«Ne verrà fuori una grande battaglia contro la demagogia, il qualunquismo e la paura», racconta l’ex premier. Il produttore Presta scommette ora sulla notorietà del politico.
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Il docufilm verrà quindi proposto anche alle principali piattaforme internet a livello internazionale. Il produttore Lucio Presta conta di far leva su due «atout»: la notorietà di Renzi (già invitato più volte all’estero per conferenze) e il fascino, molto apprezzato sia in America che in Asia, di una città carica di storia come Firenze. Dopo mesi di gestazione, ora tutto è pronto per mettere in azione le macchine da presa. La casa di produzione ha definito i piani nel dettaglio. Si comincia martedì prossimo a partire dalle 18 da piazza Duomo che sarà in parte inaccessibile ai pedoni (solo nei momenti di sorvolo del drone utilizzato per alcune riprese spettacolari). Gli operatori entreranno anche in cattedrale mentre non è previsto un passaggio nel campanile di Giotto. Il giorno successivo il set si sposterà a Palazzo Medici Riccardi, una dimora che l’ex premier conosce molto bene visto che da lì, quand’era sede della Provincia, prese le mosse la carriera che poi l’ha portato al Nazareno e a Palazzo Chigi. Ma quelle sono solo le prime due tappe di un viaggio che vedrà Renzi condurre gli spettatori alla ri(scoperta) dei luoghi simbolo della città medicea: dal Corridoio Vasariano a Palazzo Pitti, da Santa Croce a Santa Maria Novella.---
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