mercoledì 1 agosto 2018

Salvini va in clinica da Berlusconi: "Confermo fiducia in Foa per la Rai. Conto sul centrodestra"



L'idea di riproporre il presidente bocciato in Vigilanza. Il vice premier riconferma la fiducia: "È il massimo per la Rai".


By Huffington Post

l dopo Foa potrebbe essere Foa. M5S e Lega potrebbero riproporre il presidente bocciato in Commissione vigilanza Rai. E iniziano a scorgersi i primi spiragli di dialogo "sul metodo" tra Salvini e Forza Italia.
Matteo Salvini si è recato in mattinata all'ospedale San Raffaele di Milano per una visita a Silvio Berlusconi. Secondo quanto riferiscono fonti vicine al segretario leghista l'incontro è stato "cordiale" e i due hanno parlato, in un clima "sereno e pacato", delle questioni politiche in agenda tra cui anche lo strappo di Forza Italia sulla nomina di Marcello Foa alla presidenza della Rai.
Dopo alcune ore, Matteo Salvini riconferma la fiducia al presidente designato: "Il parere che darò sarà assolutamente di riconfermare la fiducia a Marcello Foa e poi finalmente tornare a lavorare, offrire un'informazione a tutti e per tutti, cosa che non sempre la Rai ha fornito in questi anni". Secondo Salvini "ci sta che su un nome al di sopra di ogni sospetto come quello di Marcello Foa, sbraitino e urlino come aquile quelli della sinistra che ormai, poveretti, hanno perso ogni credibilità" ...
ma "conto che trattandosi di una persona libera che ha lavorato nell'ambito dell'informazione del centrodestra in Italia, abbia il sostegno di tutto il centrodestra. Mi pare curioso che un movimento come Forza Italia che ha votato persone di diverso genere negli anni passati dica no ad una persona che ha cominciato a lavorare con Indro Montanelli. Penso che Foa - ha detto ancora il vicepremier - sia il massimo che si può ambire come presidente della televisione pubblica". Ed ancora: "Noi ci riteniamo alleati del centrodestra. A volte altri del centrodestra votano con il Pd. Una volta, due, tre, alla quarta volta vorrà dire che qualcuno preferisce il Pd alla Lega. L'alleanza con i 5 Stelle è di Governo, per le altre scadenze elettorali la Lega è protagonista del centrodestra. Noi siamo convinti di questo. Berlusconi è convinto di questo. Ne ho parlato lungamente con lui stamattina. C'è qualcuno in Forza Italia che invece ha altre ambizioni, si chiariscano. Noi dubbi non ne abbiamo, fretta non ne abbiamo".
I 5 Stelle osservano la situazione, con Luigi Di Maio che sottolinea che la bocciatura di Marcello Foa in VIgilanza "sicuramente non è stato un atto leale nei confronti della Lega da parte di Forza Italia". Ed ancora: "Noi nonostante non siamo alleati, saremo sempre leali e corretti". IL vice premier pentastellato sottolinea che "c'è pieno rispetto del Parlamento da parte del Governo: il Governo non può ignorare il voto della Vigilanza. Quindi se ci sarà una intesa tra le forze politiche su Foa, e per me è auspicabile, allora tornerà per prendere i due terzi delle preferenze, ma se non c'è sono le forze politiche che siedono in Vigilanza che devono trovare una alternativa".
Foa dopo Foa? "Può restare e svolgere le funzioni di presidente in quanto consigliere anziano nel cda", dicono all'unisono Gianluigi Paragone del M5s e Paolo Tiramani della Lega (all'agenzia Dire). La novità post voto in commissione è che la Lega apre a Forza Italia. "Siamo dispiaciuti dell'asse Pd-Fi che cerca di fermare il cambiamento, sia del paese che della Rai. Dal Pd non ci aspettiamo nulla, con Fi invece siamo pronti a confrontarci perché sicuri che anche la Rai abbia bisogno di aria nuova, cambiamento, qualità e meritocrazia. Siamo convinti che i fraintendimenti di questi giorni sul metodo, più che sul merito, possano essere superati perché le qualità di Marcello Foa, come uomo e giornalista libero e corretto sono universalmente riconosciute e apprezzate", dichiarano in una nota congiunta i capigruppo leghisti Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.

E il cambiamento di tono non sfugge a Forza Italia, che inizia ad apprezzare, per bocca di Renato Schifani, componente forzista della Commissione parlamentare di Vigilanza. "La bocciatura in Vigilanza di Foa è un finale scontato. Forza Italia non poteva avallare una forzatura della maggioranza. A dispetto della legge, che, prevedendo il voto dei due terzi della Commissione per eleggere il presidente del CdA e quindi una scelta ampiamente condivisa, M5S e Lega ci hanno escluso da ogni percorso di condivisione. Il nostro 'no' è quindi legato al metodo non alla persona".
Continua il senatore. "Il cambiamento non si attua con le prove di forza - aggiunge - ma rispettando le regole del gioco democratico, ed in primo luogo confrontandosi. Specie se si è alleati sul territorio. E prendiamo atto positivamente della volontà di confronto manifestata dai capigruppo della Lega alla Camera ed al Senato. Il dialogo rappresenta l'unica via obbligata per individuare una figura autorevole e di garanzia, capace, come anche noi ci auguriamo, chiudere la stagione dell'occupazione renziana ed avviare quella del vero cambiamento in Rai".
"Altro che asse tra Pd e Forza Italia sulla Rai, l'unico asse di cui siamo profondamente rammaricati è quello che si è creato in violazione della volontà popolare - e nello specifico in violazione dello spirito della legge sulla Rai - tra Lega e Cinquestelle." Così in una nota congiunta delle capigruppo di Forza Italia di Camera e Senato, Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini.
"È un asse che al governo sta provocando gravissimi danni al Paese con il decreto dignità che metterà in ginocchio migliaia di imprese e porterà al licenziamento di decine di migliaia di lavoratori, con il blocco delle grandi opere e la pessima gestione dell'Ilva - aggiungono - Forza Italia è sempre stata ed è sempre disponibile al confronto. E anche sulla Rai sarà disponibile a confrontarsi sul metodo e sui profili più adatti a ricoprire la carica di presidente".


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