martedì 25 febbraio 2014

Il ritorno di Bersani in Aula: "Sono venuto per la fiducia e per salutare Enrico"

{}
Dopo una lunga convalescenza, l'ex segretario del Pd riprende il suo posto alla Camera, salutato dagli applausi: "Da domani gli italiani valuteranno lo spread tra parole e fatti". Renzi lo ringrazia con un tweet. Letta lo abbraccia e poi non si siede nei banchi del Pddi MONICA RUBINO
ROMA - Quasi un triangolo: lui, l'ex, l'altro. Lui, Pier Luigi Bersani, riappare alla Camera dopo la malattia. L'altro, Matteo Renzi, lo abbraccia (e poi twitta), mentre lui con lo sguardo cerca l'ex, Enrico Letta, ma invano. Tutt'intorno riecheggia il lungo applauso per celebrare il suo ritorno - quasi una standing ovation - dei deputati democratici, ma anche di quelli appartenenti ad altri gruppi parlamentari (tutti tranne i Cinque Stelle, che rimangono seduti negli scranni senza scomporsi).......





Dopo il malore avuto a inizio gennaio e la lunga convalescenza, Bersani torna dunque a prendere posto nel suo seggio per votare la fiducia al governo Renzi. Il neopremier lascia i banchi del governo e lo saluta con affetto. Poi, come nel suo stile, lo ringrazia pubblicamente con un tweet:


Durante la replica, il presidente del Consiglio ne loda lo stile: "Il fatto che Pier Luigi Bersani sia qui - dice rivolto ai deputati- avendo idee molto diverse, è un segno di uno stile e di un rispetto non semplicemente personale, ma di un rispetto politico. Siamo il Pd".

Ma Bersani non è andato alla Camera per lui: "Sono venuto ad abbracciare Enrico (Letta, ndr). Ma ancora non è arrivato?", chiede, regalando visibilmente commosso sorrisi e battute, ai colleghi parlamentari di maggioranza e opposizione, dal capogruppo di Fi Renato Brunetta al portavoce del Pd Lorenzo Guerini, che si accalcano per salutarlo e chiedergli come sta. Poi ammorbidisce e, uscendo da Montecitorio dopo la replica, precisa: "Io sono qui per fare il mio doppio dovere: votare la fiducia e abbracciare Enrico Letta". E, con tono paterno, aggiunge: "Matteo pecca di umiltà ma ha bisogno d'aiuto e, quando saranno chiari alcuni obiettivi, io starò qui a fare il mio dovere per aiutarlo. Il Pd reggerà. Da domani gli italiani vorranno misurare lo spread tra parole e fatti'".


Enrico Letta però ancora non c'è. L'ex premier, infatti, giunge a Montecitorio solo intorno alle 16.30, senza partecipare al precedente dibattito sulla fiducia al governo. L'ultimo suo messaggio è stato lo scorso 22 febbraio, quando dopo la gelida cerimonia della Campanella a palazzo Chigi (foto) aveva scritto su Twitter: "Grazie Napolitano e tutti quelli che mi hanno sostenuto! Ora uno stacco via da Roma per prendere le migliori decisioni".

Finalmente Enrico fa la sua entrata in Aula, non degna di uno sguardo Renzi, stringe velocemente la mano a Graziano Delrio e va dritto incontro a Pier Luigi. I due si abbracciano a lungo e con calore, gli applausi continuano scroscianti. Un momento emozionante e al tempo stesso drammatico. Poi Letta si va a sedere, ma non nei banchi del Pd: prende posto al tavolo del comitato dei Nove, nella parte bassa dell'emiciclo e dà le spalle al premier (video). Più tardi voterà lealmente la fiducia e anche lui scriverà un tweet dedicato all'amico:


Dagli altoparlanti risuona intanto la voce della presidente Laura Boldrini, che dà il bentornato ufficiale all'onorevole Bersani, seguito da un nuovo lungo applauso.


 

http://www.repubblica.it/politica/2014/02/25/news/il_ritorno_di_bersani_in_aula_sono_venuto_per_salutare_enrico-79605877/

Nessun commento:

Posta un commento