PS: "«Faremmo meglio con Gigi giocatore, capitano, allenatore» scrive un giocatore azzurro a testimoniare il clima che c’era all’interno della squadra prima della sfida con la Svezia"...forse, pur con il cielo sereno e il sole, mi si è annebbiata la vista, ...vedo solo bianco nero/i...".
umberto marabese
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Se una telefonata allunga la vita, un sms può reinventare una carriera: «Faremmo meglio con Gigi giocatore, capitano, allenatore: adesso siamo una nave senza comandante, in mezzo alla tempesta». L’ha scritto un giocatore azzurro a un compagno, tra il crepuscolo svedese di Solna e la notte italiana di San Siro, parlando di quel carisma che da sempre accompagna Buffon e, va da sé, che mai ha scortato Ventura. Da intercettore di palloni a salvatore di anime e, chissà, se anche di Nazionale....
Per il portiere, il mestiere di c.t. resta una suggestione, complicata, ma che la stima di chi gli gioca al fianco non rende impossibile. Come da plebiscito sui social e dai messaggi che in questi giorni gli hanno intasato il telefonino: ringraziamenti e incitamenti. Anche se lui alla panchina dell’Italia non ci aveva pensato, viste le sue tentazioni, e ambizioni, vagamente esotiche: «Mi vedo c.t., di Cina o Stati Uniti». Del resto Buffon ha scelto spesso traiettorie curiose e imprevedibili, fossero tiri parati o sogni inseguiti: «Un giorno sarebbe bello giocare nel Borussia Moenchengladbach, un nome che mi piace», confidò, e di quel club divenne quasi tifoso. Finirà invece con la Juve, anche se da inizio stagione ha abrogato la domanda sul futuro: «I tormentoni mi sono sempre stati sulla scatole, non voglio diventarlo io». Ai bianconeri è molto legato, e di più ad Andrea Agnelli, da padrino di Livia Selin, figlia del presidente juventino.
Le chiacchierate con gli amici tracciano un destino da dirigente, con apprendistato più nel club che l’ha adottato che in Federcalcio, anche se una chiamata di Tavecchio non è ai confini della realtà. Questione di ragione, oltre che di cuore: «I primi anni saranno in una struttura che lo tuteli, lo faccia studiare e lo aiuti a crescere», dice chi lo conosce bene. Dopodiché, l’esperienza della carriera e la personalità di chi ci mette la faccia, sempre e comunque, gli ha garantito la stima di tutti, anche in questi ultimi due anni sciagurati. Buffon ha incoraggiato i giovani e stimolato gli esperti, ma non è stato l’anima nera contro Ventura, come alcuni narrano: semmai, ha parlato al gruppo, quando una guida sarebbe servita: «Se nessuno ci dà la carica, dobbiamo trovarcela noi». In quei momenti, partì un altro sms tra azzurri: «Meno male che c’è Gigi. Basterà?». Ieri, dopo l’eliminazione, è tornato ad allenarsi, con due sensazioni: la gioia di fare il giocatore con la Juve («L’ultima chiamata, sarà elettrizzante») e la tristezza per i ragazzini che lo adorano. «Mi sono immaginato il piccolo che godeva guardando i Mondiali, e ora i bambini non potranno fare lo stesso».
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Calcio: dall’esordio alle lacrime di San Siro, i vent’anni di Gigi Buffon in Nazionale
15 novembre 2017 (modifica il 16 novembre 2017 | 08:58)
http://www.corriere.it/sport/17_novembre_16/siamo-nave-senza-comandante-mezzo-tempesta-sms-azzurri-contro-ct-ventura-9d824c3a-ca37-11e7-bae0-69536c65a470.shtml
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