domenica 24 luglio 2016

Rai, Pd-renziani, all’attacco dei vertici nominati da RenziPd: “Superstipendi a dirigenti che non hanno incarichi”.

renzi rai-pp

PS: Questi criminali dirigenti del Pd...prima li nominano, a stipendi da far schifo quanto sono esosi.... poi li fanno pagere obligatoriamente col canone nella bolletta elettrica a noi cittadini...è poi hanno il coraggio di reclamare...ma fate proprio schifo. Di nnuovo: "ma onesti cittadini, come fate a votare questi criminali?
umberto marabese
--------------------
Critiche dal presidente Matteo Orfini (che parla del "rapporto incestuoso che per anni l’azienda ha avuto con la politica") e Michele Anzaldi, testa d'ariete dello schieramento renzista sul tema del servizio pubblico radiotelevisivo, fino a Fornaro, minoranza dem: "I nuovi vertici si stanno comportando esattamente come i loro predecessori, con buona pace di una riforma che avrebbe dovuto cambiare verso alla Rai".
Da Matteo Orfini alla minoranza dem, passando per Michele Anzaldi, testa d’ariete dello schieramento renzista sul tema del servizio pubblico radiotelevisivo: il Partito Democratico va all’attacco dei nuovi vertici della Rai nominati dallo stesso governo Renzi, prendendo come casus belli i superstipendi dei dirigenti rivelati dal Fatto Quotidiano650mila euro del direttore generale Antonio Campo dall’Orto, i 392mila del capo di Rai Pubblicità Antonio Marano, i 336mila del presidente Monica Maggioni, che superano di molto il tetto di 240mila euro previsto per i piani alti di viale Mazzini dall’ex dg Luigi Gubitosi. E nel mirino finiscono anche i funzionari che percepiscono centinaia di migliaia di euro senza avere incarichi nell’organigramma aziendale....

Il fuoco di fila dei contestatori è partito nel primo pomeriggio, mentre a viale Mazzini venivano ultimati i preparativi della conferenza stampa con cui è stato presentato il piano trasparenza che lunedì verrà portato in cda. A dare fuoco alle polveri è stato Anzaldi: “Nel servizio pubblico radiotelevisivo ci sono decine di dirigenti con stipendi da favola, pagati spesso per non fare nulla – attacca su Facebook il deputato del Pd e segretario della commissione di Vigilanza – e l’azienda come intende affrontare questo problema? Continuando ad assumere esterni?”. Sul tasto delle nuove, contestate assunzioni batte anche il senatore della minoranza Pd, Federico Fornaro: “Quel che più colpisce nei dati relativi ai compensi Rai, è l’elevato numero di dirigenti senza incarico che percepiscono stipendi ben al di sopra della media – afferma il  membro della Commissione di Vigilanza – nonostante una delle attività in cui si è maggiormente distinto il nuovo direttore generale Campo Dall’Orto sia stata proprio l’assunzione di numerosi dirigenti dall’esterno, non solo in posizioni fiduciarie del direttore generale. I nuovi vertici Rai si stanno comportando esattamente come i loro predecessori, con buona pace di una riforma che avrebbe dovuto cambiare verso alla Rai”.
Ma l’affondo di maggior peso sulle dirigenza messa insieme dal governo Renzi arriva da un nome di primo piano nel partito: “Alcuni di quei compensi sono più che giustificati: se vuoi strappare ai concorrenti un bravo manager, lo devi pagare quanto vale sul mercato – scrive su Facebook Matteo Orfini, presidente del Pd – il problema è che molti dei beneficiari di quegli stipendi non hannoalcun mercato: sono dove sono solo ed esclusivamente per il rapporto incestuoso che per anni l’azienda ha avuto con la politica. Prova ne è il fatto che molti oggi non hanno in Rai alcun incarico, ma conservano il loro compenso”.
I vertici dell’azienda non retrocedono di un passo: “Capisco che è molto più semplice concentrarsi sulle questioni di emolumenti e stipendi – si difende la presidente Maggioni in conferenza a viale Mazzini – ma per noi significa ancora e molto, molto di più. Ci allineano con la Bbc e questo è importante”. “La trasparenza è parte stessa dell’essere servizio pubblico, un valore per mandato e per missione che serve nel relazionarsi con i cittadini che pagano il canone. E’ un’operazione di sostanza – aggiunge la giornalista – perché trasparenza significa anche il racconto delle persone e accedere ai curricula non è banale: è guardare in faccia e avere elementi seri di chi hai di fronte”.
“Un giorno importante domani che rappresenta una grande opportunità, l’espressione del percorso che il paese sta facendo. Unaopportunità e non un obbligo”, quello della trasparenza per il dg Campo Dall’Orto, che risponde così ad Anzaldi che in mattinata accusava: “C’è voluta una legge ad hoc, perché la Rai, anche di fronte alle insistenze della commissione di Vigilanza negli ultimi anni, si era sempre rifiutata di adempiere a quella che per la tv pubblica avrebbe dovuto essere la condizione minima di trasparenza nei confronti dei cittadini che la finanziano con il canone”.-----------
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/24/rai-pd-allattacco-dei-vertici-nominati-da-renzi-superstipendi-a-dirigenti-che-non-hanno-incarichi/2929781/

Nessun commento:

Posta un commento