venerdì 1 luglio 2016

Progetto di attività per il tempo libero per ragazzi e ragazze con disabilità e/o fragilità.


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Tutti insieme in vacanza 2016

by Gianni Favaro

Progetto di attività per il tempo libero per ragazzi e ragazze con disabilità e/o fragilità.


Il tempo libero coincide spesso, per ragazzi e ragazze disabilità e per le loro famiglie, con un tempo vuoto. I fine settimana e soprattutto l’estate, lungi dall'essere momenti sereni dedicati al divertimento con gli amici o al rilassamento, diventano condizione di vuoto e solitudine.
Nei week end e durante l’estate, infatti non c’è la scuola, né il centro diurno che sovente almeno riduce le proposte, e se durante l’anno c’è qualche occasione di attività sportive e ricreative, dal mese di giugno terminano anch'esse.
I ragazzi si trovano spesso soli e in difficoltà nel costruirsi autonomamente attività di tempo libero, anche perché chi ha delle disabilità, generalmente non ha molte reti amicali cui fare riferimento.....

In particolare la fascia d’età dei ragazzi disabili che frequentano le scuole superiori non hanno molte risorse, oltre alla scuola stessa proprio nel periodo di vita dell’adolescenza in cui si desidera fare amicizia, interagire con coetanei e comunque evitare di cover stare nel tempo libero con i genitori. Questa è un’età in cui le disabilità iniziano a essere visibili e percepibili, in quanto i coetanei escono in gruppo, la sera, fanno qualche vacanza da soli, mentre chi ha difficoltà non può, perché necessità comunque di essere supportato. Non meno complessa è la condizione di chi ha figli disabili adulti, in cui necessità speciali mal si correlano all'aumentare dell’età dei genitori.
Non dimentichiamo i bambini e i ragazzini a partire dalla 4 elementare che hanno già una diagnosi di disabilità, per cui le difficoltà relazionali appaiono già importanti e tendono a chiudersi e a regredire, per cui le famiglie chiedono occasioni anche brevi da viversi al di fuori della famiglia, per permettere occasioni in cui stare con gli altri e di sperimentare piccole autonomie.
Le famiglie si trovano nella condizione nel dover supportare i ragazzi non sapendo a chi fare riferimento e sovente il commento a fine estate è tragico: i ragazzi a casa sono stati nervosi o chiusi in sé stessi, tendenzialmente soli davanti a computer o Tv, esprimendo malessere.
La solitudine e la noia pesano davvero molto, sia dal punto di vista relazionale ed emotivo, che cognitivo.
Le famiglie ci chiedono a gran voce occasioni di socializzazione e autonomia per i loro figli e desiderano ovviamente che siano in sicurezza e seguiti nel modo migliore.
Certamente ci sono alcune occasioni, ma sono limitate, a causa della riduzione dei Servizi, a chi ha grandi difficoltà oppure a chi è già nel circuiti dei Servizi stessi. Anche con queste importanti risorse, moltissimi restano fuori, restano soli.
dalla Convenzione Onu sui diritti delle Persone con disabilità: Articolo 30
Partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi ed allo sport
1. Gli Stati Parti riconoscono il diritto delle persone con disabilità a prendere parte su base di uguaglianza con gli altri alla vita culturale e adottano tutte le misure adeguate a garantire che le persone con disabilità:
(a) abbiano accesso ai prodotti culturali in formati accessibili;
(b) abbiano accesso a programmi televisivi, film, spettacoli teatrali e altre attività culturali, in formati accessibili;
(c) abbiano accesso a luoghi di attività culturali, come teatri, musei, cinema, biblioteche e servizi turistici, e, per quanto possibile, abbiano accesso a monumenti e siti importanti per la cultura nazionale.

2. Gli Stati Parti adottano misure adeguate a consentire alle persone con disabilità di sviluppare e realizzare il loro potenziale creativo, artistico e intellettuale, non solo a proprio vantaggio, ma anche per l’arricchimento della società.
3. Gli Stati Parti adottano tutte le misure adeguate, in conformità al diritto internazionale, a garantire che le norme che tutelano i diritti di proprietà intellettuale non costituiscano un ostacolo irragionevole e discriminatorio all'accesso da parte delle persone con disabilità ai prodotti culturali.
4. Le persone con disabilità hanno il diritto, su base di uguaglianza con gli altri, al riconoscimento ed al sostegno della loro specifica identità culturale e linguistica, ivi comprese la lingua dei segni e la cultura dei sordi.
5. Al fine di consentire alle persone con disabilità di partecipare su base di uguaglianza con gli altri alle attività ricreative, agli svaghi e allo sport, gli Stati Parti adottano misure adeguate a:
(a) incoraggiare e promuovere la partecipazione più estesa possibile delle persone con disabilità alle attività sportive ordinarie a tutti i livelli;
(b) garantire che le persone con disabilità abbiano la possibilità di organizzare, sviluppare e partecipare ad attività sportive e ricreative specifiche per le persone con disabilità e, a tal fine, incoraggiare la messa a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, di adeguati mezzi di istruzione, formazione e risorse;
(c) garantire che le persone con disabilità abbiano accesso a luoghi che ospitano attività sportive, ricreative e turistiche;
(d) garantire che i minori con disabilità possano partecipare, su base di uguaglianza con gli altri minori, alle attività ludiche, ricreative, agli svaghi ed allo sport, incluse le attività previste dal sistema scolastico;
(e) garantire che le persone con disabilità abbiano accesso ai servizi forniti da coloro che sono impegnati nell'organizzazione di attività ricreative, turistiche, di tempo libero e sporti
Come Associazione abbiamo pensato di offrire alcune proposte di tempo libero, per divertirsi, apprendere da nuove esperienze, svagarsi, ma soprattutto stare in gruppo, con coetanei e conoscere nuovi amici.
Il nostro obiettivo è un progetto articolato di novità e allegria per i ragazzi e anche di sollievo per le famiglie che, sistemati i figli in un ambiente protetto, possono essere tranquilli.
Per fare ciò al meglio abbiamo strutturato alcune partnership con altre Associazioni e strutture.
Nel 2015 abbiamo sperimentato per i nostri associati, il progetto “Tutti insieme in vacanza” che ha visto un gruppo di 7 partecipanti, al mare a Pesaro per una settimana.
Sia i ragazzi che le famiglie sono rimasti soddisfatti dalla quantità e qualità delle proposte, a partire dall'hotel, dal ristorante, dalla spiaggia e soprattutto dal fatto che i ragazzi fossero sempre partecipi nelle varie iniziative ludico-culturali proposte. Sul luogo hanno conosciuto nuovi amici quali alcuni ragazzi di una Cooperativa sociale e una ragazza che soggiornava in hotel che si è unita al gruppo, con grande gioia di tutti.
Il gruppo è stato accompagnato dalle nostre psicologhe, che hanno curato l’organizzazione, supportato nelle autonomie i ragazzi, aiutato a modulare le relazioni nel gruppo e tra il gruppo e il mondo esterno.
I ragazzi sono rimasti contenti e desiderosi di rivedere i compagni di viaggio, alcuni chiedendo di fare più giorni nel nuovo anno, perché si sono trovati proprio bene.
Gianni Favaro | 1 luglio 2016 alle 18:13 | Categorie: Senza categoria | URL: http://wp.me/p5gkQE-6u
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