
Il presidente del Consiglio a Lecce in visita al centro di ricerca del Cnr parla anche della crisi dei Cinquestelle: "Non esiste per me una strategia per salvare il Movimento, stiamo parlando soltanto di sondaggi"
Il presidente del Consiglio a Lecce in visita al centro di ricerca del Cnr parla anche della crisi dei Cinquestelle: "Non esiste per me una strategia per salvare il Movimento, stiamo parlando soltanto di sondaggi"
24 Marzo 2019 di SILVIO BUZZANCAROMA - "Io personalmente l'ho detto, non ho la prospettiva di lavorare per una nuova esperienza di governo. La mia esperienza di governo termina con questo". Giuseppe Conte ha appena concluso sua visita al centro di ricerca CNR a Lecce. Si sottopone al rituale assalto di giornalisti e telecamere alla ricerca di un botta e risposta. E fra una risposta sul problema degli ulivi, la situazione dell'Ilva, le motivazioni del no al Tap, dice proprio che non è disponibile a ricoprire nuovamente l'incarico di presidente del Consiglio in caso di caduta di questo governo. Risposta che però non esclude la ventilata ipotesi di un suo impegno elettorale a fianco del Movimento Cinque Stelle. ...La grande tempesta arriva dal mare. È quella che rischia di travolgere gli argini estremamente fragili rappresentati dalle politiche del governo sull’immigrazione. Tanto è vero che per Matteo Salvini questo è il terreno, anzi sono le acque, su cui vuole costruire la sua vittoria. Sarebbe stato raggiunto un accordo in maggioranza per modificare i decreti Sicurezza approvati quando il Movimento 5 Stelle governava con la Lega, ma questo accordo sbandierato giovedì sera è stato disconosciuto dai più venerdì mattina. Non è sopravvissuto per più di dodici ore....
Pubblicato il: 30/07/2020 19:59
"I "complici" nel fatto hanno votato per mandare Salvini a processo, mi sembra al di là di ogni decenza". A dirlo all’AdnKronos è Massimo Cacciari, commentando il sì del Senato all’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso Open Arms. "Può anche darsi che Salvini se la sia chiamata, ma a prescindere da ciò, era evidente che sarebbe finita così. Ma, ripeto, al di là di ogni considerazione su Salvini, per il quale non nutro certo alcuna simpatia, mi pare abbastanza indecente e incredibile che i suoi primi collaboratori al governo, a distanza di un anno, non di due guerre civili e tre rivoluzioni, lo rimandino al processo. Che si rimandassero a processo anche loro, visto che hanno condiviso tutto quello che Salvini ha fatto".
Al di là del voto di quelli che Cacciari chiama "complici", per il filosofo, "se il voto fosse arrivato da una maggioranza che si era opposta agli atti di Salvini, allora mi sarebbe sembrato del tutto logico questo voto, ma mi sembra del tutto illogico e peggio che una maggioranza formata in gran parte da persone che hanno collaborato con Salvini, adesso lo mandino a processo, mi sarebbe sembrato molto più decente che lasciassero perdere"....
continua leggere...
Il capogruppo Crippa e il vice Ricciardi sono finiti nel mirino delle critiche interne per la gestione della trattativa. Il deputato Leonardo Donno stamattina ha comunicato le dimissioni da capogruppo nella Bilancio, Davide Tripiedi lascia la vicepresidenza nella Lavoro. I malumori riguardano anche LeU e parte del Pd: a maggioranza cerca una (nuova) quadra con le commissioni speciali...
continua a leggere...
Maria Elena CapitanioGiornalista e scrittrice
“Suona strano che l’iniziativa della Procura nasca come fatto individuale esclusivo di Salvini, quando al governo erano regolarmente ed esplicitamente a sostegno di quelle decisioni. C’è qualcosa che non torna...