domenica 30 giugno 2013

Torino, Sel e Pd ai ferri corti...e "offese" dal solito arrogante ......!

PS: Cosa aspetta acora SEL, dopo "i saldi" degli anni passati.... a ..."ricomprarsi"...? Sarà sempre troppo tardi!
umberto marabese
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Si surriscalda il clima all'interno della maggioranza di centrosinistra. Esposito replica duro alle esternazioni del capogruppo vendoliano Curto: "La smetta con le ambiguità". L'endorsement dei Moderati rafforza l'ipotesi Gariglio vicesindaco.
Per Esposito la situazione ha connotati personali prima che politici: «Dall’alto degli “eccellenti” risultati raggiunti da Sel, l’ormai ex segretario provinciale, ci spiega che manca la sinistra nell’amministrazione di Torino. Capisco, è un caso umano, dopo aver visto sfumare un posto in parlamento, dopo essere stato rimosso da segretario ora veda allontanarsi anche il posto da assessore». Ora però la misura è colma. «Francamente, trovo che continuare a tollerare da parte del Pd la sua opposizione, stando in maggioranza, non ha più alcun senso politico. Mi auguro che l’imminente rimpasto si porti dietro anche un netto chiarimento politico con il signor Curto». Anche perchè a nessuno sfugge che dietro la sagoma del giovane consigliere si allunga l'ombra di qualche ben più esperto suggeritore, avvezzo a manovrare dietro le quinte. Cosa che sta irritando non poco il sindaco......

“Sel chiarisca una volta per tutte se al Comune di Torino intende ancora far parte della maggioranza. Non è più tollerabile la sua ambiguità”. Più si avvicina il momento del rimpasto e più sale la temperatura nella coalizione, una tensione alimentata anche dal profilarsi di un asse tra Piero Fassino e la componente renziana che potrebbe portare a Palazzo Civico Davide Gariglio, nel ruolo di vicesindaco. A dar fuoco alle polveri sono state le ultime esternazioni di Michele Curto, capogruppo della formazione vendoliana in Sala Rossa, che punta il dito su quella che ai suoi occhi è una spartizione di potere secondo vecchie logiche politiche, con l’evidente obiettivo di spostare al centro la coalizione, emarginando l’ala sinistra. Parole che hanno mandato su tutte le furie Stefano Esposito, senatore torinese ed esponente di spicco dell’area ex diessina del Pd: «Ancora una volta Curto si esibisce in un attacco alla giunta Fassino – dice allo Spiffero -. Nella duplice quanto ambigua posizione di componente di maggioranza e di oppositore latente, impartisce lezioni e assegna patenti di “sinistra”». Inoltre, non esiste più neppure l'alibi dell'alleanza nazionale.

Esposito, che ieri ha avuto un lungo colloquio telefonico con Gariglio, guarda di buon occhio la soluzione che si sta prospettando «senza che questo ipotechi il futuro, ovviamente». Più propenso, invece, a intraprendere un percorso condiviso che delinei futuri passaggi di testimone alla guida dell’amministrazione torinese è Giacomo Portas. Il fatto che il leader dei Moderati, seconda forza della maggioranza, abbia fatto il proprio endorsement a favore di Gariglio è un elemento che non è passato inosservato al piano nobile di palazzo Civico. Fassino, comunque, non deciderà fino a lunedì.

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