FONTE:
http://www.beppegrillo.it/2013/09/passaparola_in_1.html
Franca, la donna con la quale ho trascorso quasi tutta la mia vita e
che da qualche mese mi ha lasciato, ha detto e ripetuto, nei suoi
scritti e negli interventi sia in teatro che in dibattiti pubblici, che
noi stiamo vivendo in una società il cui programma fondamentale è:
disinformare. Cioè attraverso la gran parte degli interventi televisivi,
radiofonici, giornalistici, arrivare a ubriacare un pubblico a forza di
fandonie e notizie scandalistiche ad effetto per giungere a ipnotizzare
la gente dentro una caterva di interventi banali, vuoti di ogni valore
culturale e soprattutto manipolati, cioè falsi.
Perciò Franca ha voluto lasciare soprattutto ai giovani e in particolare
alle donne questo scritto, frutto di un’esperienza che parte dalla sua
giovinezza, dalle lotte sociali, gli interventi contro lo sfruttamento
del lavoro spesso mafioso, contro le guerre di conquista camuffate da
battaglie per la pace ma tempestate di cadaveri... Fino alla sua ultima
esperienza, quella in Senato, e alle sue sofferte dimissioni. Dario Fo
Il Passaparola di Dario Fo.
Un benvenuto a tutti quanti. Sono qui per presentarvi un libro scritto
da Franca, la donna con la quale ho trascorso quasi tutta la mia vita e
che da qualche mese mi ha lasciato. Ci ha lasciato, figli, nipoti,
amici... tanti amici, e in tutti noi che le volevamo bene, e siamo in
tanti, ha lasciato un gran vuoto, davvero incolmabile. Ma prima di
lasciarci, Franca ci ha regalato una memoria di sé, una specie di
diario, a mio avviso e anche a giudizio di quanti l’hanno letto in
questi giorni, molto bello, soprattutto importante. Perché importante?
Perché oltre all’ironia e al sarcasmo verso molti personaggi
innominabili della nostra storia più o meno recente, ci dà informazioni
spesso inedite ed essenziali per capire in che folle mondo stiamo
vivendo specie qui nel nostro paese: l’Italia......
lunedì 30 settembre 2013
D'Alema: "Non si governa con un pugno di dissidenti"
Venti senatori del Pdl pronti a lasciare?...ergo, farsi comprare e tradire!
I cinque ministri Pdl si sono dimessi e poi hanno preso carta e penna per scrivere a "Il Giornale": "Non ci intimidiscono con il metodo Boffo" scrivono, riferendosi alla campagna contro l'allora direttore di "Avvenire". La replica del direttore Sallusti: "Nemmeno io ho paura". Una fonte Pdl parla di possibile fronda. In corso il vertice Pdl a Palazzo Grazioli. D'Alema a Tgcom24: "Berlusconi è responsabile della crisi, il premier lo sceglierà Napolitano". Letta interverrà mercoledì prima al Senato e, nel pomeriggio, alla Camera.-----------
FONTE: http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/2013/notizia/d-alema-con-dissidenti-non-si-governapdl-venti-senatori-pronti-a-lasciare-_2000180.shtml
Colpito il governo di Enrico Letta, uomo Bilderberg e della Trilaterale, gli italiani, sconsolati, piangono, il Colle tuona...!
PS:<<Con buona pace dello psicodramma che nelle ultime ore sembra aver assalito gli italiani, la
caduta del governo Letta non potrà pertanto che essere accolta come una
benedizione, sempre che il suo predecessore, quel Mario Monti senatore a
vita, il Senator for Life dei documenti del Bilderberg, non torni ad accarezzare sogni di gloria. Sarebbe uno schiaffo alla decenza e alla democrazia offesa dell'Italia.>>....leggete e capirete il perchè.
umberto marabese
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Il governo Letta è andato a gambe all'aria. L'annuncio, con le dimissioni dei ministri Pdl, è arrivato un sabato di settembre e subito è partito il coro greco degli italiani, abituati al pianto a comando.
Un governo sciapo, inconsistente, immobile. Perché piangere? Guardi Letta, imbronciato come un bimbo cui sia stato rotto il trenino e pensi, quest'uomo conosce la coerenza? Il 24 giugno 2012 intervistato da Arturo Celletti di Avvenire s'era scagliato contro Berlusconi e Di Pietro parlandone come di "un male per l'Italia" e, della crisi, come "ossigeno per le forze antisistema", tanto da augurarsi un "grande progetto per il paese" sotto forma di "offerta politica capace di attrarre e convincere: noi, Casini e Vendola. Funzionerebbe. Avrebbe appeal europeo. Avrebbe forza". Sappiamo com'è andata a finire.
E ancora, il 26 giugno, intervistato da Teresa Bartoli del quotidiano Il Mattino di Napoli, eccitato dall'idea di un patto per arginare il populismo incarnato da Berlusconi, Di Pietro e Grillo: "La questione chiave è l'esclusione del populismo. Che in Italia oggi ha tre interpreti: Grillo per l'evidente alternatività di proposte come il non ripagare i debiti; Berlusconi con la sua scelta anti euro ed anti Europa; Di Pietro con i suoi attacchi al Quirinale che archiviano una logica istituzionale. Deve essere chiaro che con queste forze non si può governare"......
umberto marabese
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Redazione -domenica 29 settembre 2013 20:15
di Stefania Elena Carnemoll
Il governo Letta è andato a gambe all'aria. L'annuncio, con le dimissioni dei ministri Pdl, è arrivato un sabato di settembre e subito è partito il coro greco degli italiani, abituati al pianto a comando.
Un governo sciapo, inconsistente, immobile. Perché piangere? Guardi Letta, imbronciato come un bimbo cui sia stato rotto il trenino e pensi, quest'uomo conosce la coerenza? Il 24 giugno 2012 intervistato da Arturo Celletti di Avvenire s'era scagliato contro Berlusconi e Di Pietro parlandone come di "un male per l'Italia" e, della crisi, come "ossigeno per le forze antisistema", tanto da augurarsi un "grande progetto per il paese" sotto forma di "offerta politica capace di attrarre e convincere: noi, Casini e Vendola. Funzionerebbe. Avrebbe appeal europeo. Avrebbe forza". Sappiamo com'è andata a finire.
E ancora, il 26 giugno, intervistato da Teresa Bartoli del quotidiano Il Mattino di Napoli, eccitato dall'idea di un patto per arginare il populismo incarnato da Berlusconi, Di Pietro e Grillo: "La questione chiave è l'esclusione del populismo. Che in Italia oggi ha tre interpreti: Grillo per l'evidente alternatività di proposte come il non ripagare i debiti; Berlusconi con la sua scelta anti euro ed anti Europa; Di Pietro con i suoi attacchi al Quirinale che archiviano una logica istituzionale. Deve essere chiaro che con queste forze non si può governare"......
di Thierry Meyssan. Gli Stati Uniti non fanno più paura ?
«Sotto
i nostri occhi», cronaca di politica internazionale n°52.
Gli USA sono ancora la superpotenza che sostengono di essere dopo il
crollo dell'URSS, oppure è già giunto il tempo di liberarsi dalla loro
tutela? [Thierry Meyssan]
di
Thierry Meyssan.
Mentre
l'Assemblea generale del'ONU doveva dibattere della realizzazione
degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, era tutta un'altra
questione a preoccupare i diplomatici: gli Stati Uniti sono ancora la
superpotenza che sostengono di essere dopo il crollo dell'Unione
Sovietica, oppure è giunto il tempo di liberarsi dalla loro tutela?
Nel
1991, gli Stati Uniti avevano considerato che la fine del loro grande
rivale liberava il loro budget militare e permetteva loro di
sviluppare la propria prosperità. Il presidente George H. Bush (il
padre) aveva cominciato, dopo l'operazione Desert Storm, a ridurre le
dimensioni delle sue forze armate. Il suo successore, Bill Clinton,
rafforzò questa tendenza. Tuttavia, il Congresso repubblicano,
eletto nel 1995, rimise in questione questa scelta e impose un riarmo
senza nemici da combattere. I neo-conservatori lanciarono il loro
paese all'assalto del mondo per creare il primo impero globale.
Fu
solo in occasione degli attentati dell'11 settembre 2001 che il
presidente George W. Bush (il figlio ) decise di invadere
successivamente l'Afghanistan e l'Iraq, la Libia e la Siria, poi la
Somalia e il Sudan, e di terminare con l'Iran, prima di volgersi
verso la Cina.
Il
bilancio militare degli Stati Uniti ha raggiunto oltre il 40 per
cento delle spese militari del mondo.....
Le tasse di Letta..."IMU...IVA"..., fanno cadere il governo
umberto marabese
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Ancora
una volta - come succede da 18 anni a questa parte - politici e
commentatori non hanno capito nulla. Pensavano, temevano o, a seconda
dei casi, auspicavano, che Berlusconi avrebbe fatto cadere il governo
come reazione alla sua vicenda personale.
Non è accaduto, nonostante una sofferenza e un senso di
ingiustizia enormi. Non è accaduto per senso di responsabilità, come si
usa dire con retorica in queste circostanze, ma soprattutto perché
Silvio Berlusconi non ha voluto mettere a rischio l'unico patrimonio,
dopo i figli, al quale tiene veramente: i suoi elettori. E seppur
fondato, uno strappo con queste motivazioni era difficile da fare
passare. Troppo alti, e quindi difficili, i ragionamenti da mettere in
campo per essere capiti da milioni di persone, molte delle quali
distratte e bombardate da una controinformazione di parte. Ma quando
l'altra sera Letta e il Pd, stizziti come bambini viziati, hanno fatto
saltare in Consiglio dei ministri il congelamento dell'Iva per ripicca
alle dimissioni di solidarietà dei parlamentari Pdl, Berlusconi non ha
esitato un minuto. Giocate con la mia vita - è stato il suo ragionamento
- ma non con quella degli italiani. Che l'Iva non dovesse aumentare non
era solo l'impegno preso con gli elettori, era il patto fondante del
governo col Pd.......
Guerra e verità . L'attacco chimico in Siria "non fu lanciato" da veicoli militari.
di Tony Cartalucci.
Diffusi
video che mostrano lanciarazzi montati su camioncini, senza
contrassegni, circondati da
militanti, che lanciano alcune munizioni utilizzate nel corso degli
attacchi di Damasco del 21 agosto (e di altri attacchi chimici)
Una
nota di chiarimento: Gli Stati
Uniti continuano a sostenere che gli attacchi chimici avvenuti a
Damasco alla fine del mese di Agosto possono essere stati condotti
solo dal Governo siriano, perchè i militanti dell'opporizione non
posseggono i mezzi per potere lanciare simili attacchi. Il
report che vi forniamo prova che la tecnologia utilizzata per
lanciare i razzi che si afferma siano stati utilizzati nel corso
dell'attacco non richiede molto di più che un camioncino
modificato, e che i militanti ripresi nel video hanno ricevuto da
contractors occidentali, in Siria, addestramento ed assistenza
specifica su come maneggiare le armi.
Il
vero significato di un attacco sotto falsa bandiera è utilizzare
armi che solo un avversario potrebbe avere a sua disposizione. Questo
report smentisce definitivamente il mito della impossibilità, per i
terroristi sostenuti dagli USA, di condurre attacchi chimici, a causa
della inaccessibilità della esotica tecnologia necessaria. D'altra
parte, il fatto che stia passando sempre più tempo e che l'Occidente
non sia stato capace di produrre fino ad ora alcuna prova credibile,
dimostra che l'America ed i suoi alleati hanno fallito (e
continueranno a fallire), nel dimostrare le proprie tesi.
25
Settembre 2013 (Tony Cartalucci).......
domenica 29 settembre 2013
Redazione-Alternativa. Salvare l'Italia: dimentichiamo Letta, Renzi e B.
PS: << ....la piaga
della disoccupazione che rivela la gravità della cosiddetta
crisi economico-finanziaria dell'Occidente: da una parte
l'Eurozona, con gli Stati privati della loro moneta e quindi
costretti a tosare i cittadini spingendoli in una spirale recessiva
senza fine, e dall'altra Londra e Washington, che invece il denaro
continuano giustamente a fabbricarlo. Peccato però che quello stesso
denaro venga usato dalla finanza per taglieggiare gli sventurati che
la sorgente istituzionale del denaro l'hanno perduta. Solo a noi, i
paesi dell'Eurozona, si impongono inaudite tangenti su un debito
pubblico non più sovrano ma comprato e venduto a tasso di usura,
con la piena collaborazione della BCE (quella di Mario Draghi,
l'uomo del Britannia) che in virtù del trattato-capestro di
Maastricht continua a negare alle nostre repubbliche il legittimo
accesso alla moneta, ovvero l'ossigeno necessario a produrre
investimenti, lavoro, consumi, benessere....>>
umberto marabese
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I media parlano di Letta, Napolitano e B. come di autorità politiche in grado di gestire davvero la crisi italiana, senza mai neppure domandarsi da dove venga.
umberto marabese
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I media parlano di Letta, Napolitano e B. come di autorità politiche in grado di gestire davvero la crisi italiana, senza mai neppure domandarsi da dove venga.
La parola d'ordine è una sola:
vincere. Così Mussolini dal fatale balcone, tanti anni
fa. Oggi che il Duce non c'è più, resta comunque una parola
d'ordine - un'altra: sopravvivere - ed è sempre
l'indizio di un gioco truccato.
Chi parla per proclami, oggi più di
ieri, sta barando: sa benissimo che la verità è lontana anni
luce dalle parole. Non solo non si può "vincere", ma non si può
più nemmeno sopravvivere. È matematico, pallottoliere alla mano: se
non hai più moneta da creare e quindi da spendere, e se ormai
è lo straniero a gestire addirittura la tua borsa, le speranze di
continuare a galleggiare - lavoro, consumi, servizi - sono
ridotte a zero.....
Crisi governo: crolla il capolavoro del Peggiorista.
Crisi di Governo. A Napolitano servirebbe un progetto, ma non ha altro progetto che conservare la poltiglia. Solo che ormai questa poltiglia è polvere pronta a esplodere.
di
Pino Cabras.
La
crisi di governo
si incrocia da subito con una profonda
crisi istituzionale.
Beppe Grillo
sta già chiedendo perfino le dimissioni
di Giorgio
Napolitano.
Quando il PD e il PDL rielessero il Peggiorista del Quirinale,
parlammo di «Vilipendio
al Popolo Italiano».
Ci risultava ben chiaro che Napolitano
Due avrebbe dato vita a
un governo peggiore di quello - già disastroso - di Rigor
Montis (il minor
economista della nostra epoca,
che Napolitano Uno aveva fatto senatore a vita per poi indirizzarlo a
Palazzo Chigi). Peccavamo però di ottimismo. Nemmeno certi governi
balneari di Giovanni Leone o di Amintore Fanfani al suo crepuscolo
avevano congelato in modo tanto miserabile la funzione di governo
quanto il governo di Enrico
Letta, ora al capolinea.......
Dal blog di "beppe grillo". Rien ne va plus..... !
Berlusconi ha ritirato i ministri dal governo. L'impalcatura costruita da Napolitano a colpi di rielezione, di saggi comprati al mercato della politica, di gestione presidenziale del Parlamento, è crollata. Non era necessario un indovino per prevederlo. L'Italia non può più reggersi sulle spalle di un ultra ottuagenario che sta, volontariamente o meno non importa, esercitando poteri da monarca che nessuno gli ha attribuito. Napolitano deve rassegnare le dimissioni. E' a lui che dobbiamo questo impasse. Alle sue alchimie va attribuito lo sfacelo istituzionale attuale. Napolitano non poteva non sapere che un governo di larghe intese con un potenziale delinquente finisse nel peggiore dei modi. Vi ricordate l'entusiasmo e il sorriso di Berlusconi, i suoi applausi felici alla nomina di Napolitano alla Camera? Lo aveva eletto lui, lo aveva votato il pdl composto da suoi impiegati. Berlusconi sembrava ringiovanito, aveva evitato gli iceberg, per lui mortali, rappresentati da Rodotà e Prodi, quest'ultimo fottuto dagli uomini di D'Alema e Renzi dietro il rifugio vergognoso del voto segreto........
Luciano Gallino: «Cambiamo i trattati UE» ...il servizio europeo di vigilanza bancaria, sono palliativi da commedia di Molière.
«L'intero trattato dovrebbe essere riveduto in modo da prevedere modalità concrete di partecipazione democratica dei cittadini». ....ci sarebbe un politico italiano volonteroso e capace di avviare simile discussione?
umberto marabese
-------------------
di Luciano Gallino
Poco prima delle elezioni, una nota rivista tedesca di studi politici ha pubblicato un articolo intitolato "Quattro anni di Merkel, quattro anni di crisi europea". L'autore, Andreas Fisahn, non si riferiva affatto al rinnovo ch'era ormai certo del mandato alla Cancelliera, bensì al precedente periodo 2010-2013, in cui l'austerità imposta da Berlino tramite Angela Merkel ha rovinato i paesi Ue. Ma la sua diagnosi ci porta a dire che la riconferma di quest'ultima assicura che senza mutamenti di rilievo nelle politiche dell'Unione il prossimo quadriennio potrebbe essere anche peggio.
Sui guasti pan-europei delle politiche di austerità come ricetta per risolvere la crisi, in nome della stabilità dei bilanci pubblici, non ci possono essere dubbi. I disoccupati nella Ue hanno superato i 25 milioni, di cui oltre 19 nella sola zona euro, e 4 in Italia. La compressione dei salari e dei diritti dei lavoratori ha creato decine di milioni di lavoratori poveri, a cominciare dalla Germania dove i salari reali, caso unico in Europa, sono oggi inferiori a quelli del 2000.
Quasi ovunque sono stati brutalmente tagliati i trattamenti pensionistici - da noi ne sanno qualcosa gli esodati, ma non soltanto loro - insieme con i fondi per l'istruzione, la sanità, i trasporti pubblici. Paesi quali la Grecia e il Portogallo sono stati letteralmente strangolati dalle prescrizioni della troika venuta dal Nord, senza che esse abbiano minimamente giovato ai loro bilanci. In tutta la Ue i comuni devono fronteggiare difficoltà di bilancio mai viste per continuare ad assicurare i servizi locali ai residenti.
Codesti risultati delle politiche di austerità, imposte alla fine dalla Germania, dovrebbero bastare per concludere che è necessario cambiare strada.........
sabato 28 settembre 2013
Vittorio Feltri. L'idea fissa di Enrico: spremere gli italiani...tasse...tassse....tasssse!
Bisogna riconoscere che come rinvia Letta non rinvia nessuno, e penso anche all'Imu. Egli è un fuoriclasse della dilazione. Forza Italia, per solidarietà verso Silvio
Berlusconi assediato dai giudici e in procinto di andare in galera,
comunica che i propri parlamentari rassegnano le dimissioni. I quali si lanciano: rinunciamo alla
cadrega, siamo compatti. La notizia suscita scalpore, indignazione,
rabbia eccetera nella sinistra. Esterrefatto, il capo dello Stato si
affretta a dire: le elezioni anticipate ve le sognate. Tutta roba
scontata. Ciò che fa impressione è altro: i progressisti si mettono le
mani nei capelli. Perché? Se cade il governo - affermano - siamo
rovinati: cosa diranno la Ue e gli Stati Uniti, dove Enrico Letta si è
appena recato col cappello in mano per raccattare due dollari allo scopo
di rinvigorire l'economia patria? Ma chissenefrega - verrebbe spontaneo
replicare - dell'Europa e degli americani, che non mollano mai un
centesimo, semmai ci spennano e chiedono favori? Transeat.......
Governo, ministri del Pdl si dimettono Letta: "Aumento Iva è colpa del Pdl"
"L'ultimatum del premier è irricevibile e inammissibile. Il Popolo
della Libertà non si renderà complice delle vessazioni della sinistra",
ha spiegato Silvio Berlusconi.
"I ministri del Pdl presentino immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani". Lo ha affermato Silvio Berlusconi, aggiungendo: "L'ultimatum di Letta sull'aumento dell'Iva è irricevibile e inaccettabile. E' una grave violazione dei patti di governo". Il portavoce di Alfano ha ufficializzato la notizia. Immediate le reazioni della politica. Per Vendola, Tabacci ed Epifani è un "gesto irresponsabile e irrazionale". Maroni invece plaude alla notizia: "Bene ora ci siano le elezioni". Letta è in costante contatto con il Colle.....
"I ministri del Pdl presentino immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani". Lo ha affermato Silvio Berlusconi, aggiungendo: "L'ultimatum di Letta sull'aumento dell'Iva è irricevibile e inaccettabile. E' una grave violazione dei patti di governo". Il portavoce di Alfano ha ufficializzato la notizia. Immediate le reazioni della politica. Per Vendola, Tabacci ed Epifani è un "gesto irresponsabile e irrazionale". Maroni invece plaude alla notizia: "Bene ora ci siano le elezioni". Letta è in costante contatto con il Colle.....
Napolitano: “Considerare amnistia”. M5S: “Sotto ricatto, prepara terreno per B.”
Il presidente della Repubblica pone il suo interrogativo durante la visita nel carcere di Poggioreale a Napoli. Un tema quello del sovraffollamento delle carceri su cui interviene anche il Guardasigilli: "Prioritario terreno di intervento". Ma nei giorni di tempesta politica il capo dello Stato sembra indicare una via d'uscita
“Non è solo la sentenza di Strasburgo (che ha condannato l’Italia per il trattamento inumano nelle carceri) che noi dobbiamo rispettare; noi dobbiamo rispettare un imperativo umano e morale” ha aggiunto il presidente che ha raccolto gli applausi di detenuti, guardie carcerarie e volontari.....
Aumento Iva, Franceschini accusa il Pdl. Brunetta: "Non ci stiamo"
PS: Mi sembra incredibile che i "max-dirigenti" del Pd credano che noi italiani, non tutti,vedi quelli del Pd in particolare, non abbiamo capito niente. Date la coplpa alla .."scelta sciagurata" delle dimissioni di massa.... MA NESSUNO SI E' DIMESSO.....fate un nome se siete capaci! Incredibile , credono che gli italiani sono un popolo di sciocchi ,di
trinaricciuti , che non pensano, che non leggano....No, sappiamo benissimo che Letta non
vedeva l'ora di mettere tasse, le loro bellissime tasse,e addossare la
colpa al solito noto cioè Berlusconi .
umberto marabese
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Il ministro per i Rapporti con il Parlamento
getta la spugna: non c'è tempo per eliminare l'aumento. E dà la colpa
alla "scelta sciagurata" delle dimissioni di massa. "È troppo tardi a questo punto". Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini ha gettato la spugna sull'aumento dell'Iva.
Spiega che non si può più fare e dà la colpa alla "scelta sciagurata" del Pdl di annunciare le dimissioni di massa. Ai microfono di Sky Tg24 mette
in chiaro che "non c'è tecnicamente quella possibilità" e che risolvere
la situazione non si potrebbe "neanche se si anticipasse il voto a
lunedì".
Un'accusa precisa, che non sta bene al presidente dei deputati del Pdl Renato Brunetta, che commentando i quattro punti proposti da Franceschini perché l'esecutivo vada avanti, ha detto che "se vogliono essere un prendere o lasciare, un gioco per far aumentare l’Iva e ripristinare l’Imu dando la colpa al Popolo della Libertà, noi non ci stiamo".
Meno convinto di Franceschini sull'impossibilità di intervenire è Alberto Giorgetti, sottosegretario al ministero dell'Economia, che ha spiegato all'Adnkronos che "in linea teorica si può ancora fare", anche se "i tempi sono strettissimi". Ha anche detto che "uesto rinvio rappresenta un grave problema perchè il rischio è di danneggiare le prospettive di ripresa. L’aumento dell’Iva è una gabella che blocca la crescita e mi auguro che possa essere scongiurato"-----------
FONTE: http://www.ilgiornale.it/news/interni/aumento-delliva-franceschini-accusa-pdl-954101.html
Un'accusa precisa, che non sta bene al presidente dei deputati del Pdl Renato Brunetta, che commentando i quattro punti proposti da Franceschini perché l'esecutivo vada avanti, ha detto che "se vogliono essere un prendere o lasciare, un gioco per far aumentare l’Iva e ripristinare l’Imu dando la colpa al Popolo della Libertà, noi non ci stiamo".
Meno convinto di Franceschini sull'impossibilità di intervenire è Alberto Giorgetti, sottosegretario al ministero dell'Economia, che ha spiegato all'Adnkronos che "in linea teorica si può ancora fare", anche se "i tempi sono strettissimi". Ha anche detto che "uesto rinvio rappresenta un grave problema perchè il rischio è di danneggiare le prospettive di ripresa. L’aumento dell’Iva è una gabella che blocca la crescita e mi auguro che possa essere scongiurato"-----------
FONTE: http://www.ilgiornale.it/news/interni/aumento-delliva-franceschini-accusa-pdl-954101.html
La Repubblica Napole(i)tana.....! L'influenza dell'uomo che domina la nostra politica.
PS: <<.....a pochi giorni dall'elezione del nuovo presidente della Corte Costituzionale che diventa, per un solo voto di scarto, Gaetano Silvestri (eletto con 8 voti contro i 7 del suo avversario), ovvero lo
stesso giudice che ha ordinato la distruzione delle intercettazioni di
Napolitano, nell'ambito della turpe storia della trattativa Stato Mafia.>>
umberto marabese
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FONTE: di Massimo Ragnedda -
http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=87231&typeb=0&La-Repubblica-Napolitana
L'Italia è da sempre, nel bene o nel male, una palestra per nuovi scenari politici. Machiavelli, il fascismo (poi esportato in tutto il mondo), il compromesso storico tra marxisti e cattolici, il partito azienda (edificato attorno ad un condannato), il M5S (primo caso al mondo di una partito nato in rete e diventato il secondo partito del Paese e con responsabilità di governo in alcuni comuni d'Italia). Solo per citare alcuni casi scuola.
Ora, ne dovremmo aggiungere un altro: una repubblica fondata sul volere di una persona che da anni (ma con una accellerata negli ultimi due), disfa, rimescola, aggiusta, distrugge, tesse e impone il proprio volere. Una persona che dovrebbe fare tutt'altro (garante della Costituzione), che non ha il mandato elettorale per imporre la linea politica economica da seguire, che si è fatto rieleggere come presidente della Repubblica (primo caso nella storia repubblicana) e ci ha "imposto" due presidenti del Consiglio con la conseguente rissosa grande coalizione. Un presidente che riceve i leader di PD e PDL per verificare la tenuta della maggioranza, mentre il primo ministro è in viaggio istituzionale. Un presidente che nomina Giuliano Amato come giudice costituzionale........
umberto marabese
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FONTE: di Massimo Ragnedda -
http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=87231&typeb=0&La-Repubblica-Napolitana
L'Italia è da sempre, nel bene o nel male, una palestra per nuovi scenari politici. Machiavelli, il fascismo (poi esportato in tutto il mondo), il compromesso storico tra marxisti e cattolici, il partito azienda (edificato attorno ad un condannato), il M5S (primo caso al mondo di una partito nato in rete e diventato il secondo partito del Paese e con responsabilità di governo in alcuni comuni d'Italia). Solo per citare alcuni casi scuola.
Ora, ne dovremmo aggiungere un altro: una repubblica fondata sul volere di una persona che da anni (ma con una accellerata negli ultimi due), disfa, rimescola, aggiusta, distrugge, tesse e impone il proprio volere. Una persona che dovrebbe fare tutt'altro (garante della Costituzione), che non ha il mandato elettorale per imporre la linea politica economica da seguire, che si è fatto rieleggere come presidente della Repubblica (primo caso nella storia repubblicana) e ci ha "imposto" due presidenti del Consiglio con la conseguente rissosa grande coalizione. Un presidente che riceve i leader di PD e PDL per verificare la tenuta della maggioranza, mentre il primo ministro è in viaggio istituzionale. Un presidente che nomina Giuliano Amato come giudice costituzionale........
Schifani(Pdl) : << Letta(Pd) blocchi subito aumento Iva >>.
PS: ..."grave responsabilità lo stop alla manovrina in attesa della verifica. La sua è una scelta politica"...
umberto marabese
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- Letta chieda la fiducia "lunedì, dopo un dibattito tra Camera e Senato: vi è il tempo per farlo, per realizzare questo percorso. E immediatamente dopo, se dovesse ottenere la fiducia, bisogna adottare immediatamente il provvedimento per il blocco dell'Iva". Queste le parole del capogruppo Pdl Renato Schifani che aggiunge: sul mancato stop all'aumento Iva, Letta si è assunto una grave responsabilità.
umberto marabese
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- Letta chieda la fiducia "lunedì, dopo un dibattito tra Camera e Senato: vi è il tempo per farlo, per realizzare questo percorso. E immediatamente dopo, se dovesse ottenere la fiducia, bisogna adottare immediatamente il provvedimento per il blocco dell'Iva". Queste le parole del capogruppo Pdl Renato Schifani che aggiunge: sul mancato stop all'aumento Iva, Letta si è assunto una grave responsabilità.
Intervenendo
a Skytg24, Schifani ha precisato: "Il presidente del Consiglio si è
assunto la gravissima responsabilità di non deliberare su provvedimenti
economici" per "evitare l'aumento dell'Iva". "Il provvedimento era
pronto, non è stato adottato per motivazioni politiche", spiega ancora......
venerdì 27 settembre 2013
Mps, parte il primo processo. Ovviamente esclusi i politici del Pd....
Stessa storia, in tutti i tribunali!
L’udienza per il primo processo nato dalle indagini su MPS è stata aggiornata al 3 ottobre su decisione del Presidente del Collegio, Leonardo Grassi.
Naturalmente, ed è quasi superfluo sottolinearlo visto la assoluta (per non dire certa) prevedibilità del fatto, i politici afferenti al PD sono stati esclusi dall’essere giudicati…
Per la serie stesso peso, diversa bilancia.
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.....e per non farci mancare niente, per non dimenticare....è meglio ripassare la "storia MPS-Pd":
L’udienza per il primo processo nato dalle indagini su MPS è stata aggiornata al 3 ottobre su decisione del Presidente del Collegio, Leonardo Grassi.
Naturalmente, ed è quasi superfluo sottolinearlo visto la assoluta (per non dire certa) prevedibilità del fatto, i politici afferenti al PD sono stati esclusi dall’essere giudicati…
Per la serie stesso peso, diversa bilancia.
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.....e per non farci mancare niente, per non dimenticare....è meglio ripassare la "storia MPS-Pd":
Quando D’Alema e la Bindi si salvarono il culo grazie all’immunità parlamentare…
- http://www.ilradar.com/quando-dalema-la-bindi-si-salvarono-il-culo-grazie-allimmunita-parlamentare/
E le intercettazioni su Mps? Il Gip ha negato le registrazioni di banchieri e politici Pd, che strano…
- http://www.ilradar.com/e-le-intercettazioni-sullo-scandalo-mps-il-gip-ha-negato-tutte-le-registrazioni-
Mps: il Pd non ha ancora espulso Mussari!!!
- http://www.ilradar.com/mps-il-pd-ha-espulso-mussari/
Berlusconi condannato e invece su Penati, Forteto e Monte dei Paschi silenzio…
- http://www.ilradar.com/scandalo-mps-20mila-pagine-documenti-indagano-manco-del-pd-incredibile/
Bersani diceva: “Sbraneremo chi accuserà il Pd su Mps”. Ora spunta lui nell’inchiesta
- http://www.ilradar.com/bersani-sbraneremo-pd-mps-inchiesta/ Pd, Bersani contro Scanzi: “E lei che ha fatto per evitare le larghe intese?”
Vivace baruffa tra Pierluigi Bersani e Andrea Scanzi nel corso della trasmissione “Otto e mezzo”, su La7. La miccia del battibecco è una domanda del giornalista de “Il Fatto Quotidiano”, che chiede all’ex segretario del Pd a proposito della travagliata alleanza col Pdl: “Ma cosa c’è da capire ancora? Sapete benissimo con chi siete al governo. Non è che dopo tre, quattro, cinque mesi di quasi nulla, adesso diciamo: ‘Oh, porca miseria, ho scoperto che la Santanchè è cattiva. Accidenti, Cicchitto quanto è birbo’. Lo si sapeva già. Perché, dopo mesi e mesi di umiliazioni del vostro elettorato” – continua – “anziché giocare di rimessa e di attesa, non dite al Pdl: ‘Noi con voi non vogliamo niente da spartire’?”. Piccata la risposta di Bersani, che dopo la domanda di Scanzi comincia nervosamente a bere acqua a garganella: “Cosa ha fatto lei per evitare le larghe intese? Me lo dica“........
Dal Blog di "peppe Grillo":<< Il poker con il morto....>>.
Come nei romanzi gialli per capire quello che sta succedendo ora bisogna
fare un passo indietro. Tornare a quella notte né buia, né tempestosa
di primavera quando si riunirono tre persone per decidere le sorti della
legislatura. Ognuno di loro aveva qualcosa da guadagnare dalla partita a
poker.
Napolitano la rielezione e, forse, la certezza della distruzione dei nastri delle sue conversazioni con Mancino, Bersani la presidenza del Consiglio per il pdmenoelle, Berlusconi la certezza dell'impunità. Su questo ultimo dettaglio investigativo vale la pena di soffermarsi. Perché stringere un patto di legislatura, o anche di semi legislatura che doveva durare almeno il tempo di mettere mano alla Costituzione per stravolgerla in senso presidenziale e per limitare la magistratura e insediare Capitan Findus Letta alla presidenza della UE con un condannato in pectore? A Napolitano si può imputare tutto, ma non l'ingenuità. E' altamente probabile che a Berlusconi siano state date delle garanzie che in seguito non sono state rispettate, o più probabilmente non si è riusciti a far rispettare. In altri termini l'assicurazione della prescrizione per scadenza dei termini del processo che lo ha condannato in via definitiva per truffa fiscale. Altrimenti che senso aveva fare un governo intestato alla presidenza della Repubblica, che mai si è esposta come in questo caso? Per vederlo cadere rovinosamente per un processo e una condanna altamente probabile pochi mesi dopo? Berlusconi ha la faccia di chi pensa "Chi mi ha fregato?". L'accelerazione della sentenza della Cassazione lo ha inchiodato come una farfalla al muro. Continua a sbattere le ali, ma non può più muoversi. E' finito, e lo sa. Però gli altri giocatori non se la passano molto meglio. Barbara Berlusconi ha fatto una domanda sensata al pdmenoelle "Se mio padre è un delinquente perché ci governate insieme?". La risposta non è ancora arrivata. Al pdmenoelle i delinquenti di lotta, ma soprattutto di governo, piacciono. Hanno quel fascino innegabile di appalti e di poltrone. E il terzo giocatore, Napolitano? Lui ha perso la partita, ma si ostina a negarlo come chi avendo sempre vinto (o almeno pareggiato) non riesce a darsi pace per la sconfitta. Si alzi dal tavolo di gioco, e prima di uscire, spenga le luci del Quirinale. Il morto, ma già lo sapevate, è la democrazia.
Napolitano la rielezione e, forse, la certezza della distruzione dei nastri delle sue conversazioni con Mancino, Bersani la presidenza del Consiglio per il pdmenoelle, Berlusconi la certezza dell'impunità. Su questo ultimo dettaglio investigativo vale la pena di soffermarsi. Perché stringere un patto di legislatura, o anche di semi legislatura che doveva durare almeno il tempo di mettere mano alla Costituzione per stravolgerla in senso presidenziale e per limitare la magistratura e insediare Capitan Findus Letta alla presidenza della UE con un condannato in pectore? A Napolitano si può imputare tutto, ma non l'ingenuità. E' altamente probabile che a Berlusconi siano state date delle garanzie che in seguito non sono state rispettate, o più probabilmente non si è riusciti a far rispettare. In altri termini l'assicurazione della prescrizione per scadenza dei termini del processo che lo ha condannato in via definitiva per truffa fiscale. Altrimenti che senso aveva fare un governo intestato alla presidenza della Repubblica, che mai si è esposta come in questo caso? Per vederlo cadere rovinosamente per un processo e una condanna altamente probabile pochi mesi dopo? Berlusconi ha la faccia di chi pensa "Chi mi ha fregato?". L'accelerazione della sentenza della Cassazione lo ha inchiodato come una farfalla al muro. Continua a sbattere le ali, ma non può più muoversi. E' finito, e lo sa. Però gli altri giocatori non se la passano molto meglio. Barbara Berlusconi ha fatto una domanda sensata al pdmenoelle "Se mio padre è un delinquente perché ci governate insieme?". La risposta non è ancora arrivata. Al pdmenoelle i delinquenti di lotta, ma soprattutto di governo, piacciono. Hanno quel fascino innegabile di appalti e di poltrone. E il terzo giocatore, Napolitano? Lui ha perso la partita, ma si ostina a negarlo come chi avendo sempre vinto (o almeno pareggiato) non riesce a darsi pace per la sconfitta. Si alzi dal tavolo di gioco, e prima di uscire, spenga le luci del Quirinale. Il morto, ma già lo sapevate, è la democrazia.
Telecom, D’Alema (Pd): “L’ha privatizzata Prodi(Pd), cosa volete da me?”
Guarda e senti il video:
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/09/27/telecom-dalema-pd-lha-privatizzata-prodi-cosa-volete-da-me/246377/
-----------------
“La Telecom? L’ha privatizzata Prodi, io no, s’informi” liquida così Massimo D’Alema (ex premier – Pd) i cronisti che, a margine del Convegno ‘L’utopia di Papa Francesco’ organizzato a Roma dalla rivista Limes, provano a chiedergli un commento sulla vendita alla spagnola Telefonica di una delle aziende più importanti d’Italia. “Non è stata una delle privatizzazioni migliori” ha detto di recente il premier Enrico Letta (Pd). D’Alema era presidente del Consiglio quando iniziarono quelle ‘scalate a debito’ che hanno spolpato Telecom negli anni. Lui scarica tutto sul governo di Romano Prodi che nel 1997 decise di privatizzare l’azienda pubblica per permettere all’Italia di sistemare i suoi conti ed entrare nell’euro. Ma l’avventura Telecom continua. Nel 1999 una cordata di imprenditori del Nord capeggiata da Roberto Colaninno e Emilio Gnutti scalò l’azienda con la benedizione del ‘lider Maximo’. Lo stesso Colannino che oggi si trova a fronteggiare la crisi dell’Alitalia dopo averla salvata in nome dell’italianità, nel 2008. ‘Capitani coraggiosi’: così D’Alema li definì pubblicamente nel 1999, il giorno prima dell’Opa per Telecom, l’offerta pubblica d’acquisto, dando più di un assist governativo ai giovani capitalisti italiani. Poi arrivò Marco Tronchetti Provera nel 2001. E non sono mancate le banche tra i maggiori azionisti. Il risultato oggi è davanti gli occhi di tutti. Dal 1999 a oggi i debiti sono aumentati esponenzialmente e sono passati dagli 8 miliardi del 1999 ai 24 miliardi attuali. Utili e dipendenti si sono più che dimezzati. E la rete il cui valore oscilla tra i 9-12 miliardi, l’infrastruttura strategica per il paese e nelle mani oggi di Telefonica, vale più della stessa azienda di Irene Buscemi
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/09/27/telecom-dalema-pd-lha-privatizzata-prodi-cosa-volete-da-me/246377/
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“La Telecom? L’ha privatizzata Prodi, io no, s’informi” liquida così Massimo D’Alema (ex premier – Pd) i cronisti che, a margine del Convegno ‘L’utopia di Papa Francesco’ organizzato a Roma dalla rivista Limes, provano a chiedergli un commento sulla vendita alla spagnola Telefonica di una delle aziende più importanti d’Italia. “Non è stata una delle privatizzazioni migliori” ha detto di recente il premier Enrico Letta (Pd). D’Alema era presidente del Consiglio quando iniziarono quelle ‘scalate a debito’ che hanno spolpato Telecom negli anni. Lui scarica tutto sul governo di Romano Prodi che nel 1997 decise di privatizzare l’azienda pubblica per permettere all’Italia di sistemare i suoi conti ed entrare nell’euro. Ma l’avventura Telecom continua. Nel 1999 una cordata di imprenditori del Nord capeggiata da Roberto Colaninno e Emilio Gnutti scalò l’azienda con la benedizione del ‘lider Maximo’. Lo stesso Colannino che oggi si trova a fronteggiare la crisi dell’Alitalia dopo averla salvata in nome dell’italianità, nel 2008. ‘Capitani coraggiosi’: così D’Alema li definì pubblicamente nel 1999, il giorno prima dell’Opa per Telecom, l’offerta pubblica d’acquisto, dando più di un assist governativo ai giovani capitalisti italiani. Poi arrivò Marco Tronchetti Provera nel 2001. E non sono mancate le banche tra i maggiori azionisti. Il risultato oggi è davanti gli occhi di tutti. Dal 1999 a oggi i debiti sono aumentati esponenzialmente e sono passati dagli 8 miliardi del 1999 ai 24 miliardi attuali. Utili e dipendenti si sono più che dimezzati. E la rete il cui valore oscilla tra i 9-12 miliardi, l’infrastruttura strategica per il paese e nelle mani oggi di Telefonica, vale più della stessa azienda di Irene Buscemi
27 settembre 2013
Bruxelles: crepi la Grecia ma.......... stia lontana da Mosca ! (fino a quando.....?)
Torturati da Bruxelles, i greci non hanno futuro: sono senza cibo e non
hanno soldi per curarsi. La popolazione è abbandonata a se stessa.
da Libreidee.
Torturati da Bruxelles, i greci non hanno futuro: sono senza cibo e non hanno soldi per curarsi. Quello che sta accadendo alla Grecia nel 2013 non ha eguali in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale: la popolazione è abbandonata a se stessa, senza lavoro e senza protezioni, tantomeno sanitarie. E nelle manifestazioni di piazza cominciano a circolare armi. «Un'esplosione sociale è inevitabile», afferma l'ex diplomatico greco Leonidas Chrysanthopoulos.
Ormai l'unica domanda è: quando la rivolta scoppierà. Perché tutto questo?
Semplice: per il lucro degli speculatori di Wall Street, gli avvoltoi del debito greco, e per il dominio dell'egemonia euro-atlantica: se la Grecia dovesse collassare e uscire dall'Eurozona, spiega al "Corriere della Sera" l'ex ministro degli esteri tedesco Joschka Fischer, Europa e Usa potrebbero perdere il controllo sui Balcani: gli Stati oggi attratti da Bruxelles potrebbero spaventarsi e tornare sotto l'ala della Russia.......
da Libreidee.
Torturati da Bruxelles, i greci non hanno futuro: sono senza cibo e non hanno soldi per curarsi. Quello che sta accadendo alla Grecia nel 2013 non ha eguali in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale: la popolazione è abbandonata a se stessa, senza lavoro e senza protezioni, tantomeno sanitarie. E nelle manifestazioni di piazza cominciano a circolare armi. «Un'esplosione sociale è inevitabile», afferma l'ex diplomatico greco Leonidas Chrysanthopoulos.
Ormai l'unica domanda è: quando la rivolta scoppierà. Perché tutto questo?
Semplice: per il lucro degli speculatori di Wall Street, gli avvoltoi del debito greco, e per il dominio dell'egemonia euro-atlantica: se la Grecia dovesse collassare e uscire dall'Eurozona, spiega al "Corriere della Sera" l'ex ministro degli esteri tedesco Joschka Fischer, Europa e Usa potrebbero perdere il controllo sui Balcani: gli Stati oggi attratti da Bruxelles potrebbero spaventarsi e tornare sotto l'ala della Russia.......
giovedì 26 settembre 2013
Lamia ha avuto decine di rapporti" consenziente" con i ribelli siriani, pachistani, afghani, libici, tunisini, iracheni, somali e sauditi,
PS: Egregia signora ministro dell'integrazione Keygen cosa aspetta a richiedere la "cittadinanza italiana con relativa nomina a Senatrice a vita" per questa signora "immolatasi" per l'Islam?
umberto marabese
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Aids e incinta, il calvario di una sex jihadista.
Lamia ha avuto decine di rapporti con i ribelli siriani: "Sono stata picchiata, hanno abusato del mio corpo e mi hanno costretta a fare cose che contraddicono il senso del valore umano”.
Dopo le recenti dichiarazioni del ministro degli Interni tunisino sulla cosiddetta jihad sessuale tenutasi in Siria, nei giorni scorsi il giornale tunisino Al Sharaouk ha messo in luce l’orribile esperienza di una delle ragazze che hanno donato il proprio corpo ai combattenti siriani in nome di un ideale. Adesso, pentita, ha scoperto di essere incinta e che sia lei che il feto hanno l'Aids.
http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/1119740/aids-e-incinta-il-calvario-di-una-sex-jihadista.shtml
umberto marabese
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Aids e incinta, il calvario di una sex jihadista.
Lamia ha avuto decine di rapporti con i ribelli siriani: "Sono stata picchiata, hanno abusato del mio corpo e mi hanno costretta a fare cose che contraddicono il senso del valore umano”.
Dopo le recenti dichiarazioni del ministro degli Interni tunisino sulla cosiddetta jihad sessuale tenutasi in Siria, nei giorni scorsi il giornale tunisino Al Sharaouk ha messo in luce l’orribile esperienza di una delle ragazze che hanno donato il proprio corpo ai combattenti siriani in nome di un ideale. Adesso, pentita, ha scoperto di essere incinta e che sia lei che il feto hanno l'Aids.
Queste storie sono comparse sulla stampa a maggio quando il sito Masrawy.com ha
pubblicato un video con un’intervista ad una ragazza: nel filmato si
parlava di giovani tunisine che sottolineavano l’importanza della pietà e
dell'indossare il velo. E ancora di più: si esaltava il viaggio in
Siria per aiutare i jihadisti a “combattere e uccidere gli infedeli”,
aggiungendo che le donne che muoiono per la causa diventano martiri e
possono ambire al paradiso eterno.
La storia di LamiaAdesso la testimonianza diretta. Lei si chiama Lamia e ha 19 anni. Mentre era in Siria ha avuto rapporti sessuali con i ribelli e ricorda di aver dormito con pachistani, afghani, libici, tunisini, iracheni, somali e sauditi, sempre nel contesto del “sex jihad”.
Secondo i giornalisti di Al Sharaouk, la giovane ha iniziato questa pratica nel 2011 dopo essersi avvicinata al fondamentalismo religioso. Così la giovane ha prima indossato il tipico velo islamico e poi si è convinta che uscire in pubblico fosse un peccato. Poi Lamia ha creduto anche che una donna può partecipare al jihad per eliminare i nemici dell’Islam trasformando "il proprio corpo in un oggetto ricreativo per i combattenti che ne diventano così proprietari".
Il campeggio sessualeCerta delle sue convinzioni, Lamia è stata in Libia, Turchia e in Siria. Lì ha conosciuto molte donne "residenti" in un ospedale trasformato in campeggio. Il centro era guidato da un uomo tunisino conosciuto come l’emiro anche se,secondo lei, il vero comandante era uno yemenita, leader del gruppo di jihadisti “Battaglione di Omar”. Lui ha posseduto per prima Lamia. La donna ha presto capito che la realtà era diversa dagli ideali. Così, umiliata e ferita, è tornata a casa.
Adesso la ragazza non ricorda con quanti uomini ha avuto rapporti sessuali e che tutto ciò che ricorda è di essere stata picchiata, abusata e costretta a fare cose che “contraddicono il senso del valore umano”. Non solo: la tunisina parla di aver incontrato molte donne vittime di tortura: una è morta nel tentativo di fuggire.
Lamia è stata visitata da un dottore che ha scoperto che la donna è incinta di 5 mesi. Entrambi, la mamma e il feto hanno contratto l'Aids
La storia di LamiaAdesso la testimonianza diretta. Lei si chiama Lamia e ha 19 anni. Mentre era in Siria ha avuto rapporti sessuali con i ribelli e ricorda di aver dormito con pachistani, afghani, libici, tunisini, iracheni, somali e sauditi, sempre nel contesto del “sex jihad”.
Secondo i giornalisti di Al Sharaouk, la giovane ha iniziato questa pratica nel 2011 dopo essersi avvicinata al fondamentalismo religioso. Così la giovane ha prima indossato il tipico velo islamico e poi si è convinta che uscire in pubblico fosse un peccato. Poi Lamia ha creduto anche che una donna può partecipare al jihad per eliminare i nemici dell’Islam trasformando "il proprio corpo in un oggetto ricreativo per i combattenti che ne diventano così proprietari".
Il campeggio sessualeCerta delle sue convinzioni, Lamia è stata in Libia, Turchia e in Siria. Lì ha conosciuto molte donne "residenti" in un ospedale trasformato in campeggio. Il centro era guidato da un uomo tunisino conosciuto come l’emiro anche se,secondo lei, il vero comandante era uno yemenita, leader del gruppo di jihadisti “Battaglione di Omar”. Lui ha posseduto per prima Lamia. La donna ha presto capito che la realtà era diversa dagli ideali. Così, umiliata e ferita, è tornata a casa.
Adesso la ragazza non ricorda con quanti uomini ha avuto rapporti sessuali e che tutto ciò che ricorda è di essere stata picchiata, abusata e costretta a fare cose che “contraddicono il senso del valore umano”. Non solo: la tunisina parla di aver incontrato molte donne vittime di tortura: una è morta nel tentativo di fuggire.
Lamia è stata visitata da un dottore che ha scoperto che la donna è incinta di 5 mesi. Entrambi, la mamma e il feto hanno contratto l'Aids
http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/1119740/aids-e-incinta-il-calvario-di-una-sex-jihadista.shtml
Fair play Campedelli. Annullato il gol di Paloschi nel match con la Juve? Lui consola l'arbitro e l'assistente Pret
Due personaggi "diversi"del calcio italiano
Fair play Campedelli-Chievo.
Annullato il gol di Paloschi nel match con la Juve? Lui consola l'arbitro e l'assistente Preti. Nicchi: "Il gesto di Campedelli è stato davvero molto apprezzato, capire da sportivi un nostro errore è una cosa molto bella". Tommasi: "Si fa così"
Fair play Buffon-Juve.
Polemica su Buffon: "Gol Muntari? Anche se mi fossi accorto non lo avrei detto"
In molti non hanno digerito le dichiarazioni di Gigi Buffon.
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umberto marabese
Fair play Campedelli-Chievo.
Annullato il gol di Paloschi nel match con la Juve? Lui consola l'arbitro e l'assistente Preti. Nicchi: "Il gesto di Campedelli è stato davvero molto apprezzato, capire da sportivi un nostro errore è una cosa molto bella". Tommasi: "Si fa così"
Fair play Buffon-Juve.
Polemica su Buffon: "Gol Muntari? Anche se mi fossi accorto non lo avrei detto"
In molti non hanno digerito le dichiarazioni di Gigi Buffon.
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umberto marabese
Inceneritore del Gerbido(TO), barzelletta amara. Massaglia:" colpa in sede di Aia sono stati fissati dei parametri troppo rigorosi"!
PS: <<Se non ci fossero in ballo la sicurezza e la salute dei cittadini ci sarebbe da ridere alle giustificazioni addotte da Trm sulle "anomalie" dell'ìmpianto: incomprensioni linguistiche, inflessioni dialettali e soglie da abbassare. Inceneritore Gerbido: ci sono un italiano, un francese, un traduttore... ed un aumento di soglie. Se non facesse piangere continuare a leggere certe dichiarazioni, farebbe tutto molto ridere…>>
umberto marabese
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Era del 4 settembre 2013 l’articolo su Repubblica firmato Gabriele Guccione, da cui si apprendeva che, in sintesi, gli intoppi che si sono succeduti nella fase di avviamento dell'inceneritore del Gerbido sono stati dovuti ad incomprensioni linguistiche. Come non aver pensato a dei cartelli bilingue che indicavano come interrompere la combustione ? Altrimenti si combinano pasticci, come scrive il giornalista.
Pasticci... o pastis alla francese facciamoci un goccetto, tanto... significa ed è significato immissioni in atmosfera fuori controllo! E poi, attenzione alle e aperte o chiuse, è un attimo cambiare significato ad una parola. Ho ringraziato di cuore Trm per avermi offerto questi picchi di ilarità. Peraltro ora si pone il problema delle inflessioni dialettali tra i tecnici italiani seduti nella stanza dei bottoni... li faranno studiare dizione?
Era difficile immaginare si potesse arrivare a tanto e invece in una Ansa di oggi 26/09/2013 Angela Massaglia, consigliera del Pd e presidente della Commissione Ambiente della Provincia di Torino ci informa che "in sede di Aia (Autorizzazione Ambientale Integrata) sono stati fissati dei parametri molto rigorosi: gli sforamenti si riferiscono quindi a questi parametri. In altre città, dove vengono adottate soglie più alte, non si sarebbe neppure parlato di superamento". Come non averci pensato prima? Anzi qualcuno in verità ci pensa da un po'... perché questi limiti infastidiscono proprio!
L’equazione è semplice No limiti, No superamento peccato che si traduca in No tutela ambientale, No tutela della salute I veleni nell'ambiente vengono comunque immessi, ma almeno siano la minore quantità possibile! Qualcuno può spiegarlo alla Signora Massaglia?
http://www.lospiffero.com/ballatoio/inceneritore-barzelletta-amara-1101.html
Alitalia, per il Pd esamina il caso l’azionista di Alitalia....Matteo Colaninno....parlamentare Pd.
PS: << Amministratore delegato della holding di
famiglia, vicepresidente di Piaggio, consigliere Immsi: il deputato del
Partito democratico non salta una riunione e guadagna 390mila euro, più
la retribuzione da onorevole.>>
umberto marabese
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Ieri mattina, durante la trasmissione Omnibus il deputato del Pd Francesco Boccia ha preso a male parole un bravo giornalista del Tg La7, colpevole di aver ricordato in un ineccepibile servizio ciò che tutti sanno: “Qualche imbarazzo ce l’avrà anche il Pd – ha detto Frediano Finucci – visto che il suo responsabile economico Matteo Colaninno è il figlio del presidente di Alitalia, il numero uno dei patrioti, che peraltro era stato anche la guida dei capitani coraggiosi che 14 anni fa scalarono Telecom, l’altra patata bollente di oggi”........
umberto marabese
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Ieri mattina, durante la trasmissione Omnibus il deputato del Pd Francesco Boccia ha preso a male parole un bravo giornalista del Tg La7, colpevole di aver ricordato in un ineccepibile servizio ciò che tutti sanno: “Qualche imbarazzo ce l’avrà anche il Pd – ha detto Frediano Finucci – visto che il suo responsabile economico Matteo Colaninno è il figlio del presidente di Alitalia, il numero uno dei patrioti, che peraltro era stato anche la guida dei capitani coraggiosi che 14 anni fa scalarono Telecom, l’altra patata bollente di oggi”........
DALL'AULA-BUNKER Stato-mafia, riprende il processo Di Matteo: Napolitano venga a deporre
PS: << PALERMO - Riprende questa mattina, giovedì 26 settembre, all'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo il processo per la trattativa tra Stato e mafia subito dopo le stragi del '92. Il pm Nino Di Matteo ha ribadito in aula, davanti alla Corte di Assise che celebra il processo, la necessità che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano venga a deporre in qualità di teste. Il nome del Capo dello Stato era già nella lista testimoniale depositata ai giudici.>>...ma si Presidente, faccia questa passeggiatina a palermo, mica ha niente da temere......vero?
umberto marabese
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Altra novità è l'ingresso in aula di Antonio Ingroia . L'ex pm rappresenterà l'associazione dei familiari
delle vittime della strage di via dei Georgofili
L'ARRINGA DEL PM - Nella lunga illustrazione delle richieste di prova il magistrato ha precisato che il capo dello Stato dovrebbe, in particolare, riferire su contenuti di una lettera che il suo consulente giuridico, Loris D'Ambrosio, morto per infarto l'anno scorso, inviò il 18 giugno del 2012. Nella missiva D'Ambrosio esprimeva il timore di essere stato usato «come l'ingenuo e utile scriba di cose utili a fungere da scudo di indicibili accordi» facendo riferimento a fatti accaduti tra l'89 e il '93......
mercoledì 25 settembre 2013
Pier Luigi Bersani rifiuta sdegnato l'ufficio-sgabuzzino...vergogna Pd!
PS: Imbarazzante la vergognosa offerta a P.L. Bersani....forse l'ultima persona seria, capace e onesta dell'attuale Pd.
umberto marabese
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Più che una stanza, sembra dalle dimensioni - due metri per uno e mezzo - un ripostiglio.
L'ex segretario del Pd, Pier Luigi Bersani
Sceicco, scusa ma ti rubo il petrolio! Petrolio, Arabia Saudita e Segretari di Stato USA: come ti risolvo la crisi energetica.
di Stefania Elena Carnemolla
How US troops would seize Saudi oil wells, era il 9 febbraio 1975 quando il quotidiano The Sunday Times rivelò un piano statunitense per il saccheggio del petrolio saudita. Un primo piano per la conquista dei pozzi dell'Arabia Saudita e del Kuwait, con la richiesta a Londra di preparare un'operazione analoga ad Abu Dhabi, era stato elaborato nel 1973 dalla Casa Bianca durante la crisi petrolifera con l'embargo del petrolio arabo.
Nel marzo del 1975 lo Harper's Magazine pubblicò sotto lo pseudonimo di Miles Ignotus l'articolo Seizing Arab Oil, un richiamo alla violenza militare come strumento per ottenere quel che difficilmente si sarebbe potuto avere per via ordinaria:
"La violenza militare va impiegata in maniera selettiva per occupare grandi e concentrate riserve di petrolio da cui è possibile procedere con l'estrazione in maniera veloce ed efficiente per dare un taglio alla scarsità dei rifornimenti e in questo modo poter abbassare drasticamente i prezzi".
E ancora:
"Se questo è l'obiettivo da raggiungere, uno solo è l'obiettivo chiaro agli occhi di tutti: l'Arabia Saudita".
Una coincidenza di non poco conto. Il 13 gennaio Henry Kissinger, segretario di Stato di Richard Nixon, in un'intervista a Business Week s'era, non a caso, detto favorevole a un attacco militare contro l'Arabia Saudita nella cornice di un'appropriazione delle sue risorse energetiche:
"L'impiego di massicce strategie di guerra contro paesi come l'Arabia Saudita potrebbe far sì che questi paesi qualora decidessero di non collaborare vedrebbero entrare in pericolo la propria stabilità politica".......
Fassino-Pd: “Su Csea responsabilità politiche”...( Chiamparino-PD e Tom Dealessandri-Pd.....!)
PS: << Il Consiglio si chiude con la mozione
della minoranza, presentata da Pdl, Lega Nord e Movimento 5 stelle che
non passa per un voto (16 a 15), con più di un franco tiratore tra le
fila della maggioranza e del Pd stesso. Tracollo sfiorato a
testimonianza di quanto la vicenda Csea rappresenti una ferita aperta
all'interno della Sala Rossa>>
umberto marabese
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Leggi anche:
La (finta) mano di fassino a Chiamparino......
http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/la-finta-mano-di-fassino-a-chiamparino-12654.html
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Com’era nell’aria il sindaco, messo alle strette, punta il dito su Chiamparino e Dealessandri. E parla di “un’azione di vigilanza quantomeno insufficiente del collegio sindacale e anche dell’autorità politica”. Il riferimento è inequivocabile.
Non fa nulla per celare il proprio disappunto nei confronti di chi l’ha preceduto. In chiusura del dibattito in aula (leggi la diretta) sulla relazione finale della commissione d’indagine su Csea, il sindaco Piero Fassino punta il dito direttamente su chi l’ha preceduto: non fa i nomi di Sergio Chiamparino e Tom Dealessandri – abbondantemente citati durante la discussione, all'ultimo secretata – ma il riferimento è inequivocabile. Fassino parla pochi minuti nei quali prima chiede che venga fatta “piena luce su tutta la vicenda”.....
umberto marabese
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Leggi anche:
La (finta) mano di fassino a Chiamparino......
http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/la-finta-mano-di-fassino-a-chiamparino-12654.html
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Com’era nell’aria il sindaco, messo alle strette, punta il dito su Chiamparino e Dealessandri. E parla di “un’azione di vigilanza quantomeno insufficiente del collegio sindacale e anche dell’autorità politica”. Il riferimento è inequivocabile.
Non fa nulla per celare il proprio disappunto nei confronti di chi l’ha preceduto. In chiusura del dibattito in aula (leggi la diretta) sulla relazione finale della commissione d’indagine su Csea, il sindaco Piero Fassino punta il dito direttamente su chi l’ha preceduto: non fa i nomi di Sergio Chiamparino e Tom Dealessandri – abbondantemente citati durante la discussione, all'ultimo secretata – ma il riferimento è inequivocabile. Fassino parla pochi minuti nei quali prima chiede che venga fatta “piena luce su tutta la vicenda”.....
martedì 24 settembre 2013
Assessori, schiaffo al Pd: non ci dimettiamo Solo Bianchi è pronto a lasciare la carica
PS: E come solea ricordare il "maestro" Emilio fede in tali occasioni....." che figura di m...a Pd-Sicilia"!....
umberto marabese
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Gli altri tre: «Non vogliamo dimetterci, siamo alla vigilia di una Finanziaria. Non è tempo per l'equilibrismo»
Il segretario Lupo: Crocetta e gli assessori fuori dal Pd.
PALERMO - «Non sono affezionata alla poltrona ma non mi dimetto». Lo ha affermato l'assessore regionale all'Ambiente e Territorio, Mariella Lo Bello, che insieme a Nelli Scilabra alla Formazione, Nino Bartolotta alle Infrastrutture e Luca Bianchi all'Economia, ha incontrato i giornalisti nella sala Alessi, a Palazzo D'Orleans, per spiegare la posizione che intendono prendere dopo la rottura del Pd con il presidente della Regine siciliana, Rosario Crocetta, sancita dalla direzione regionale del partito. «Noi - ha aggiunto - ci siamo opposti alle zavorre, come quelle della Formazione. Nel mio assessorato - ha ricordato - ho trovato una montagna di pratiche inespletate. Abbiamo evaso 300 pratiche al mese. Oggi siamo a 5 mila pratiche aperte più altre mille non aperte, con grande sforzo del personale». «Non vogliamo dimetterci - ha spiegato - perche' siamo alla vigilia di una Finanziaria e non possiamo attendere gli strateghi della politica. Non e' piu tempo per l'equilibrismo. Abbiamo raggiunto un accordo con i forestali senza che scendessero in piazza. Daremo garanzie a questi lavoratori. Mai il presidente Crocetta mi ha chiamato sulle scelte che ho fatto. Completare questo lavoro e' un dovere che non vogliamo disattendere".....
umberto marabese
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Gli altri tre: «Non vogliamo dimetterci, siamo alla vigilia di una Finanziaria. Non è tempo per l'equilibrismo»
Il segretario Lupo: Crocetta e gli assessori fuori dal Pd.
PALERMO - «Non sono affezionata alla poltrona ma non mi dimetto». Lo ha affermato l'assessore regionale all'Ambiente e Territorio, Mariella Lo Bello, che insieme a Nelli Scilabra alla Formazione, Nino Bartolotta alle Infrastrutture e Luca Bianchi all'Economia, ha incontrato i giornalisti nella sala Alessi, a Palazzo D'Orleans, per spiegare la posizione che intendono prendere dopo la rottura del Pd con il presidente della Regine siciliana, Rosario Crocetta, sancita dalla direzione regionale del partito. «Noi - ha aggiunto - ci siamo opposti alle zavorre, come quelle della Formazione. Nel mio assessorato - ha ricordato - ho trovato una montagna di pratiche inespletate. Abbiamo evaso 300 pratiche al mese. Oggi siamo a 5 mila pratiche aperte più altre mille non aperte, con grande sforzo del personale». «Non vogliamo dimetterci - ha spiegato - perche' siamo alla vigilia di una Finanziaria e non possiamo attendere gli strateghi della politica. Non e' piu tempo per l'equilibrismo. Abbiamo raggiunto un accordo con i forestali senza che scendessero in piazza. Daremo garanzie a questi lavoratori. Mai il presidente Crocetta mi ha chiamato sulle scelte che ho fatto. Completare questo lavoro e' un dovere che non vogliamo disattendere".....
Grillo e i gay: «.. sfatiamo un equivoco: che la legge contro l'omofobia a stronchi le violenze contro gli omosessuali.»
di Francesco Santoianni
Alla fine, ha vinto la Boldrini. È riuscita ad incravattare i parlamentari Cinque Stelle infognandoli a votare una legge che, come è già successo in Francia e nel resto d'Europa, farà da battistrada ad altre leggi liberticide, come quella sull'"antisemitismo" e sul divieto di usare "vessilli antidemocratici", (e cioè, Falce e Martello).
E ai Cinquestelle, (gli stessi che inneggiavano ai "Vaffanculo-Day", evidentemente connotando come un insulto questa pratica) dopo la debacle della legge contro l'omofobia, non è rimasto che darsi un bacio nell'aula di Montecitorio; un ennesimo "gesto simbolico" che, verosimilmente, così com'è stato per l'occupazione dei tetti, si direbbe serva a sublimare manifestazioni di piazza che non si riescono più a garantire: (come la "Carovana della Resistenza", annunciata per protestare contro lo stravolgimento della Costituzione, e poi scomparsa senza lasciare traccia).....
Alla fine, ha vinto la Boldrini. È riuscita ad incravattare i parlamentari Cinque Stelle infognandoli a votare una legge che, come è già successo in Francia e nel resto d'Europa, farà da battistrada ad altre leggi liberticide, come quella sull'"antisemitismo" e sul divieto di usare "vessilli antidemocratici", (e cioè, Falce e Martello).
E ai Cinquestelle, (gli stessi che inneggiavano ai "Vaffanculo-Day", evidentemente connotando come un insulto questa pratica) dopo la debacle della legge contro l'omofobia, non è rimasto che darsi un bacio nell'aula di Montecitorio; un ennesimo "gesto simbolico" che, verosimilmente, così com'è stato per l'occupazione dei tetti, si direbbe serva a sublimare manifestazioni di piazza che non si riescono più a garantire: (come la "Carovana della Resistenza", annunciata per protestare contro lo stravolgimento della Costituzione, e poi scomparsa senza lasciare traccia).....
lunedì 23 settembre 2013
Sicilia, il Pd toglie il sostegno alla giunta Crocetta...con maggioranza del Pd!
PS: <<La direzione regionale del Partito Democrati ha votato il documento
di sfiducia: chiesto agli assessori le dimissioni. Il governatore: "Sono
esterrefatto". >>....di "democratico", mi sembra non ci sia niente.
umberto marabese
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21:16 - Il Pd ha deciso di togliere il sostegno in Sicilia al governo di Rosario Crocetta. La direzione regionale ha votato infatti a maggioranza la relazione del segretario Giuseppe Lupo, il quale ha invitato gli assessori che rappresentano il partito a dimettersi dalla squadra del governatore. Soltanto sette i voti contrari al documento.Crocetta: "Sono esterrefatto" - "Sono esterrefatto. In uno dei momenti più dolorosi della mia vita, con due agenti di scorta in rianimazione, mi trovo davanti al muro di gomma di un pezzo dei dirigenti del Pd. Mi tolgono sostegno? Si assumano responsabilità storica, io vado avanti, ho il mandato del popolo siciliano e della base del partito". Così il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, commenta la decisione del Pd. "Per me si continua il programma che è stato concordato con il popolo siciliano. Io non mi faccio condizionare da alcuno e non sarò il pupo di alcuno. Se c'è qualcuno che mi può domare è il popolo siciliano".....
umberto marabese
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21:16 - Il Pd ha deciso di togliere il sostegno in Sicilia al governo di Rosario Crocetta. La direzione regionale ha votato infatti a maggioranza la relazione del segretario Giuseppe Lupo, il quale ha invitato gli assessori che rappresentano il partito a dimettersi dalla squadra del governatore. Soltanto sette i voti contrari al documento.Crocetta: "Sono esterrefatto" - "Sono esterrefatto. In uno dei momenti più dolorosi della mia vita, con due agenti di scorta in rianimazione, mi trovo davanti al muro di gomma di un pezzo dei dirigenti del Pd. Mi tolgono sostegno? Si assumano responsabilità storica, io vado avanti, ho il mandato del popolo siciliano e della base del partito". Così il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, commenta la decisione del Pd. "Per me si continua il programma che è stato concordato con il popolo siciliano. Io non mi faccio condizionare da alcuno e non sarò il pupo di alcuno. Se c'è qualcuno che mi può domare è il popolo siciliano".....
Fiorello vittima della sua parodia al videomessaggio di Berlusconi, Feltri:" Fiorello è un drogato a posteriori"
PS: E no, egregio signor Fiorello, la legge, dicono, ma non è vero...., dovrebbe essere uguale per tutti, anche per Lei. Quel signore che lei si è precipitato a farle una parodia, e da molti più anni che viene tirato in ballo per "reati" che l'accusato dice di non aver mai fatto, ergo...chi semina vento(sua odiosa parodia...), raccoglie tempesta(odioso ricordo del signor Feltri)! A proposito di essere rimasto con il cerino in mano acceso......cosa si aspettava dal Pd? Un aiuto.......ma mi faccia il piacere, non se lo merita!
umberto marabese
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Vittorio Feltri ha scatenato la gogna
mediatica contro lo showman siciliano riportando a galla il vizietto
della cocaina. E Rosario ha denunciato tutto via Twitter.
Fiorello e la cocaina. Un vicenda che ha almeno 15 anni e che lo showman
si è messo alle spalle. Ma la storia è rornata a galla, stranamente,
propio dopo che Fiorello ha messo in Rete la parodia al videomessaggio
di Silvio Berlusconi. Ha cominciato Vittoro Feltri, che ospire de L'aria che Tira
su La7 giovedì 19 settembre aveva detto: "L'ho triovata volgare e
meschina e non faceva nemmeno ridere". Ma Feltri poi ha rincarato la
dose su un editoriale pubblicato da Il Giornale ricordando il
"vizietto" di Fiorello sul quale "abbiamo taciuto".......Il Papa della Crisi nel giorno della Merkel: "Signore Gesù, insegnaci a lottare per il lavoro....."
PS: «Gli idoli vogliono rubarci la dignità. I sistemi ingiusti vogliono rubarci la speranza. Signore, non ci lasciare soli. Aiutaci ad aiutarci fra noi; che dimentichiamo un po' l'egoismo e sentiamo nel cuore il "noi", noi popolo che vuole andare avanti. Signore Gesù, a Te non mancò il lavoro, dacci lavoro e insegnaci a lottare per il lavoro e benedici tutti noi.»
umberto marabese
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400mila persone in piazza per ascoltare il frutto più originale del peronismo. Bergoglio sa parlare a lavoratori e poveri. Nascita di un leader.
di Pino Cabras.
CAGLIARI - Sì, la notizia del giorno era la riconferma della cancelliera Angela Merkel. Ma mi son distratto. Ieri la mia città, Cagliari, ospitava papa Francesco. C'erano quasi quattrocentomila persone a salutarlo in piazza, con un entusiasmo popolare palpabile (e papabile). Si è riversato in poche vie un quarto della popolazione sarda.
Sono numeri che dovrebbero fare notizia, perché sono destinati a ripetersi in tante altre realtà che vivranno la Grande Crisi in questi anni. Quel che ho visto ieri a Cagliari - in una regione in cui metà dei giovani non hanno lavoro - lo vedranno in tanti anche altrove. Ho visto un'infinità di disoccupati commossi fino alle lacrime dalle parole del papa. Mentre il mondo politico che un tempo parlava alle masse non ha più il polso né dei lavoratori né dei poveri, accade invece che il più originale prodotto del peronismo argentino, Jorge Bergoglio, stia entrando nei loro cuori.....
L'auto blu la soffoca? Ecco una portantina per la Boldrini
La proposta dell'inserto satirico alla presidente che si era lamentata dell'auto di servizio
Qualcuno potrebbe avere l’impressione che noi di LiberoVeleno
siamo individui insensibili, i classici autori satirici senza
compassione né misericordia che celebrano sacrifici a un unico dio: la
battuta, meglio se indirizzata verso il potente di turno. Ebbene, non è
così. Anche noi sappiamo commuoverci e ci apprestiamo a dimostrarlo.
Martedì scorso, in redazione, è giunta una mail proveniente da Roma,
precisamente dalla Camera dei deputati, e recante la firma di colei che
presiede la Camera suddetta, Laura Boldrini. Messi al
bando falsi pudori e reticenze, con questa lettera eccezionalmente
sincera la presidente Boldrini - prendendo spunto da una vignetta su di
lei da noi pubblicata domenica scorsa - ci ha portato a conoscenza del
difficile momento personale che sta attraversando e dei gravi disagi cui
ogni giorno è costretta a fare fronte. Anziché riassumere il suo
dramma, rischiando di attutirne la gravità, preferiamo lasciare a lei la
parola, convinti che la sua prosa sia più efficace di qualunque
parafrasi: “Tra me e l’auto blindata i problemi non mancano.
Nell’abitacolo mi sento soffocare, anche perché i finestrini sono
bloccati. Un rapporto travagliato che passa per mal di stomaco e
continue soste. Insomma, stavo meglio prima!”.
Una richiesta di aiuto in piena regola, quella della presidente della Camera, a cui non potevamo rimanere indifferenti. Il pensiero delle sofferenze patite all’interno dell’auto blu che le è stata imposta e che lei, per un superiore culto delle regole, seguita malgrado tutto ad adoperare (a differenza del meno ligio predecessore Gianfranco Fini, che di quell’enorme e disagevole Bmw non volle mai servirsi), ci ha fatto passare le ultime notti in bianco. Abbiamo quindi approfittato dell’imprevista insonnia per studiare una soluzione che possa, se non eliminare, quantomeno alleviare i tormenti della presidente. Dopo lungo pensare, abbiamo avuto un’idea che ci pare decisamente valida. Si predisponga per Laura Boldrini, da oggi in poi, un’ampia e confortevole.....
Una richiesta di aiuto in piena regola, quella della presidente della Camera, a cui non potevamo rimanere indifferenti. Il pensiero delle sofferenze patite all’interno dell’auto blu che le è stata imposta e che lei, per un superiore culto delle regole, seguita malgrado tutto ad adoperare (a differenza del meno ligio predecessore Gianfranco Fini, che di quell’enorme e disagevole Bmw non volle mai servirsi), ci ha fatto passare le ultime notti in bianco. Abbiamo quindi approfittato dell’imprevista insonnia per studiare una soluzione che possa, se non eliminare, quantomeno alleviare i tormenti della presidente. Dopo lungo pensare, abbiamo avuto un’idea che ci pare decisamente valida. Si predisponga per Laura Boldrini, da oggi in poi, un’ampia e confortevole.....
La "democrazia austeritaria", in Val di Susa, vuole un popolo inerte, frastornato da media venduti e bugiardi.
PS: La prova provata che.....<<....due sconosciuti detenuti per fatti di terrorismo - e che dunque, si suppone, siano sottoposti ad un regime particolarmente severo di isolamento comunicativo - mettono tranquillamente su internet un messaggio eversivo che oggettivamente ha il solo scopo (cui prodest?) di disegnare un'equazione tra terrorismo e movimento No-Tav, che - ribadiamolo - è opposizione di massa, non violenta, a un inutile e costoso progetto di scempio ambientale...>>.....giornalisti sono vittime o venduti dalla politica bipartisan del Pd.
Le "larghe intese" contro la democrazi. La "democrazia austeritaria" vuole un popolo inerte, frastornato da media venduti e bugiardi. Dall'austerity alla miitarizzazione della ValSusa.
umberto marabese
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Assistiamo
increduli alla militarizzazione e,nel contempo, alla riesumazione di
fenomeni appartenenti agli oscuri recessi del secolo scorso (il
terrorismo, le Brigate rosse), per recintare,isolare e distruggere la
solidarietà civile e politica nata intorno al Movimento No-Tav
che,va ricordato, è movimento di massa, che coinvolge buona parte
del popolo della Val di Susa con in testa molti dei suoi sindaci.
Proviamo
a mettere in fila alcuni fatti che,in questi ultimi giorni hanno
assunto un'improvvisa ma non inaspettata accelerazione.
Due
sconosciuti detenuti per fatti di terrorismo - e che dunque, si
suppone, siano sottoposti ad un regime particolarmente severo di
isolamento comunicativo - mettono tranquillamente su
internet un messaggio eversivo che oggettivamente ha il solo
scopo (cui prodest?) di disegnare un'equazione tra
terrorismo e movimento No-Tav, che - ribadiamolo -
è opposizione di massa, non violenta, a un inutile e costoso
progetto di scempio ambientale, che vuole prepotentemente e
militarmente imporsi sul diritto alla salute e ad altri superiori
valori costituzionali difesi strenuamente da un'intera comunità.
Nel
frattempo si tiene a Torino un incontro, che ha tutto il contorno di
un gabinetto di guerra, tra il capo della Polizia e numerosi questori
di ben tre Regioni, intanto che il Governo dispone di rinforzare la
militarizzazione della Valle con un ulteriore contingente
dell'Esercito (altri 200 Alpini).....
domenica 22 settembre 2013
Rispunta l’intervista a Scarantino che nel ’95 svelò i depistaggi. "Io torturato e costretto a mentire" Ecco lo scoop censurato su Borsellino: "
Rispunta l’intervista a Scarantino che nel ’95 svelò i
depistaggi. Il falso pentito parlò a Studio Aperto. Ma il video fu
sequestrato e distrutto. Repubblica è entrata in possesso di una copia
dell'intervista
di ATTILIO BOLZONI e SALVO PALAZZOLOFonte:
http://www.repubblica.it/cronaca/2013/09/22/news/io_torturato_e_costretto_a_mentire_ecco_lo_scoop_censurato_su_borsellino-67005467/
UNO SCOOP soffocato, un'indagine contorta che si rivelerà poi un gigantesco depistaggio, un pentito che si pente di essersi pentito e una sua intervista cancellata per seppellire ogni prova. Anche così hanno deviato l'inchiesta sull'uccisione del procuratore Paolo Borsellino. E per "legge" l'hanno incanalata su una falsa pista. I misteri sulla strage di via D'Amelio non finiscono mai. E adesso si scopre che diciotto anni fa la magistratura aveva ordinato di far sparire una registrazione televisiva - con un provvedimento di sequestro - sulla prima ritrattazione del famigerato Vincenzo Scarantino, il finto collaboratore di giustizia che si era autoccusato del massacro offrendo un'ingannatrice ricostruzione del massacro e indicando come suoi complici sette innocenti. Tutto su suggerimento di uomini di apparati dello Stato.....
Pd, Psichiatria democratica di Antonio Padellaro | 22 settembre 2013
PS:<<.... detto questo, ditemi voi per quale ragione al mondo, Silvio Berlusconi, sia pure da condannato, pregiudicato e decaduto, non dovrebbe tornare a vincere anche le prossime elezioni....>>
umberto marabese
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C’è il Pd di Renzi, c’è il Pd di Letta e c’è quello di Cuperlo, ma
forse non sapremo mai chi sarà il nuovo leader del Pd, poiché nel Pd
hanno smarrito, oltre al senno, anche 500/600 delegati
(non è uno scherzo) dati ufficialmente per dispersi. Ma si tratta di un
calcolo sommario, come nella contabilità delle vittime dopo le
inondazioni del Gange. Quanto al dibattito interno, il sindaco di Firenze ha parlato male del premier fingendo di appoggiarlo,
mentre i supporter del premier fanno sapere in giro che preferiscono
una bella scissione, piuttosto che farsi comandare dal sindaco di
Firenze.
Notevole la sintesi dell’altro candidato Civati
che ha esclamato: “Basta con questo atteggiamento da sfigati”. Infine,
per i cultori dell’acido lisergico, si consiglia la lettura dello
statuto del Pd, che sembra scritto da un gruppo di enigmisti durante un
viaggio psichedelico piuttosto intenso.Poi c’è Sel che è il partito di Vendola, prima alleato di Bersani nelle scorse primarie Pd, poi alleato del Pd nelle passate elezioni (cosa che gli ha consentito di incamerare una buona fetta di deputati e senatori), però subito dopo avversario del Pd delle larghe intese, e domani chissà se ti va, come cantavano gli Articolo 31....
I quattro nuovi enatori assenti "a vita" : tredicimila euro al mese e mai presenti in Senato...
PS: "Consultando il sito del Senato, alla pagina «Riepilogo presenze», si
resta un po' basiti. Dalla data della loro nomina, 30 agosto, ci sono
state ben 14 sedute con 138 votazioni - poi il pezzo forte - Ebbene:
Abbado Claudio, presenze 0, votazioni 0. Rubbia Carlo, presenze 0,
votazioni 0. Piano Renzo, presenze 0, votazioni 0. Cattaneo Elena,
presenze 2, votazioni 2. Applausi per la stakanovista neosenatrice che
distacca i colleghi con un mirabolante 1,45% di presenze nel Palazzo". A chi dobbiamo dire grazie per questo aumento del "debito pubblico"'.......
umberto marabese
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umberto marabese
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Dall'inchiesta de "il Giornale" sui
nuovi senatori a vita "fantasma": tredicimila euro al mese e mai
presenti in Senato. [di Claudio Zanetti]
di Claudio Zanetti
Un record, a modo loro, lo hanno già portato a casa. In meno di venti giorni di "lavoro" sono stati in grado di creare una quantità di polemiche smisurata. Prima la diatriba sui costi, "tredicimila euro per ognuno di loro". Poi, la questione residenza, con alcuni di loro accusati di averla a Montecarlo. E, ora, una gatta da pelare niente male del tipo "Chi l'ha visti?".
Pare, infatti, che il direttore d'orchestra Claudio Abbado, la biologa esperta di staminali Elena Cattaneo, l'architetto Renzo Piano e il fisico Carlo Rubbia, in poche parole i nuovi quattro senatori a vita nominati da Napolitano, si vedano molto di rado, per essere gentili, dalle parti di Palazzo Madama.
A sollevare il polverone è stato Stefano Candiani, parlamentare della Lega. Giovedi 19 settembre: al Senato si discute un decreto legge per la valorizzazione e il rilancio dei beni culturali, ma in Aula c'è un assenza pesante. Anzi quattro.
"Mi sia consentita un'osservazione - esordisce il leghista - Qualche giorno fa sono stati nominati quattro senatori a vita per altissimi meriti nel campo sociale, culturale e scientifico: avrei tanto voluto avere il conforto della loro opinione in questa discussione". E ancora: "Li avrei voluti qui per togliere al Paese il dubbio che non sono stati nominati dal presidente della Repubblica solo per garantire voti di fiducia al governo. Qui si parla di cultura. Dove sono questi nostri colleghi a vita?"....
Un record, a modo loro, lo hanno già portato a casa. In meno di venti giorni di "lavoro" sono stati in grado di creare una quantità di polemiche smisurata. Prima la diatriba sui costi, "tredicimila euro per ognuno di loro". Poi, la questione residenza, con alcuni di loro accusati di averla a Montecarlo. E, ora, una gatta da pelare niente male del tipo "Chi l'ha visti?".
Pare, infatti, che il direttore d'orchestra Claudio Abbado, la biologa esperta di staminali Elena Cattaneo, l'architetto Renzo Piano e il fisico Carlo Rubbia, in poche parole i nuovi quattro senatori a vita nominati da Napolitano, si vedano molto di rado, per essere gentili, dalle parti di Palazzo Madama.
A sollevare il polverone è stato Stefano Candiani, parlamentare della Lega. Giovedi 19 settembre: al Senato si discute un decreto legge per la valorizzazione e il rilancio dei beni culturali, ma in Aula c'è un assenza pesante. Anzi quattro.
"Mi sia consentita un'osservazione - esordisce il leghista - Qualche giorno fa sono stati nominati quattro senatori a vita per altissimi meriti nel campo sociale, culturale e scientifico: avrei tanto voluto avere il conforto della loro opinione in questa discussione". E ancora: "Li avrei voluti qui per togliere al Paese il dubbio che non sono stati nominati dal presidente della Repubblica solo per garantire voti di fiducia al governo. Qui si parla di cultura. Dove sono questi nostri colleghi a vita?"....
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