giovedì 6 settembre 2018

ANSA - Verso la chiusura domenicale per i negozi...

L'ingresso di un negozio a Torino © ANSA


Verranno riviste le liberalizzazioni di Monti. Una battaglia iniziata nel 2013 per M5s per tutelare chi lavora nei centri commerciali. I commercianti: sì al dialogo.

Redazione ANSAROMA


Verranno riviste le liberalizzazioni di Monti sugli orari di apertura degli esercizi 
commercialiLo afferma Michele Dell'Orco (M5S), sottosegretario alle Infrastrutture e 
ai Trasporti."Come definito in una riunione tra M5S e Lega, insieme a Davide Crippa e 
Barbara Saltamartini, in commissione Attività produttive è stato definito l'iter per 
rivedere le liberalizzazioni di Monti sugli orari di apertura degli esercizi commerciali. Si 
verranno definite nelle prossime settimane". Due le proposte di revizione della disciplina 
degli orari dei negozi presentate in Commissione attività produttive alla Camera: una ha 
come primo firmatario Barbara Saltamartini (Lega), l'altra Davide Crippa (M5s). Nella 
versione a firma Saltamartini sono le regioni, sentiti gli enti locali, a mettere a punto il 
calendario ma le uniche deroghe concesse sono quattro domeniche di dicembre e altri 4 
giorni (fra domeniche e festivi) nel corso di un anno. Nella versione M5S spetta sempre 
alle regioni stabilire le nuove regole prevedendo dei turni fra i negozi che però non 
potranno essere aperti per più di una domenica al mese....

   Tra le proposte all'esame dei deputati, c'è poi anche un provvedimento a firma di 
Gianluca Benamati (Pd) che riproduce il testo unico, e dunque sul quale si era 
registrato un consenso trasversale, approvato nella scorsa legislatura proprio a 
Montecitorio.    

Protestano le opposizioni. "Lega e M5S oggi hanno lanciato la controriforma sugli orari 
dei negozi. Vogliono tornare a chiusure domenicali e orari controllati. Per servire una 
parte della lobby dei commercianti, danneggeranno milioni di consumatori, manderanno 
in fumo migliaia di posti di lavoro e costringeranno a chiudere i negozi che vogliono 
lavorare di domenica. E faranno un gigantesco regalo alle multinazionali straniere del 
commercio online. Un'altra misura ammazza crescita che combatteremo in ogni 
modo" afferma Andrea Mazziotti di +Europa.
Dagli imprenditori sì al dialogo.  "Apprendiamo con soddisfazione la presentazione in 
Commissione Attività Produttive della proposta di legge della Lega che disciplina gli orari 
di apertura degli esercizi commerciali. Era tempo di dare un segnale a migliaia di italiani, 
imprenditori e lavoratori, che aspettano un intervento correttivo sulla deregulation 
totale 
oggi in vigore". Così Confesercenti in una nota. "Le liberalizzazioni delle aperture delle 
attività commerciali, introdotte dal governo Monti a partire dal primo gennaio 2012, 
avrebbero dovuto dare una spinta ai consumi, grazie all'aumento delle opportunità di 
acquisto per i consumatori. Ma che non sembra essersi trasformato in acquisti reali: nel 
2017 le vendite del commercio al dettaglio sono state inferiori di oltre 5 miliardi di euro 
ai livelli del 2011, ultimo anno prima della liberalizzazione". "È importante, a questo 
punto, arrivare ad una revisione dell'attuale regime con una norma condivisa e 
sostenibile. Noi non chiediamo di stare chiusi sempre, ma di restare aperti solo quando e 
dove necessario, come ad esempio nelle località turistiche", conclude Confesercenti. 
"E' importante che si sia avviato l'esame parlamentare dei disegni di legge in materia di 
regolazione delle aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali. 
Confcommercio auspica che ci sia una fase di dialogo e di ascolto per affrontare il tema 
nel merito evitando gli errori del passato con l'obiettivo di tenere insieme le esigenze di 
servizio dei consumatori, la libertà delle scelte imprenditoriali e la giusta tutela della 
qualità di vita di chi opera nel mondo della distribuzione commerciale": questo il 
commento di Confcommercio-Imprese per l'Italia alla proposta della Lega sulle aperture 
domenicali.---

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