AntiDiplomatico -31 Marzo 2025 08:00
di Fabrizio Poggi per l'AntiDiplomatico
Alla fine, senza più girarci tanto intorno, qualcuno ha deciso che anche il lessico debba rispecchiare i reali termini della questione oggi sul tappeto: la guerra, chi la sta preparando e briga per farla accettare a tutti. Dunque, in guerra, raccontano le cronache, ci sono essenzialmente due tipi di persone: i coraggiosi e i codardi. Non cabarettistici “eroi per caso” o sociologici “pavidi per temperamento”; semplicemente, audaci e vili. Nella situazione venutasi a creare col cosiddetto “complotto” Trump-Putin sull'Ucraina, i vili, spiega il signor Aldo Grasso sul Corriere della Sera, sarebbero quelli che invocano una tregua. Ma, dice, una «tregua non risolve un conflitto, è solo un senso di requie e di speranza» e, peggio ancora, «nei negoziati fra Trump e Putin», quella che si prospetta, più «che una tregua sembra una resa». Resa di chi a chi? Ce lo spiega il signor Grasso, una volta ribadito l'assioma per cui in «Italia viviamo in pace da 80 anni e forse non riconosciamo più il senso profondo di alcune parole». Ora, cosa si intende quando si parla di una “pace” che dura da 80 anni? Pace sociale? Pace per chi? Pace che dà “diritto” a qualcuno di andare a bombardare altri paesi fuori dell'Italia? Esiste «una grande differenza fra tregua e resa», chiarisce il signor Grasso. La resa è la «cessazione di ogni resistenza di fronte al nemico»: la codardia, insomma; punto e basta, dato che la volontà di risparmiare ai cittadini ulteriori macellerie, al fronte e nelle retrovie, è roba da «vili»; dato che la presa di coscienza del fatto che quella che viene imposta non sia la propria guerra, ma quella dei monopoli che sgozzano i popoli per riempire le proprie borse, non risponde ai «valori dell'occidente»....