lunedì 26 giugno 2017

Il DucettoRenziPd e il tweet del grafico con più sindaci al centrosinistra. Ironie in rete

L’ex premier tenta di ribaltare il giudizio sul voto diffondendo un grafico del sito Youtrend secondo il quale il suo schieramento ha vinto in 67 città contro le 59 del centrodestra. Impietose le reazioni dei suoi follower.

Una frase («Risultati a macchia di leopardo, poteva andare meglio») e un grafico secondo il quale nei comuni sopra i 15mila abitanti le vittorie del centrosinistra sono più di quelle degli avversari). Matteo Renzi si avventura sui social network in un’analisi del voto alle amministrative del 2017 ma viene sommerso da una marea di critiche (nella migliore delle ipotesi) che piovono sia dal campo avverso che da quello a lui alleato. La fonte citata dal segretario del Pd in un tweet lanciato alle 7 di quest’oggi, è un grafico elaborato dal sito Youtrend secondo il quale il centrosinistra si è aggiudicato tra primo e secondo turno 67 amministrazioni sopra i 15mila abitanti; contro le 59 del centrodestra, le 8 dei grillini, le 20 delle liste civiche. Un giudizio che ribalta la lettura unanime secondo al quale sono Renzi e il Pd i maggiori sconfitti della tornata elettorale...
«A macchia di leopardo»
A corredo del tweet l’ex premier rimanda a un suo commento postato su facebook già ieri sera: «I risultati delle amministrative del 2017 sono a macchia di leopardo - attacca Renzi - e nel numero totale dei sindaci vittoriosi siamo avanti noi del Pd. Ma poteva andare meglio. Ci fanno male alcune sconfitte a cominciare da Genova e L’Aquila ma siamo felici per le affermazioni di Padova e Taranto». Secondo il segretario del Pd «i commenti per una settimana saranno i soliti, consueti, apocalittici...gente che non ha mai preso un voto commenterà con enfasi. Poi il chiacchiericcio si sposterà altrove perché le elezioni amministrative sono diverse da quelle politiche...».
«Matteo, stai sereno» (quando va bene)
Grafico e commento non sembrano aver convinto granché i follower del segretario, almeno a giudicare dalla prima ondata di commenti. Si va dal sarcasmo («Stasera grigliatona a Rignano per celebrare la vittoria a macchia di leopardo!») all’immancabile «Matteo, stai sereno», fino a un più perentorio «Hai ucciso il centrosinistra, te ne dovevi andare il 5 dicembre». Irriferibili quelli corredati da pesanti insulti. Poi c’è chi risponde ai numeri con i numeri: «Prima quante città amministrava il Pd? E in quanti capoluoghi avete vinto?».
I M5S: «E’ una Caporetto per il Pd»
I commenti di Renzi sui social non passano inosservati anche al mondo politico. Primi a cogliere la palla al balzo sono i grillini: «Il PD esce da questi ballottaggi con le ossa rotte e Renzi prende una clamorosa sberla dagli italiani,la seconda dopo quella del 4 dicembre scorso. Lui parla di risultato a macchia di leopardo, ma la realtà dei numeri dimostra che per il suo Pd è una vera e propria Caporetto. Renzi lo aveva capito e per questo in campagna elettorale nelle ultime due settimane si è dileguato e ora vuole far credere che non sia successo nulla e che tutto possa andare avanti come prima». Lo afferma il Movimento 5 Stelle in una nota ufficiale.
Nei capoluoghi di provincia
La maggior parte delle analisi della prima ora aveva decretato la sconfitta di renzi e del Pd, concentrandosi in particolare sui risultati nei capoluoghi di provincia, che vedono una netta affermazione del centrodestra. L’affermazione dello schieramento contrario a renzi è sottolineata anche dal fatto che i candidati sostenuti del Pd hanno subito cocenti sconfitte anche in città (Genova prima di tutte, ma anche Sesto San Giovanni, L’Aquila, Pistoia) che erano saldamente in mano al centrosinistra.


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