venerdì 11 luglio 2025

Pepe Escobar - "Lasciamo entrare il sole": cosa hanno deciso (davvero) i BRICS a RIO

RIO DE JANEIRO – Ancora una volta, tanto di cappello alla

 straordinaria imprevedibilità dell'Angelo della Storia.

Proprio quando pensavamo di essere condannati, con la

 nuova, lunga nuvola scura che sta calando – vediamo

 nelle attuali convulsioni dell'Impero del Caos – un

 barlume di speranza che squarcia l'orizzonte.

di Pepe Escobar 

[Traduzione a cura di: Nora Hoppe]

Contro ogni previsione, il vertice BRICS 2025 di Rio ce l'ha conseguita davvero. Le aspettative erano basse – considerando la presidenza brasiliana (la cui priorità per l'anno è sempre stata la COP-30 in Amazzonia a novembre, non il BRICS).

Organizzare un vertice geopolitico/geoeconomico cruciale a metà anno, con solo pochi mesi di tempo per la preparazione, non è esattamente una strategia gestionale brillante.

Eppure, al momento della verità, il BRICS nel suo complesso ha segnato una straordinaria rimonta. Il clima a Rio – tra i rappresentanti delle imprese e i diplomatici del Sud del mondo – era quasi di euforia.

Si comincia con la dichiarazione finale di oltre 130 punti, che non solo descrive in modo dettagliato ogni questione importante, con moderazione calcolata, ma stabilisce con determinazione il tono distintivo dei BRICS – e un chiaro insieme di valori umanistici – incentrati su tre pilastri strategici: economia/finanza; progettazione di un nuovo quadro di sicurezza globale; scambi culturali e interpersonali (per citare i nostri amici cinesi). Il tutto sotto l'egida dell'inclusività e del rispetto reciproco.

Per riassumere, ci sono motivi per definire questo approccio “l'Effetto Lavrov”, dal nome del diplomatico più influente dei nostri tempi.

La nascita del mondo “post-occidentale”

A Rio ci sono stati diversi momenti salienti. Ecco alcuni dei punti chiave:

  1. La NDB – la banca dei BRICS con sede a Shanghai – è finalmente salita alla ribalta dopo una lunga riunione di due giorni. È stato il ministro delle Finanze russo Anton Siluanov a ricoprire il ruolo di funzionario cruciale di più alto livello al vertice. È stato Siluanov ad annunciare che la NDB potrebbe diventare la piattaforma chiave per il finanziamento di megaprogetti in tutti i paesi BRICS, compresi i partner, aggirando lo SWIFT.

 

Questo è uno dei risultati concreti del duro lavoro svolto dalla Russia lo scorso anno in preparazione del vertice di Kazan. La Russia ha inviato a Rio una delegazione di alta potenza, la seconda più numerosa. Siluanov è stato il portavoce che ha esaltato la spinta verso “una nuova architettura geo-finanziaria e un nuovo sistema di regolamento dei pagamenti”.

Il duro lavoro inizia ora per la NDB. Inoltre, vedremo se i paesi membri inizieranno a utilizzare l'essenziale Contingent Reserve Arrangement (CRA – Accordo di Riserva Contingente), una piattaforma di sostegno finanziario reciproco per aiutare i paesi con la loro bilancia dei pagamenti.

  1. Il BRICS Business Council, che si è riunito in una giornata intera di incontri, è stato aperto dal presidente Lula e dal primo ministro malese Anwar Ibrahim. Anwar ha tenuto una concisa lezione magistrale, invocando lo Spirito di Bandung e l'eredità del Movimento dei Paesi Non Allineati (NAM) – Sukarno, Nehru, Zhou Enlai – come precursori dell'attuale rinascita del Sud Globale, molto più potente.

 

Immaginate praticamente tutto il Sud Globale che fa rete in un ex magazzino portuale in riva al mare, con un ruolo speciale per le Associazioni delle donne imprenditrici, che scambiano informazioni su nuovi e potenziali progetti di investimento/sviluppo. Un'economia produttiva, non speculativa.

A ciò si è aggiunto un trio molto speciale: i rappresentanti del Consiglio delle imprese, l'Alleanza delle donne imprenditrici dei BRICS e il Consiglio popolare dei BRICS, il suo braccio della società civile – ricevuti personalmente dal presidente Lula, che ha elogiato generosamente il loro lavoro.


  1. I lineamenti di un nuovo sistema di relazioni internazionali, in diversi campi, progettato nella pratica dal Sud Globale. Ciò è stato evidente in ogni intervento importante, sia da parte di Lula, Lavrov o Anwar. Gli studiosi cinesi – un contingente formidabile a Rio – lo stanno già definendo come il mondo “post-occidentale”.
  1. Il ruolo dei media. A Rio e a Niteroi, dall'altra parte della baia, si sono svolti dibattiti seri. Una “Lettera da Niteroi”, consegnata per la prima volta di persona al presidente cubano Diaz-Canel, descriveva in dettaglio i possibili passi per formare una rete mediatica pubblica/privata a livello BRICS – in contrapposizione alla la spinta delle grandi aziende di Big Tech verso un'unica narrativa valida per tutti. Sono stati creati legami più profondi tra aziende esistenti, come la collaborazione tra Sputnik (Russia), Guancha (Cina) e Brasil 247 (Brasile).

Che fioriscano un milione di tariffe?

....A Rio si è discusso molto, a tutti i livelli, sulla riforma del Consiglio di sicurezza dell'ONU e del FMI. In realtà, è inutile. L'Impero del Caos non concederà mai nulla ai BRICS. Al contrario!




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