PS: Il M5S e SEL e tutti i loro parlamentari, che subito hanno chiesto la testa del Ministro dell'Interni, hanno fatto la figura dei "dilettanti allo sbaraglio" o meglio ancora , come enunciava spesso Emilio Fede, ....."abbiamo(in questo caso hanno fatto) fatto una figura di m...a!......
umberto marabese
Il ministro degli Interni: "Individuati i responsabili parlerò con i fatti. Non perdonerò chi mi ha messo in difficoltà". La Farnesina precisa: "Sulle espulsioni non siamo noi a decidere"
15:50 - Aria di resa dei conti al Viminale. Dopo la brutta figura del governo nell'affaire Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako espulsa il 30 maggio,
esplode l'ira di Angelino Alfano. "Individuati i responsabili parlerò
con i fatti. Non perdonerò chi mi ha messo in difficoltà". Il ministro
dell'Interno era all'oscuro di tutta la vicenda, fino a quando non è
stato informato dal ministro degli Esteri, a sua volta informato dai
legali della donna....
Una spy story perfetta
insomma: tutto è avvenuto all'insaputa di tutti, come da manuale. "Ho
dato al capo della Polizia (Alessandro Pansa, ndr) un tempo massimo di
tre giorni per concludere l'inchiesta - tuona perentorio Alfano dalle
colonne della Repubblica - poi chi mi ha ingannato pagherà".
Ha fretta di fare luce sulla vicenda il titolare del Viminale, anche perché la sua testa è a rischio: dalle fila delle opposizioni sono in molti a chiedere le sue dimissioni e non è escluso che anche una parta del Pd possa cavalcare questo scandalo. Quindi, urge fare chiarezza. Almeno per salvare il salvabile, vista la brutta figura fatta dall'Italia e denunciata senza mezzi termini dal ministro degli Esteri.
"Sono ben consapevole della gravità di questa vicenda e della pessima figura fatta dall'Italia - dice la Bonino sempre a Repubblica - e non a caso dalla notte del 31 maggio, da quando ne sono venuta a conoscenza, quasi non mi sono occupata d'altro". L'esponente radicale promette di fare tutto quello che serve per garantire i diritti della signora Shalabayeva". Ma anche lei, come il collega Alfano, chiede i nomi: "Qualcuno dovrà pagare, dovrà dire davanti all'opinione pubblica: sì sono stato io".
La Farnesina chiarisce: "Non abbiamo competenza sulle espulsioni" - La Farnesina precisa inoltre di non avere "alcuna competenza in materia di espulsione di cittadini stranieri, né accesso ai dati" su persone che abbiano ricevuto lo status di rifugiato politico in Paesi terzi, come si legge in una nota del ministero degli Esteri sul caso "in riferimento ad alcune interpretazioni apparse su organi di stampa odierni".
Ha fretta di fare luce sulla vicenda il titolare del Viminale, anche perché la sua testa è a rischio: dalle fila delle opposizioni sono in molti a chiedere le sue dimissioni e non è escluso che anche una parta del Pd possa cavalcare questo scandalo. Quindi, urge fare chiarezza. Almeno per salvare il salvabile, vista la brutta figura fatta dall'Italia e denunciata senza mezzi termini dal ministro degli Esteri.
"Sono ben consapevole della gravità di questa vicenda e della pessima figura fatta dall'Italia - dice la Bonino sempre a Repubblica - e non a caso dalla notte del 31 maggio, da quando ne sono venuta a conoscenza, quasi non mi sono occupata d'altro". L'esponente radicale promette di fare tutto quello che serve per garantire i diritti della signora Shalabayeva". Ma anche lei, come il collega Alfano, chiede i nomi: "Qualcuno dovrà pagare, dovrà dire davanti all'opinione pubblica: sì sono stato io".
La Farnesina chiarisce: "Non abbiamo competenza sulle espulsioni" - La Farnesina precisa inoltre di non avere "alcuna competenza in materia di espulsione di cittadini stranieri, né accesso ai dati" su persone che abbiano ricevuto lo status di rifugiato politico in Paesi terzi, come si legge in una nota del ministero degli Esteri sul caso "in riferimento ad alcune interpretazioni apparse su organi di stampa odierni".
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