Il vicepremier leghista però non cede e riconferma il giornalista indicato dal governo: "FI e Pd fermano il cambiamento, noi andiamo avanti". Di Maio: "Sia la commissione a trovare unʼalternativa".La commissione di Vigilanza sulla Rai non ha approvato la nomina di Marcello Foa a presidente della tv pubblica. Il Cda ha preso atto dello stop e ha aggiornato la discussione per giovedì. Ma Matteo Salvini non cede e riconferma la fiducia nel giornalista indicato dal governo.
Silvio Berlusconi però lo avverte: "Forza Italianon voterà mai Foa".
Il vicepremier leghista Salvini replica: "FI ha scelto il Pd per provare a fermare cambiamento, noi andiamo avanti"...
"L'eventuale riproposizione dello stesso nome nella commissione di Vigilanza presenta, secondo il parere di autorevoli professionisti, problemi giuridici non superabili - spiega Berlusconi - . Non potrà quindi essere votata dai componenti di FI".
Di Maio: "Sia la commissione a trovare un'alternativa" - Sul nodo nomine è intervenuto anche il ministro Luigi Di Maio: "Se ci sarà un'intesa tra le forze politiche su Foa è auspicabile che torni, altrimenti è la commissione che deve trovare un'alternativa", ha affermato."Il governo - ha aggiunto Di Maio - non può ignorare la commissione di Vigilanza Rai: se ci sarà un'intesa intorno al nome di Foa per me è auspicabile che torni in commissione di Vigilanza, se non c'è è chiaro che non può tornare".
La commissione di Vigilanza Rai boccia Foa presidente - A Palazzo San Macuto hanno votato 23 componenti della commissione: i voti favorevoli sono stati 22 (quindi sotto il previsto quorum di 27), una scheda bianca. Tredici i sì dal M5s (un membro M5s era assente), 7 della Lega e due di Fratelli d'Italia. Non hanno infatti partecipato al voto Pd, LeU e Forza Italia, tranne il presidente Barachini. A questo punto la nomina di Foa, dopo l'ok a maggioranza di ieri nel cda Rai, non è efficace: la legge prevede infatti il parere vincolante della Vigilanza, a maggioranza di due terzi (quindi 27 voti su 40), per la ratifica definitiva.
Foa: "Mi rimetto alla decisione dell'azionista" - Dopo il voto, Foa prende atto "con rispetto della decisione della Vigilanza Rai" e precisa: "Come noto, non ho chiesto alcun incarico nel consiglio che mi è stato proposto dall'azionista. Non posso pertanto che mettermi a sua disposizione invitandolo a indicarmi quali siano i passi più opportuni da intraprendere nell'interesse della Rai".
La palla passa a Tria - Il presidente Alberto Barachini ha già fatto sapere che "informerò il ministero dell'Economia" e Tria deciderà se sostituire il nome di Foa con un altro designato dal governo oppure se, come ha suggerito Salvini, fare in modo che Foa guidi la Rai come consigliere anziano "facente funzioni" di presidente Rai. Ma si tratterebbe di una situazione anomala. In passato è accaduto che il consigliere anziano ricoprisse il ruolo del presidente, ma solo nel caso di effettiva assenza di un presidente: qui è diverso, dal momento che c'è l'ok del Consiglio e la bocciatura della Vigilanza.
Salvini: riconfermo la fiducia a Foa - "Correttamente Marcello Foa ha detto si rimette ad ogni decisione del suo azionista: è stato indicato dal ministro dell'Economia, dal Governo. Il parere che darò sarà assolutamente di riconfermare la fiducia a Marcello Foa e poi finalmente tornare a lavorare, offrire un'informazione a tutti e per tutti, cosa che non sempre la Rai ha fornito in questi anni". Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, a Milano Marittima.
Berlusconi: "No a questa forzatura" - Silvio Berlusconi aveva preannunciato il no a Foa e la visita di primo mattino di Matteo Salvini al San Raffaele, per fargli cambiare idea, non è servita a nulla. A raccontare il tentativo in extremis del leader leghista è stato il "Corriere della Sera". Il leader Fi spiega al Mattino: "Mi aspettavo un comportamento normale nei rapporti tra alleati, o se preferisce un corretto rapporto maggioranza-opposizione. Il servizio pubblico non appartiene alla maggioranza o al governo, appartiene a tutti. Mi dispiace, ma non possiamo accettare questa forzatura".
Di Maio: "Sia la commissione a trovare un'alternativa" - Sul nodo nomine è intervenuto anche il ministro Luigi Di Maio: "Se ci sarà un'intesa tra le forze politiche su Foa è auspicabile che torni, altrimenti è la commissione che deve trovare un'alternativa", ha affermato."Il governo - ha aggiunto Di Maio - non può ignorare la commissione di Vigilanza Rai: se ci sarà un'intesa intorno al nome di Foa per me è auspicabile che torni in commissione di Vigilanza, se non c'è è chiaro che non può tornare".
La commissione di Vigilanza Rai boccia Foa presidente - A Palazzo San Macuto hanno votato 23 componenti della commissione: i voti favorevoli sono stati 22 (quindi sotto il previsto quorum di 27), una scheda bianca. Tredici i sì dal M5s (un membro M5s era assente), 7 della Lega e due di Fratelli d'Italia. Non hanno infatti partecipato al voto Pd, LeU e Forza Italia, tranne il presidente Barachini. A questo punto la nomina di Foa, dopo l'ok a maggioranza di ieri nel cda Rai, non è efficace: la legge prevede infatti il parere vincolante della Vigilanza, a maggioranza di due terzi (quindi 27 voti su 40), per la ratifica definitiva.
Foa: "Mi rimetto alla decisione dell'azionista" - Dopo il voto, Foa prende atto "con rispetto della decisione della Vigilanza Rai" e precisa: "Come noto, non ho chiesto alcun incarico nel consiglio che mi è stato proposto dall'azionista. Non posso pertanto che mettermi a sua disposizione invitandolo a indicarmi quali siano i passi più opportuni da intraprendere nell'interesse della Rai".
La palla passa a Tria - Il presidente Alberto Barachini ha già fatto sapere che "informerò il ministero dell'Economia" e Tria deciderà se sostituire il nome di Foa con un altro designato dal governo oppure se, come ha suggerito Salvini, fare in modo che Foa guidi la Rai come consigliere anziano "facente funzioni" di presidente Rai. Ma si tratterebbe di una situazione anomala. In passato è accaduto che il consigliere anziano ricoprisse il ruolo del presidente, ma solo nel caso di effettiva assenza di un presidente: qui è diverso, dal momento che c'è l'ok del Consiglio e la bocciatura della Vigilanza.
Salvini: riconfermo la fiducia a Foa - "Correttamente Marcello Foa ha detto si rimette ad ogni decisione del suo azionista: è stato indicato dal ministro dell'Economia, dal Governo. Il parere che darò sarà assolutamente di riconfermare la fiducia a Marcello Foa e poi finalmente tornare a lavorare, offrire un'informazione a tutti e per tutti, cosa che non sempre la Rai ha fornito in questi anni". Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, a Milano Marittima.
Berlusconi: "No a questa forzatura" - Silvio Berlusconi aveva preannunciato il no a Foa e la visita di primo mattino di Matteo Salvini al San Raffaele, per fargli cambiare idea, non è servita a nulla. A raccontare il tentativo in extremis del leader leghista è stato il "Corriere della Sera". Il leader Fi spiega al Mattino: "Mi aspettavo un comportamento normale nei rapporti tra alleati, o se preferisce un corretto rapporto maggioranza-opposizione. Il servizio pubblico non appartiene alla maggioranza o al governo, appartiene a tutti. Mi dispiace, ma non possiamo accettare questa forzatura".
Lega: "Rammarico per l'asse Pd-Fi" - "Siamo dispiaciuti per l'asse Pd-Fi, che cerca di fermare il cambiamento, sia del Paese che della Rai - scrivono in una nota congiunta il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari e il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo -. Dal Pd non ci aspettiamo nulla, Con Fi invece siamo pronti a confrontarci perché sicuri che anche la Rai abbia bisogno di aria nuova, cambiamento, qualità e meritocrazia. Siamo convinti che i fraintendimenti di questi giorni sul metodo, più che sul merito, possano essere superati perché le qualità di Foa sono universalmente riconosciute e apprezzate".
http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/nomine-rai-berlusconi-a-salvini-forza-italia-non-votera-mai-foa-_3155536-201802a.shtml
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