Alla testa dell'Impero c'è un'anatra zoppa che non può decidere e, dunque, deve mentire. Molto probabile dunque qualche colpo di coda drammatico.
di Giulietto Chiesa.
Alla testa dell'Impero c'è un'anatra zoppa che non può decidere e, dunque, deve mentire. La cosa più probabile sarà dunque qualche colpo di coda drammatico. O in Ucraina, o nel deserto tra Damasco e Baghdad, oppure a Berlino o Parigi.
Il confronto è impietoso. Barack Obama, il capo della potenza suprema del pianeta, si è presentato all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite senza una proposta. Vladimir Putin, nel suo primo e unico discorso all'Onu nella sua qualità di Presidente della Russia, è apparso - anche a molti commentatori occidentali - come colui che sta guidando l'orchestra.
Ma non è di una gara oratoria che si tratta. Purtroppo la retorica del discorso del Presidente americano nasconde una pervicacia pericolosa.Insistere sulla tesi che la Russia ha aggredito l'Ucraina lo si può fare impunemente dalla tribuna dell'ONU, dove non c'è contraddittorio e dove la platea è piena di maggiordomi dell'Impero, ma non può funzionare nel colloqui a quattr'occhi.
Del resto Putin aveva preparato il suo discorso lanciando la proposta di una alleanza internazionale contro il terrorismo, "come fu quella contro Hitler". Obama non ha risposto. O ha parlato d'altro, inondando la platea e i media mondiali con un'esaltazione della democrazia e dei successi dell'America, senza nemmeno rendersi conto che, alla luce dei disastro della politica americana e occidentale in Siria, appare come minimo offensivo nei confronti degli altri cinque o sei miliardi di individui che popolano il pianeta....