Dopo la disfatta in Sicilia, nel centrosinistra si discute di premiership. Bersani lancia Grasso: "Ha il profilo giusto". Rosato: "Gentiloni nome spendibile". Emiliano a Radio Capital: "Il segretario ci stupisca e ricompatti la coalizione"
di MONICA RUBINOROMA - Dopo la disfatta in Sicilia, il Partito democratico si prepara alla resa dei conti interna e discute sul candidato premier. Una gran parte della minoranza dem ritiene che il segretario Matteo Renzi, pronto all'attacco in tv di questa sera su La7, debba fare autonomamente un gesto di responsabilità, lasciando subito il campo a Paolo Gentiloni per la corsa a palazzo Chigi e ricompattando il centrosinistra. Renzi da parte sua loda la proposta del ministro della Cultura Dario Franceschini di fare primarie di coalizione. E nella sua E-news si dice disponibile ad allargare l'alleanza al centro e a sinistra: "Non abbiamo veti verso nessuno, noi. Ma basta litigi. Se il Pd fa il Pd e smette di litigare al proprio interno possiamo raggiungere, insieme ai nostri compagni di viaggio, la percentuale che abbiamo preso nelle due volte in cui io ho guidato la campagna elettorale: il 40%, raggiunto sia alle Europee che al Referendum".
Rivolto agli avversari interni ed esterni poi afferma lapidario: "Sono mesi che cercano di mettermi da parte, ma non ci riusciranno nemmeno stavolta. Qui non si molla di un centimetro". E nell'analizzare il voto siciliano, conclude: "Ha vinto la destra, tanto di cappello. Il Pd ha perso ma anche il M5s. Per loro inizia un periodo molto duro"...continua a leggere...http://www.repubblica.it/politica/2017/11/07/news/pd_alla_resa_dei_conti_rosato_gentiloni_nome_spendibile_per_palazzo_chigi_-180455933/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1
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