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Crescono i malumori in Europa dopo le rivelazioni dello "Spiegel" secondo
cui il programma di sorveglianza della National Security Agency
americana riguardava anche molti Paesi europei e persino istituzioni e
rappresentanze dell'Ue. Dopo il presidente dell'Europarlamento, Martin
Schulz, che ha chiesto agli Usa "un chiarimento completo" e ha avvertito
che il caso potrebbe avere "un impatto grave sui rapporti" bilaterali,
la Commissione europea ha fatto sapere attraverso un portavoce che sta
procedendo "alle necessarie indagini e verifiche".
Il presidente francese, Francois Hollande, ha intimato agli Usa di fermare
"immediatamente" qualsiasi attivita' di spionaggio contro le
istituzioni europee. "Non possiamo accettare questo tipo di
comportamenti tra partner e alleati", ha dichiarato il titolare
dell'Eliseo ai giornalisti durante una visita nella citta'
nord-occidentale di Lorient. Intanto si e' appreso che, per iniziativa
americana, in giornata ci sara' un colloquio telefonico su questa
vicenda tra il segretario di Stato Usa, John Kerry, e il ministro degli
Esteri francese, Laurent Fabius.
Il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha affermato
che cercare informazioni su altri Paesi "non e' insuale", ma ha promesso
di riferire sulle accuse che la Nsa americana abbia spiato ambasciate e
istituzioni dell'Ue e dei suoi Stati membri. Il capo della diplomazia
statunitense ha riferito che la questione delle nuove presunte
rivelazioni di Edward Snowden sulle comunicazioni europee spiate gli e'
stata sollevata dalla responsabile per la Politica Estera e di Sicurezza
dell'Ue, Catherine Ashton, a margine della ministeriale Asean in
Brunei.
"Abbiamo concordato di tenerci in contatto, ho
convenuto di verificare quale sia esattamente la situazione e di
comunicarglielo", ha spiegato Kerry, "posso dire che qualsiasi Paese del
mondo impegnato su questioni internazionali, o di sicurezza nazionale,
intraprende molte attivita' per proteggere la sua sicurezza nazionale, a
cui contribuiscono informazioni di tutti i tipi". "Cio' che so e' che
questo non e' inusuale per molte nazioni", ha aggiunto, "ma a parte
questo non faro ulteriori commenti finche' non avro' appurato i fatti e
stabilito precisamente quale sia la situazione".
La Germania, da parte sua, con il ministro della Giustizia Sabine Leutheusser-Schnarrenberger,
ha affermato che Washington "deve fornire spiegazioni immediate e
approfondite se le notizie di stampa su un uso del tutto sproporzionato
delle intercettazioni nell'Ue siano attendibili o meno". "Supera ogni
immaginazione", ha sottolineato l'esponente liberale, "pensare che i
nostri amici degli Usa guardino agli europei nel modo in cui si guardava
ai nemici durante la Guerra fredda". Secondo quanto riferito dallo
Spiegel, la Nsa acquisisce in media ogni mese i dati di 500 milioni di
comunicazioni soltanto in Germania, tra mail, contatti su Internet, sms e
conversazioni telefoniche.
Ovviamente Mosca non si e' fatta sfuggire l'occasione per attaccare Washington: "E'
un altro colpo all'immagine democratica degli Stati Uniti", ha
commentato Alexei Pushkov, presidente della Commissione Esteri della
Duma. Citando nuovi documenti a cui avrebbe avuto accesso la talpa
dell'Nsagate, Edward Snowden, il settimanale tedesco ha scritto che gli
007 statunitensi spiavano mail e telefonate dei diplomatici dell'Ue a
Washington e a New York, e a Bruxelles avrebbero anche intercettato i
computer e i telefoni di esponenti europei, forse anche quelli dei
leader.
Nel documento top secret della Nsa, l'Europa verrebbe definita un "target", un obiettivo.
Tra le rivelazioni c'e' anche quella che nel 2008 i responsabili della
sicurezza Ue si accorsero che le comunicazioni dello Justus Lipsius, il
palazzo del Consiglio Ue, venivano intercettate e che a controllarle era
un'area schermata controllata dalla Nsa all'interno del quartier
generale della Nato, vicino a Bruxelles.
Sembra invece infondata l'altra rivelazione emersa nelle ultime ore,
quella che accusava l'Italia e altri sei Paesi Ue di avere accordi
segreti con Washington per fornire dati personali e sulle comunicazioni
private alla Nsa. Il sito del Guardian ha ritirato l'articolo "in attesa
dei risultati di un'indagine", come e' stato spiegato. Secondo il sito
di un concorrente del quotidiano inglese, il Telegraph, la fonte, Wayne
Madsen, sarebbe risultata essere poco credibile e gia' in passato
avrebbe fatto false rivelazioni come quella su una presunta
omosessualita' di Barack Obama.
Nell'articolo si riferiva che Madsen, presentato come
un ex ufficiale della Marina che avrebbe lavorato per 12 anni nella Nsa,
avrebbe affermato che Italia, Gran Bretagna, Francia, Danimarca,
Olanda, Germania e Spagna di avere accesso insieme agli Usa al Tat-14,
il sistema di telecomunicazioni transatlantico via cavo che consente
loro di intercettare un'enorme quantita' di dati, incluse telefonate,
email e tutti gli accessi a internet degli utenti. In un'intervista al
blog PrivacySurgeon.org ripresa dal quotidiano inglese, Madsen sosteneva
che gli accordi di spionaggio risalissero addirittura agli anni
immediatamente successivi alla Seconda guerra, quindi a ben prima
dell'era di Internet.
Se puo' sembrare normale che gli Stati Uniti spiassero i loro nemici palesi, Russia, Cina,
Iran e Corea del Nord, meno comprensibile che la National Security
Agency abbia riempito di cimici le ambasciate di alcuni Paesi piu' che
amici dell'Ue, tra cui l'Italia, sia a Washington che la rappresentanza
permanente presso le Nazioni Unite a New York. E' quanto rivela il
Guardian, dopo che oggi e' stato costretto a ritirare l'articolo
contenente le presunte rivelazioni di una seconda talpa della Nsa che
accusava l'Italia e altri sei Paesi Ue di essere conniventi con gli Usa.
L'operazione nome in codice 'Dropmire', secondo quanto
emerge da una nuova tornata di file segreti rivelati dalla talpa dello
Nsagate, Edward Snowden, prevedeva di violare 38 obiettivi negli Usa, a
partire dalle missioni Ue a Washington e New York. Per quanto riguarda
l'Italia la Nsa usava il come in codice "Bruneau" per rifersi
all'ambasciata a Washington e "Hemlock" per la rappresentanza al Palazzo
di Vetro. Ma ad essere spiate erano anche le legazioni di Francia
(rispettivamente citate come "Wabbash" e Blackfoot") e Grecia, oltre a
quelle di Giappone, Messico, Corea del Sid, India e Turchia. La lista
fornita da Snowden, che risale al 2010, non cita le legazioni di Gran
Bretagna - considerato il primo alleato degli Stati Uniti - ma neanche
della Germania, Paese invece particolarmente 'spiato' dagli 007 della
Nsa.
"NO A NEGOZIATI LIBERO SCAMBIO SE CI SPIANO" - Brusco
altola' dell'Ue agli Usa, dopo le rivelazioni dello Spiegel secondo cui
il programma di sorveglianza della National Security Agency americana
spiava anche gli uffici Ue." Gli alleati non si spiano l'un con
l'altro", ha detto il commissario Ue per la giustizia e di diritti
umani, Viviane Reding, parlando a un evento pubblico a Lussemburgo. "Non
possiamo intavolare negoziati su un grande mercato transatlantico se
c'e' anche il minimo dubbio che i nostri partner fanno attivita' di
spionaggio sugli uffici dei nostri negoziatori", ha poi aggiunto, in un
comunicato, diffuso dal suo portavoce.
http://www.affaritaliani.it/esteri/gli-usa-spiavano-l-italia-saltano-i-negoziati010713.html
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