevuti. Rispetto al fatto che avevo visto qualcosa che non dovevo vedere»......


Voce sconosciuta: «C'entra la presidenza della Repubblica, nientedimeno?».
Ganapini: «Sai, quando il capo dei servizi segreti due volte di dice "hai capito o no che è intervenuta la pesidenza della Repubblica?". Io gli do dell'ubriaco a lui o ragiono. Io non ne vengo a capo perché io posso capire. Io ho lavorato molto in Sicilia. Io capisco che in questo Paese esistono delle negoziazioni Stato contro Stato. Io capisco il voto di scambio. Vorrei conoscere Isidoro Perrotta, il tecnico di Casale di Principe che rilasciò il famoso parere a Pansa che nel 2005 gli consentì di cancellare la discarica».

Guarda il video:
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=vNLzl-P_VFs


La telefonata integrale tra l'ex assessore alla Campania Walter Ganapini e un'altra persona di cui non si conosce l'identità.

Il presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sui rifiuti dal 1997 al 2001, Massimo Scalia, convocò alla Camera il pentito di camorra Carmine Schiavone. Il boss rivelò l'esistenza di interramenti di rifiuti industriali provenienti dal Nord nelle campagne campane, nella cosiddetta "Terra dei fuochi", a opera del clan dei Casalesi. Spiegò in seguito Scalia: «Era un atto dovuto. C'erano in corso le indagini che portarono all'arresto di Sandokan. Schiavone quelle stesse dichiarazioni le aveva riferite due anni prima in un processo per camorra. Si trattava del segreto di Pulcinella. Informammo tutti: gli enti locali, la stampa, i ministri interessati. Tra cui l'allora ministro dell'Interno Giorgio Napolitano, e anche il presidente del consiglio. Fu proprio Napolitano a decidere di secretare quella testimonianza».

Ma non è tutto. Si sospetta che il presidente della Repubblica abbia fatto pressioni sulla magistratura parlermitana per non far testimoniare l'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino all'interno del processo riguardante la presunta trattativa tra Stato e mafia negli anni Novanta. Su questa questione il Quirinale è stato addirittura intercettato. Telefonate in cui si discuteva proprio con Mancino il da farsi. Il 14 settembre 1993 l'allora ministro Mancino inviò una lettera al dirigente del Pds Claudio Violante, a cui allegava un rapporto riservato della Dia, firmato Gianni De Gennaro.


Il presidente di Finmeccanica Gianni De Gennaro.

Nel documento, datato 10 agosto 1993, si legge: «Da ciò è derivata per i capi l'esigenza di riaffermare il proprio ruolo e la propria capacità di direzione anche attraverso la progettazione e l'esecuzione di attentati in grado di indurre le Istituzioni a una tacita trattativa».

E ancora: «Sin dal febbraio '93 i boss di "cosa nostra" avevano stabilito un programma di attentati dimostrativi, da attuare di notte e senza vittime, allo scopo di provocare contatti con rappresentanti dei servizi di sicurezza, nel corso dei quali si sarebbe avanzata la richiesta di allentare la pressione investigativa e di "aggiustare" i processi ancora in corso di svolgimento». Due chiari riferimenti alla trattativa Stato-mafia.

Dunque, Mancino sapeva, De Gennaro Sapeva, il Partito democratico della sinistra (oggi Pd) sapeva. Allora Napolitano era presidente della Camera. E subito dopo è divenuto ministro dell'Interno, prendendo il posto di Mancino.

Insomma, il presidente della Repubblica e il presidente di Finmeccanica sono legati da una lunga scia di segreti, partendo dalla criminaliltà organizzata siciliana e finendo a quella campana. In mezzo la classe politica corrotta.

http://popoff.globalist.it/Detail_News_Display?ID=101754&typeb=0&Napolitano-De-Gennaro-i-segreti-al-potere

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