martedì 19 agosto 2014

"Sanzioni a Mosca? Questo è euromasochismo": Scordamaglia, ad di Inalca (Gruppo Cremonini).


Scordamaglia, ad di Inalca (Gruppo Cremonini) invoca il pragmatismo.
Le sanzioni in campo alimentare che la Russia sta imponendo all'Europa si stanno inasprendo.
«La Russia è coerente con le sue esigenze, ma non con le nostre» risponde Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Inalca (gruppo Cremonini, leader italiano nella produzione e distribuzione di carni bovine) e vicepresidente di Federalimentare.
Ci spieghi meglio, entriamo nei dettagli di una questione che sta mettendo in ginocchio l'economia europea.
«Mosca apre a prodotti alimentari di cui ha più bisogno, come quelli per diabetici, per neonati, oppure materie prime per la sua industria di trasformazione. Vieta invece beni sostituibili con produzioni interne. L'Italia da tutto questo ha solo da perdere. Se poi, come si teme, saranno colpiti anche vino e alcolici, che rappresentano il 30% dei 700 milioni di esportazioni alimentari in Russia nel 2013, il danno sarà ancora più grave»....continua a leggere...
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