lunedì 20 gennaio 2014

L'Italia è morta. L'ha uccisa il Pd &Alfano, votando contro la revisione del Fiscal Compact. Fissati i funerali: 1.1.15

Articolo di fondo L'Italia è morta. L'ha uccisa la maggioranza votando contro la revisione del Fiscal Compact. Fissati i funerali: 1.1.15
giovedì 16 gennaio 2014
Tra undici mesi e 14 giorni - ad oggi - l'Italia intesa come Stato la cui sovranità è espressa dal Parlamento eletto dal popolo italiano, cesserà di esistere. L'ultima occasione democratica per impedirlo, è stata rigettata ieri dai deputati della maggioranza che sorregge il governo di Enrico Letta: hanno votato no alla revisione del Fiscal Compact. Cos'è il Fiscal Compact?  E' un accordo in base al quale gli Stati UE che l'hanno accettato si impegnano a riportare il debito pubblico entro il 60% del Pil in 20 anni, e se non lo fanno, verranno obbligati
dalla UE a sottostare a una "supervisione" dei tagli necessari a ottenere il risultato.
Per ciò che attiene all'Italia, il Fiscal Compact è stato approvato in via definitiva dal governo Monti ed è attivo, salvo che un nuovo governo lo ponga in discussione aprendo un contenzioso con l'Unione Europea. Ebbene, il governo Letta NON lo ha voluto fare!
Sia ben chiaro a te, lettore di questo articolo, che NON c'è alcuna possibilità di esimersi, di rifiutare, di rinviare, di far finta di nulla e tirare dritto. Dal 1° gennaio 2015, che sia il governo Letta (ammesso esista ancora) o un altro, chi siede a palazzo Chigi dovrà prendere in mano la scure e cominciare a menare colpi alla spesa pubblica come fosse un lanzichenecco.
Vengo alle conseguenze: per ridurre il debito pubblico in modo da riportarlo al 60% dle Pil in 20 anni, praticamente bisogna tagliare la spesa pubblica  - ai valori di oggi del debito pubblico = 2104, 2 miliardi di euro - di qualcosa come 800 e passa miliardi di euro. In vent'anni.  Concretamente, si tratta di tagliare la spesa pubblica di oltre 40 miliardi di euro l'anno......

Si lo so cosa stai pensando, lettore. Che "finalmente si taglierà l'enorme sperpero della politica!" Bene. Ammesso anche venissero portati a ZERO  i compensi di tutti coloro che a tutti i livelli (dal consigliere comunale al presidente della Repubblica passando per i sindaci, le Province, le Regioni e tutti gli enti collegati) si ridurrà la spesa di 4 miliardi. Ne mancano ancora 36, di miliardi.
Quindi, o li governo o la Commissione Europea (se il governo italiano non ci riuscisse) sempre usando l'ascia faranno le seuenti cose:
- taglio delle pensioni tra il 30 e il 50% di tutti i cittadini italiani
- taglio della spesa sanitaria pubblica dal 20 al 40%
- taglio della spesa scolastica di ogni ordine e grado del 20 al 40%
- taglio della spesa per la sicurezza (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e altri) dal 10 al 30%
- taglio degli investimenti pubblici del 50%.
Fatto questo, la riduzione della spesa pubblica sarà prossima ai 400 miliardi di euro. L'Italia è a metà strada. Per percorrere l'altra metà, c'è un solo modo: confiscare il denaro dei cittadini italiani depositato in banca attraverso un prelievo forzoso. Se il lettore non gradisce l'espressione "prelievo forzoso", allora la sostituisca a suo piacere con: "contributo di solidarietà" oppure "unatantum salva-Italia" o anche "ti rapino e taci, coglione che mi hai votato".
Ora, caro lettore, prosegui tranquillamente a fare quello che stavi combinando prima di aver deciso sciaguratamente di leggere queste mie righe. Fai pure finta di nulla, fregatene. Chi sarà mai questo giornalista menagramo che ti ha appena detto che sei morto?
io, max parisi.

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