mercoledì 28 giugno 2017

Prodi, Franceschini, Zingaretti, Orlando Dopo il voto la dirigenza Pd contro Renzi



Per la prima volta dopo 4 anni il fronte a sostegno del leader si spacca: oltre al ministro, parla anche Veltroni che chiede un cambio di passo. Renzi replica: "Abbiamo preso due milioni di voti alle primarie, tesserati e amministratori locali non meritano gli scontri tra dirigenti". Ma Orlando contrattacca: "A sinistra ci vuole il vinavil? Di sicuro niente ci unisce a Berlusconi".
Sarà pure colpa dell’inchiesta Consip e delle liti interne come dice Matteo Renzi. Ma ora il segretario del Pd – dopo l’ennesima sconfitta alle amministrative – si ritrova contro quasi tutti i dirigenti del partito, storici e più recenti. Tutti, tranne i collaboratori più stretti, si potrebbe dire. Finché sono Andrea OrlandoGianni Cuperlo e Nicola Zingaretti che chiedono che il Partito Democratico non resti isolato e allarghi il suo campo, si può capire. Ma il risultato delle Comunali fa alzare il dito anche al ministro Dario Franceschini, che da 4 anni sostiene Renzi dentro e fuori al partito: dalla vittoria al congresso del 2013 fino alla riconferma del maggio scorso passando per i tre anni di governo. Dopo il crac alle elezioni Franceschini pubblica una foto con il trend dei voti del Pd a GenovaVeronaParma e L’Aquila dal 2012 a oggi e twitta: “Bastano questi numeri per capire che qualcosa non ha funzionato? Il Pd è nato per unire il campo del centrosinistra non per dividerlo“....
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/27/pd-franceschini-qualcosa-non-va-deve-unire-renziani-lo-attaccano-il-segretario-iscritti-non-meritano-polemiche/3691391/

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