Dopo le consultazioni dei giorni scorsi, il presidente della Repubblica ha sciolto la riserva per la formazione del nuovo governo: il segretario del Pd dovrà avere fiducia di entrambe le Camere.
Dopo l'ultima giornata di consultazioni, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha dato l'incarico a Pier Luigi Bersani per un mandato esplorativo riguardo alla formazione del nuovo governo. Il segretario del Pd dovrà avere la fiducia di entrambe le Camere. "Mi metterò subito al lavoro con un riferimento alle forze parlamentari che chiederò di incontrare senza dimenticare un dialogo con i principali soggetti sociali", ha detto Bersani."E' difficile dar torto a Berlusconi quando dice 'deve parlare con noi'". Lo ha detto Matteo Renzi, sindaco di Firenze, intervistato da Rtv38. "Se Bersani vuole la maggioranza deve fare l'accordo con Grillo o con Berlusconi. Deciderà Bersani come fare. In Parlamento ci sono tre minoranze. E' evidente che due delle minoranze si devono mettere insieme".
"Speriamo che Bersani ce la faccia nell'interesse del Paese, io sono uno di quelli che fa il tifo per lui". Lo ha detto Matteo Renzi, sindaco di Firenze. "Certo la strada, come dice Bersani, con una delle sue metafore piacentine - ha detto ancora - è stretta, stai 20 giorni a dire aspettiamo Grillo e Grillo dice no, la strada è ancora più stretta. Io prima di essere uno del Pd sono un italiano per cui dico in bocca al lupo Bersani".
"E' grave per l'Italia se Bersani scegliesse la strada sbagliata e non ci sia un governo, sarebbe un salto nel buio", dice Silvio Berlusconi al Tg5. "Bersani prenda atto che ci sono tre forze di pari entità ma una di queste si è sfilata rifiutandosi di sostenere il governo guidato da lui, la responsabilità incombe sulle altre due forze politiche".
"Senza di noi nessuna maggioranza è possibile. Bersani ne deve prendere atto". Lo ha detto il leader del Pdl Silvio Berlusconi intervenendo al Tg5.
"Incarico a Bersani: valuteremo le sue proposte d'intesa con gli alleati del Pdl e poi decideremo una posizione comune". Lo ha scritto Roberto Maroni su Twitter.
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