domenica 12 agosto 2012

Sardegna, il Pd come un'azienda: mette in cassa il personale

Dopo il taglio ai rimborsi elettorali, il Partito democratico corre ai ripari e mette alla porta i propri dipendenti siglando un accordo sindacale che prevede la chiamata al lavoro saltuaria “secondo le necessità tecnico-organizzative.
Cinque persone in cassa integrazione da subito, e fino al 31 dicembre prossimo. Una sesta si salva per ora perché è in malattia. Tre contratti a progetto che alla scadenza non saranno rinnovati. In Sardegna il Partito democratico azzera il personale come risultato della crisi finanziaria dovuta al taglio dei rimborsi elettorali. A Capodanno, ammette il segretario regionale Silvio Lai, è probabile che scattino i licenziamenti...continua...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/11/sardegna-pd-mette-personale-in-cassa-
PS: <<Sanna, ex assessore all’urbanistica nella giunta guidata da Renato Soru (2004-2009), pone un problema politico imbarazzante: “Il Pd, paladino della giusta conservazione di ogni opportunità di lavoro specie quando questo viene aggredito o messo a repentaglio dalla crisi o dalla ingordigia dell’imprenditore di turno, scarica i propri lavoratori per non avere impiccio a far quadrare i bilanci”>>. 
Il Pd, mettendo i dipendenti in conto alla cassa integrazione, riusciranno a trasferire parte dei loro costi di nuovo a carico del contribuente. E a chi credeva di battersi per i tagli ai privilegi e agli sprechi della politica, resta la beffa di vedere che il Pd per prima cosa taglia i posti di lavoro.
 umberto marabese

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