mercoledì 30 settembre 2015

Il Pd e gli attacchi a Rai3, Grillo accusa: «Loro come Goebbels» I dem: «Linciaggio inaccettabile»



Polemiche dopo le critiche di Anzaldi, membro Pd della Commissione di Vigilanza.

«Parole gravi», «bulimia lottizzatrice», «parole lesive della libertà d’informazione», «caccia al giornalista ostile»: non si risparmiano i commenti al veleno dopo le dichiarazioni di Michele Anzaldi, deputato Pd che in un articolo del Corriere ha affermato che «c’è un problema con Rai3 e con il Tg3», «un problema grande, ufficiale», per cui «il Pd viene regolarmente maltrattato e l’attività del governo criticata come nemmeno ai tempi di Berlusconi». Un’esternazione che non è piaciuta né alla Federazione nazionale della stampa né a diversi rappresentanti dell’opposizione. A partire dal leader dei Cinque Stelle, Beppe Grillo, che ha paragonato Michele Anzaldi a Goebbels, ministro della Propaganda del Terzo Reich. «Le regole di Goebbels Anzaldi per la Tv pubblica sono chiare- scrive sul suo blog- vietato criticare il governo; vietato intervistare portavoce del M5S; il Pd ha sempre ragione; chi sgarra paga (Vianello è avvisato per la seconda volta). Sieg Heil, Pd»....
Fnsi e Usigrai: «No ai bavagli»
«Ancora nel 2015 l’informazione non asservita dà fastidio. Abbiamo contestato i bavagli ieri, con governi di colore diverso, non smettiamo di farlo oggi», prendono le distanze i segretari della Fnsi, Raffaele Lorusso, e dell’Usigrai, Vittorio di Trapani. «La bulimia lottizzatrice priva di pudore del Pd su Rai3 e sul Tg3 è di una gravità inaudita. Le parole del segretario della commissione di Vigilanza Rai oggi sulla stampa puzzano di intimidazione», scrivono i parlamentari 5stelle in Vigilanza Rai.«Il succo del discorso è semplice e chiaro: nessuno si permetta di criticare il governo o il Pd. Sono parole che consideriamo lesive della libertà di informazione», afferma il coordinatore nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, Nicola Fratoianni, anche lui membro della commissione parlamentare di Vigilanza Rai.«Le parole dell’onorevole Anzaldi, segretario della commissioni di Vigilanza, riportate dal Corriere della Sera, sono inaccettabili e ricordano nei toni `editti bulgari´ di berlusconiana memoria», insiste il cdr del Tg3.
La difesa del Pd
«C’è da augurarsi che i vertici del Pd prendano le distanze dalle sconcertanti dichiarazioni di Michele Anzaldi riportate dal `Corriere della sera´ di oggi», dice Alfredo D’Attorre, deputato del Pd. Ma dai piani alti dei democratici per ora non arrivano segnali di fumo. «Non mi riconosco nella maniera più assoluta nelle parole e nel tono delle dichiarazioni del collega Anzaldi sulla gestione del TG3 e di RAI 3», precisa - solitario - il senatore della minoranza Pd, Federico Fornaro, della Commissione di Vigilanza Rai. Ma i più difendono l’Anzaldi pensiero, contestando le accuse del M5S, «ingiuste perché in Anzaldi non c’è alcun intento lottizzatorio ma solo la preoccupazione di garantire la qualità e l’indipendenza del servizio pubblico. Una preoccupazione che Anzaldi dimostra con coerenza». E anche Lorenza Bonaccorsi, esponente della segreteria Pd, specifica: «Paragonare Michele Anzaldi a Goebbels è inaccettabile, un’azione misera, l’ennesima, da parte di una forza politica abituata a denigrare, infamare e che reagisce con violenza contro gli avversari politici». Anche Marco Di Maio (Pd), ritiene «inaccettabile» l’accusa di Grillo, «tanto più - aggiunge - se questo attacco arriva da un leader politico che dall’alto del suo blog, ha impedito per due anni agli esponenti del suo movimento di partecipare a dibattiti televisivi arrivando all’espulsione per chi infrangeva questa regola aurea».
http://www.corriere.it/politica/15_settembre_29/grillo-anzaldi-come-goebbles-pd-linciaggio-inaccettabile-6ca19ac0-66cb-11e5-ba5a-ab3e662cdc07.shtml

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